Testa

 Oggi è :  17/07/2024

Benvenuto  nel Giornale

CERCA GLI ARTICOLI :

  

Testo scorrevole
Sx

  L'ARTICOLO

05/07/2012

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

SUPERNONNI-SPRINT

Clicca per Ingrandire Campioni garganici “stagionati” a confronto. La scoperta è molto interessante. Ce l’ha rivelata l’ultimo dei nostri lettori che ha messo a disposizione di questo giornale telematico la sua voglia di raccontare esperienze e vissuto quotidiano, scrivendoci dalla vicina-lontana provincia milanese. Questa la testimonianza.


«Nel mese di aprile ho conosciuto di persona il maratoneta sannicandrese Nazario Cruciano, atleta sorridente, giovanile (ha solo più di… 65 anni! - foto del titolo, manifesto Maratona di New York; ndr) e affabile tanto da consentire subito il dialogo amichevole, mettermi a mio agio e confidargli le mie esperienze agonistiche. Ci siamo confrontati nelle diverse discipline delle gare fatte in Italia e all’estero, su tempi, metodo di allenamento, ‘ripetute’, emozioni delle premiazioni, difficoltà delle trasferte, successi ottenuti e tanti chilometri percorsi. Entrambi abbiamo raggiunto traguardi inaspettati nonostante l’inserimento alle competizioni sia avvenuto in età avanzata. Gli ho spiegato come anch’io, per caso, abbia intrapreso l’agonismo e gli ho raccontato… (foto 1-4 sotto, in maglione grigio Cruciano, con Antonio Monte)»

“Per motivi di salute ho abbandonato la campagna pugliese e a ventiquattro anni sono partito per Milano. Ho trovato subito lavoro percorrendo in bici settanta chilometri al giorno per raggiungerlo e per recarmi alla scuola serale. E così per sei anni. Una domenica, unico giorno di riposo, un collega mi convinse ad andare a sostenerlo nella gara ciclistica organizzata dalla banca dove lavoravo. In salita si è subito staccato. Io, che ero fuori gara, ho cercato di spingerlo ricevendo un insulto dal direttore sportivo. Il giorno successivo sono stato chiamato dal Capo del Personale. Pensavo si trattasse di una ammonizione, invece fui elogiato per come avevo pedalato in salita costringendomi così a far parte del gruppo ciclistico nonostante gli avessi confidato che non ero mai salito su una bici da corsa. Così ho gareggiato, da sprovveduto, con ex campioni come Crepaldi, Zucchetti, Soldi, Pedroli e tanti altri ex professionisti che venivano assunti dalle banche per pubblicizzarle nei Campionati Italiani Bancari.

“Non ho mai primeggiato, però riuscivo ad arrivare nei primi quindici della categoria. Un anno, a fine classifica, figurai al decimo posto tanto da poter partecipare al Campionato Europeo Arte e Mestieri riservato ai primi dieci classificati fra bancari, giornalisti, metalmeccanici, vigili, medici, postali, infermieri, imprenditori, falegnami, poliziotti, dentisti. La gara si svolse nei pressi di Salò, in provincia di Brescia, sullo stesso percorso che i professionisti su strada avevano svolto il Campionato Mondiale di ciclismo. Ancora non mi rendo conto come abbia fatto a classificarmi 18.mo su cento migliori corridori e sulla distanza di 70 km.

“Sempre per caso approdai poi nell’atletica. L’Istituto Cariplo in cui lavoravo, attuale Banca Intesa, organizzava ogni anno la staffetta ‘24 per un’ora’ sulla pista dell’Arena Civica di Milano. Un incidente di macchina coinvolse quattro dei nostri atleti i quali non potettero gareggiare e per l’occasione fui chiamato a prendervi parte per completare la squadra. Era la prima volta che mettevo le scarpette ginniche, anzi me le prestarono. Devo comunque aggiungere che sia l’allenatore sia il massaggiatore mi aiutarono a ben figurare. Ricordo che a ogni passaggio dei 400 metri mi dicevano di rallentare perché il ritmo era sostenuto. Al cambio del testimone, dopo l’ora, avevo percorso in 38 giri più di quindici chilometri.

“Per tutti i tre anni di allenamenti e gare l’allenatore, il signor Gatti, si prese cura di me insegnandomi come sincronizzare lo sforzo alla respirazione, affrontare la partenza, il cambio dei passi, l’alimentazione, il recupero e molte altre ‘malizie’. Mentre il massaggiatore, il signor Fumagalli, si prese cura della mia muscolatura. Nella mia categoria ero assai temuto per i tanti piazzamenti ottenuti: 2° posto ai Campionati Italiani nei 200 metri sulla pista di Roma Acquacetosa, 4° posto negli 800 a Torino e campione italiano nei 400, titolo ottenuto sulla pista di Sportilia del Comune di Santa Sofia, in provincia di Forlì, mille metri sul livello del mare. Alle ‘campestri’ arrivavo nei primi cinque e così alle mezze maratone raggiungevo i traguardi in meno di un’ora e 25’ (sotto i quattro minuti a chilometro).

“In Germania, a Wiesbaden, sul percorso in salita impiegai a percorrere la mezza maratona un’ora e 29’, mentre sul percorso ondulato della Svizzera, a Locarno, un’ora e 26’. Tutti successi ottenuti fra il 1990 e il ’92… a cinquant’anni di età. Nello stesso anno smisi ogni attività agonistica dedicandomi completamente alle mansioni lavorative.”

«Fin qui il mio racconto. Ma ora parliamo di lui, del ‘nostro’ atleta “Zarino” Cruciano. Lui sì che è forte, molto più forte e più coraggioso di me. Ha superato da parecchio il mezzo secolo e il tempo lo sosterrà ancora per migliorare le prestazioni. Sono certo che raggiungerà altri e tanti traguardi. Chissà, se avesse avuto a disposizione il mio allenatore e il mio massaggiatore... Comunque, caro Nazario, il tuo prestigio è quello dei veri campioni. Sei pieno di entusiasmo e professionalità che arricchiscono il nostro territorio e lo riscattano da episodi impopolari. I cittadini del Gargano te ne sono veramente grati.»

Antonio Monte

 Redazione

 

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

 

 
 

  Commenti dei Lettori:

-- 07/07/2012 -- 11:14:49 -- vincenzo

Che bel panegirico, signor Monte! Però, ci voleva! Ci vuole, ogni tanto, qualcuno che parli bene dei nostri conterranei, specialmente di quelli che, quasi in sordina, di nascosto, portano lustro alla nostra terra! Tutti quelli che possono farlo, lo fanno. In modo diverso, ma lo fanno. Matteo Salvatore ci ha lasciato memoria della sua musica e dei suoi canti garganici; i Cantori di Carpino, Pietro Giannone, Giuseppe Cassieri... e tanti, tanti altri che hanno saputo contrastare la "malafama" di pochi sbandati!...

 
Dx
 

ACCESSO AREA UTENTI

 

 Username

Password

 

Area Privata

Logout >>

 

     IL SONDAGGIO

 
 

VIDEO DELLA SETTIMANA

ESTATE E SANITA

 

STATISTICHE .....

Utenti on line: 3546

 
 
Inferiore

powered by Elia Tavaglione

Copyright © 2008 new PUNTO DI STELLA Registrazione Tribunale n. 137 del 27/11/2008.

Tutti i diritti riservati.