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17/06/2012

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PARCO E CITTADINI SI CONFRONTANO E DISCUTONO

Clicca per Ingrandire Piano del Parco e Aree contigue: sono i temi affrontati nell’incontro del 15 giugno tenutosi nella sala consiliare del Comune di San Giovanni Rotondo con presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, vicesindaco Antonio Carriera, sindaco di Rignano Garganico, Vito, e rappresentanti delle locali associazioni di allevatori, agricoltori, Confesercenti, associazione albergatori e associazioni cacciatori. L’incontro è servito a fare chiarezza sulle posizioni di Ente e associazioni che si sono ritrovate a ribadire la necessità di un dialogo sincero, competente e corretto al fine di stabilire le regole di sociale convivenza all’interno dell’area protetta rappresentata dal Parco.

Quindi, riconosciuto che nei tempi passati la rappresentanza delle ragioni del territorio è stata spesso sottovalutata, il presidente ha risposto alla necessità di affrontare un argomento importante sul quale negli ultimi tempi si erano aperte discussioni spesso foriere di interpretazioni normative non corrette e di posizioni ideologiche e partitiche strumentali. La riunione in sostanza è stato un momento di dialogo volto alla ricerca della verità sull’ipotesi di individuazione delle aree contigue al parco, sulle loro ragioni ed al reale significato delle ‘buffer zone’ (letteralmente: zona cuscinetto; ndr).

Si è fatta chiarezza che la competenza all’istituzione di dette aree è della Regione Puglia, quindi non vengono istituite attraverso il piano del Parco, dopo il voto della sua Comunità, inviato in Regione. Infatti, l’art. 32 della Legge 394 prevede che “… la Regione, d’intesa con gli organismi di gestione delle aree naturali protette e gli enti interessati, stabiliscono piani e programmi, e le eventuali misure di disciplina di caccia, pesca, attività estrattive e per la tutela dell’ambiente relativi alle aree contigue alle aree protette, ove occorra …. ).

“Parlare con gli operatori economici, gli amministratori, i cittadini dei Comuni del Parco, le associazioni - ha sottolineato Stefano Pecorella - è la strada necessaria da percorrere per ragionare sulle opportunità di sviluppo del territorio finora completamente ignorate. Migliorare la vita dei cittadini sul loro territorio è un obiettivo, non l’unico, da perseguire. La tutela dell’ambiente deve generare percorsi virtuosi di coesione sociale ed economica. Ma tutto questo sarà possibile solo a condizione che si affermi il principio di legalità.

“Quel principio - prosegue - che consiste nell’affermare che una regola deve essere rispettata da tutti e sia una norma rispettosa dei legittimi interessi della popolazione a uno sviluppo coerente e sostenibile. Per questo sono disposto a valutare le necessarie procedure e le opportune modifiche delle norme in questione (aree contigue) insieme alle persone di buon senso, responsabili e non portatori di interessi di parte e strumentali. Certo - conclude - oggi ci troviamo a discutere di argomenti che ben avrebbero potuto essere affrontati molto tempo fa, ma purtroppo sono stati ignorati.”

Dunque, un percorso ancora tutto da definire con la necessaria collaborazione degli attori territoriali.

 Ufficio Stampa Parco del Gargano

 

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