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17/06/2012

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PANACEA PER TUTTI I MALI?

Clicca per Ingrandire Da Milano ci scrive Antonio Monte, allegando una lettera indirizzata ai primi cittadini del Gargano in cui offre con lucidità proposte e soluzioni atte a migliorare la qualità della vita sul Promontorio. Vale veramente la pena seguirne la logica esposizione.


“Illustrissimi Sigg. Sindaci, unitevi e chiedete un forte potenziamento per il nostro Gargano. Le istituzioni dei paesi appartenenti al territorio del Gargano dovranno coalizzarsi e collaborare per debellare: delinquenza, traffico di droga, usura, gioco d’azzardo, culto di fregare il prossimo, evasione fiscale, inquinamento ambientale, abusivismo e disoccupazione. E prendere esempio da Canada, Australia e alcuni paesi nord-europei che hanno avviato una politica di benessere strutturata su undici indicatori:

- reddito e ricchezza
- quantità e qualità del lavoro
- condizioni abitative
- condizioni di salute
- equilibrio tra vita professionale e privata
- istruzione e competenze
- relazioni sociali
- partecipazione civica
- qualità dell’ambiente
- sicurezza delle persone
- benessere soggettivo.

“Hanno messo un unico indicatore capace di sostituire il Pil (prodotto interno lordo) ponendo come obiettivo principale il benessere identificato dall’insieme degli indicatori sopra menzionati, ottenendo statistiche che rappresentano meglio la condizione di vita rispetto ad altri paesi.

“Tornando al nostro Gargano per tentare di debellare alcuni dei fattori negativi del territorio, occorrerebbe unificare tutte le esigenze comuni al territorio in un’unica richiesta in modo da rafforzare per ottenere gli obiettivi mirati. Attualmente i ruoli delle forze dell’ordine governative, provinciali e locali, risultano convulsi e sovrapposti. Unificando o almeno riducendo alcuni ordini, ci sarebbe un notevole risparmio per l’abbattimento di molti stipendi dei diversi vertici.

“Un esempio può essere rappresentato dagli Istituti di Credito che hanno addestrato l’addetto allo sportello in grado, ora, di espletare tutte le operazioni bancarie. Gli attuali esponenti dell’ordine non hanno i numeri e i mezzi per fronteggiare le tante insidie esistenti nel nostro promontorio quindi promuovere una campagna per il loro sostegno.

“Potenziare l’istruzione attraverso corsi scolastici che si adattino alle caratteristiche del territorio: agraria, alberghiera, linguistica, veterinaria, assistenza sociale con cenni alle pratiche amministrative che servono nella quotidianità, folcloristica, artigianale, tutte scuole mirate al turismo locale.

“Sostituire strutture abusive con quelle a norma che rispettino anche l’ambiente: approvare nuovi progetti rispettando le leggi antisimiche e architettoniche utilizzando materiali non inquinanti.

“Sezionare il territorio indicando le coltivazioni adatte al luogo e al clima.

“Incentivare e controllare coloro che recuperano: piante, razze di animali in via d’estinzione. Nei pressi di Reggio Emilia, una azienda agricola ha investito sull’allevamento degli asini che pascolano allo stato brado. Un mese prima che le fattrici partoriscano, vengono portate nelle stalle, addomesticate e dopo il parto il loro latte viene venduto a prezzo rilevante. Molte aziende farmaceutiche sono interessate a questo latte, pare sia adatto a guarire molte malattie della pelle, in particolare la psoriasi.

“Il formaggio delle capre e delle pecore della Sardegna è richiesto tantissimo all’estero, come l’olio e il vino toscano, perché i produttori di queste regioni hanno avuto l’aiuto e il controllo degli esperti competenti su come tutelare le coltivazioni e assistere gli animali riuscendo così a ottenere per i propri prodotti il marchio della qualità. Anche per i nostri contadini e pastori occorrerebbe tale sostegno e più suggerimenti da parte degli organi competenti su come valorizzare: formaggi, caciocavalli, ricotte, oli e prodotti vari. Il territorio è favorevole e ben predisposto sia alla pastorizia che alle varie coltivazioni agricole. Attualmente la merce dei contadini non è tutelata: cosa succederà quando non vi saranno più incentivi?

“Molte aziende estere attingono l’acqua dal mare che viene depurata dal sale e poi utilizzata per le coltivazioni, così avviene per alcune zone dell’Africa; oppure vengono creati pozzi artesiani. Anche il nostro territorio dovrebbe attrezzarsi in merito perché in futuro sono previsti lunghi periodi di siccità.

“Migliorare il turismo copiando il meccanismo dei lidi romagnoli, anzi meglio sarebbe affittare per qualche periodo le strutture a compagnie già affermate ed esperte nel settore. In tempi di crisi vietare i tanti giochi d’azzardo, sono cappi al collo sterili di produttività: winforlife, lotteria creata in occasione dei terremotati dell’Aquila, è ancora esistente, ogni giorno nuovi biglietti di gratta e vinci, tre volte alla settimana lotto e superenalotto, tante trappole per gente povera che spera nella dea Fortuna per risolvere la propria disperazione.

“Le negatività che affliggono il nostro territorio possono essere debellate dalle forze dell’ordine con maggiore determinazione attraverso il loro potenziamento e la loro unificazione. Esse devono avere l’autonomia per controllare personalità ed edifici a gerarchie autonome come anche le Banche che in passato hanno invogliato i risparmiatori ad acquistare diversi prodotti finanziari (obbligazioni) a elevato rischio e successivamente crollati; verificare quanto tempo un bonifico resta presso l’Istituto prima di essere messo a disposizione del beneficiario; verificare i tassi passivi e gli oneri dei mutui che lievitano di mese in mese.

“Contadini e artigiani che hanno contribuito in passato allo sviluppo galoppante delle Banche, in questo periodo si sentono traditi perché non ottengono più prestiti senza garanzia mensile. Tenere d’occhio anche le agenzie di assicurazioni per evitare che il mancato versamento alla Compagnia dei premi degli assicurati li esponga al rischio di restare senza risarcimento. Tenere d’occhio lo strapotere occulto di alcuni professionisti che padroneggiano nei paesini.

“Il Gargano si è adeguato alle norme pensionistiche dell’intera Europa, adesso gli abitanti pretendono tutte le agevolazioni di cui fruiscono gli europei. La disoccupazione potrebbe migliorare attraverso la gestione di una moderna agricoltura, la sicurezza di poter allevare (senza furti) animali con tecnologie più avanzate, lo sviluppo e la pubblicità dei prodotti artigianali, la predisposizione di nuove strutture ambientali e turistiche facendole conoscere all’estero con iniziative promozionali, avere il coraggio di far ritornare i tanti luoghi Sacri nella pienezza della Spiritualità accogliendo in modo ospitale i tanti Pellegrini."

Antonio Monte


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  Commenti dei Lettori:

-- 19/06/2012 -- 09:24:18 -- vincenzo

Signor Monte! Ma non si è accorto che questo (chiamiamolo) "decalogo" sarebbe proprio la chiave di volta per migliorare tutta l'Italia? Perchè non lo invia a Monti? Prendo in considerazione solo il tema "formaggi": ci vorrebbe un'impresa che raccogliesse il latte e lo destinasse ai tre formaggi prevalenti: quello di capra, quello di pecora e quello di mucca. I nostri allevatori non si coalizzano; piuttosto, si rubano l'un l'altro!

 
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