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21/06/2012

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INIZIO DI UNA STORIA INFINITA?

Clicca per Ingrandire Si dice che gli assessori comunali con delega all’Ambiente siano meno superficiali dei colleghi istituzionali e più attenti alla qualità della vita degli amministrati. La nostra storia ha inizio il 2008, anno d’insediamento dell’attuale Amministrazione comunale peschiciana, e poiché è nostra abitudine “dare a Cesare ciò che è di Cesare” - fermo restando che quando c’è da “dare in testa” a qualcuno, e ce ne sia offerta la possibilità, non ci asteniamo dal farlo - è dovere di cronaca riportare gli ultimi avvenimenti che riguardano proprio la salute dei cittadini.

E’ risaputo, accertato e legiferato - decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 - che le antenne di aziende private legate a interessi multinazionali e sollecitate dalle tecnologie moderne (leggi telefonia mobile) provochino inquinamento atmosferico e danni molte volte irreversibili alle persone. Nessuno vuole averle vicine alla propria abitazione, anche se poi è lo stesso privato che cede l’uso del proprio lastrico per installarne una. “C'est l'argent qui fait la guerre”, sentenziavano i soldati di ventura del 16.mo secolo. Quindi… Ma ciò comporta una sorta di attentato all’ambiente e alla salute del cittadino. Non è farina del nostro sacco ma degli esperti.

E fra i privati c’è la sorpresa del comparto ecclesiastico. Basta scorrere le foto postate dal sito next-up.org per conprenderne la portata. Croci camuffate, Nazareni crocifissi ad antenne, grate di campanili che nascondono, false tegole in ardesia a rivestire le profanazioni (come chiamarle altrimenti?), absidi, battisteri e perché no… vetrate a pannelli diventati centraline dei moderni sistemi di comunicazione (foto 1-9; ndr), perfino il Santuario di Fatima (foto 10 sotto; ndr). Tutto ciò in Francia e Belgio (ci mancano comunicazoni dall’Italia, sperando che non ne esistano), tanto da sollecitare il vescovo di Ain a prendere provvedimenti e bandire dai templi della città ogni antenna di telefonia mobile.

Ma torniamo alla nostra storia. Il neo delegato all’Ambiente del Comune di Peschici, Michelino Vecera, le dà inizio appena prende possesso della poltrona assessorile mettendo in atto un primo “rendez-vous” con la Vodafone Omnitel che, con contratto del maggio 1996 rinnovato il febbraio 2003, ha sistemato una postazione adiacente all’allora Campo Sportivo. Il Vecera desidera in poche parole che la Vodafone sgomberi quell’area e vada altrove, ovunque fuorché all’interno perimetrale del centro urbano.

Da quel momento inizia un via-vai di telefonate, raccomandate, ordinanze di mancata disponibilità e intimazioni, che per brevità riassumiamo così:
21 aprile 2009: l’assessore comunale all'Ambiente dichiara la indisponibilità dell’area a favore del gestore con ordinanza comunale n. 2865
24 febbraio 2012: altra ordinanza (n. 1368) per respingere una richiesta di attivazione di ulteriori tecnologie sulla struttura e manifestare disappunto sulla mancata rimozione e spostamento della stazione telefonica in altro sito
27 aprile 2012: con raccomandata a ricevere n. 3027 dell’assessore all’Ambiente si intima lo sgombero entro trenta giorni dell’area in concessione (ovviamente - non siamo tedeschi - non si dà corso all’operazione)
30 aprile 2012: con atto consiliare n. 4 si amplia il raggio d’azione e si inibisce l’installazione di postazioni utili alla telefonia mobile estendendola a tutti i gestori che operino nel centro urbano; nel contempo rinnova l’intimazione alla Vodafone di rimuovere dall’ormai ex campo sportivo la postazione radio base telefonica e ogni altro accessorio o pertinenza.

Come finirà questa storia? Sarà “infinita” come tante altre? E.. la postazione Telecom sulla sede comunale, finiremo di vederla svettare minacciosa sulle nostre teste? Chi vivrà, vedrà. Quindi… alla prossima!

Piero Giannini



 Redazione (foto: next-up.org/pages/ChieseAntennaReleTelefonoMobile.php)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 22/06/2012 -- 18:10:23 -- vincenzo

"Le leggi son, ma chi pon mano ad esse?". Qui, l'amministrazione di Peschici si muove, si è mossa, è vigile. Ma, come hai detto tu, "non siamo tedeschi" e gli sfratti non sono mai resi esecutivi, nemmeno imposti dal giudice con un plotone di carabinieri! Io temo che presto leggerò ulteriori tuoi aggiornamenti sul caso. Uno dei tanti casi da "calende greche"!

 
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