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04/06/2012

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NON CI SONO PIÙ PAROLE!

Clicca per Ingrandire Sono belli, sono bravi, ma soprattutto genuini. Basta soffermarsi un solo istante sulla foto dei “ragazzini” del Basket Peschici (foto del titolo; ndr). Sarà l’età, sarà la dieta mediterranea, sarà il supporto genitoriale, sarà quel che sarà… ma l’impronta del “mister” si fa sentire. Eccome se si fa sentire! Non si raggiungono certi livelli sportivi - e Michele Verderame, è notoriamente accertato, li ha raggiunti - se non sussistono alla base parametri inequivocabili di capacità di sacrificio, serietà, onestà sportiva, lealtà. Gli stessi valori che sta trasfondendo nei suoi piccoli allievi, al punto da portarli alla vittoria nelle competizioni cui partecipano.

E così è successo ancora una volta al recentissimo Torneo di Capracotta, in quel di Isernia, una tre-giorni - dall’1 al 3 maggio scorsi - in cui i giovanissimi cestisti hanno sbaragliato i quintetti di Olimpia Campobasso, Globo Isernia e Basket Venafro attuando sul campo ciascuno degli insegnamenti impartiti loro dal gigante della pallacanestro peschiciana, il cui superiore obiettivo è tirar fuori dai giovanissimi elementi quello spirito sportivo verace e inossidabile che fa di un bimbo o di una bimba un autentico atleta, senza montature, senza falsi scopi, senza strumentalizzazione alcuna. I nomi (in stretto ordine alfabetico)? Valerio Del Duca, Dario De Liso, Giulia Di Milo, Maria Forte, Giovanna Giocondo, Alan Martella, Francesco Pupillo, Danilo Sciotta, Diego Tauber, Daniele Verderame (e Matteo Mastromatteo e Alessia e Carlotta Verderame).

Il capitano di questa squadra di indomabili, Alan Martella, ha alzato a nome di tutti l’ennesima Coppa consegnatagli da Lorenzo Lommano, presidente della Commissione Tecnica molisana (foto 1 sotto e 2). E mentre lo faceva - ne siamo certi - non ha potuto evitare di lanciare un pensierino a colui che lo ha portato fin lì, insieme a tutte le ore di allenamento, studio di tattiche, strategie, schemi, che coi compagni ha dovuto sobbarcarsi solo per amore di uno sport che definire bello è semplicemente riduttivo, in lui trasfuso da chi di quello sport ha fatto la propria ragione di vita. Non è facile, infatti, abbandonare per l’età che avanza inesorabile, dopo ventotto anni di carriera, i palcoscenici della Serie A di basket più conosciuti nelle file di una delle più forti equipe cestistiche nazionali (la Vis Pesaro, con cui ha vinto un titolo italiano) e dedicarsi ad altro.

Utilizzando questa leva immarcescibile il “Gran Verde” crea a Peschici, dove il calcio la fa da padrone e non si conosce altro sport, una scuola che richiama prima l’interesse delle famiglie quindi l’entusiasmo dei più piccoli. E le soddisfazioni non tardano ad arrivare. A quella di “Valerione” Del Duca (classe 1999, 186 cm – il più… alto [!] nella foto del titolo) di un paio di mesi fa - ‘ingaggiato’ dalla “Nuova Alius” di San Severo - si è aggiunta l’altra, dei giovanissimi virgulti del vivaio “Verde” Diego Tauber, Danilo Sciotta e lo stesso capitano Martella, selezionati per la rappresentativa Acsi Molise proprio durante il corso del recente Torneo. Cosa attendersi di più dalla vita!? La risposta viene chiara e netta direttamente dal coach, di ritorno da Capracotta.

“I nostri atleti stanno crescendo - afferma - e bruciano tappe inusuali per ragazzi della loro età. Nei tre giorni trascorsi in Molise il gruppo si è unito e affiatato ancora di più. La voglia di stare in palestra per divertirsi e migliorare non si è esaurita, nonostante l'inizio dell'estate”. Quindi? chiediamo. “Non ci si ferma per nessun motivo. Non ci accontentiamo di una Coppa. Non sono traguardi, i nostri, ma semplici tappe di avvicinamento a mete ben più ambiziose. Non può un trofeo limitare o semplicemente accontentare le aspettative di una società che comincia a vedere - finalmente! - nello sport attivo, nel basket in particolare per il mio caso e la mia passione, una sorta di antidoto ai ‘mali’ che affliggono la nostra gioventù: noia, apatia, perdita di valori. Tacendo pudicamente i più… grossi”.

E allora? “Allora i corsi continueranno per tutto il mese di giugno e si concluderanno con un fantastico Campus in Foresta Umbra, dal 26 al 28 giugno, negli accoglienti ambienti della Caserma ‘Jacotenente’ dell'aviazione militare. Ma non finisce qui: per tutto il mese di luglio, da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 12, inizieremo alcuni corsi di avviamento allo sport per bambini da 4 a 10 anni”. Quando lo comunica, gli occhi gli si illuminano. E’ questa la sua forza, capace di trasferirsi negli animi pugnandi dei piccoli atleti che conduce alle vittorie e alle migliori gratificazioni con la semplicità della convinzione di disporre di “materiale umano” dalle risorse impensabili e della sicurezza nei personali mezzi.

Mettendo in fusione ‘fredda’ tutti questi elementi non può non scaturire la presenza di un obiettivo nascosto (e latente) nella maniera di concepire l’esistenza di Mister “Verde”. Gliela strappiamo senza neanche tanta fatica: disporre di una struttura omologata per creare grandi eventi sportivi di basket a Peschici. Un sogno? Una utopia? Con lui alla guida non ci sembra affatto. I passi da gigante - è proprio il caso di dirlo, - la crescita esponenziale di una attività sportiva ‘sconosciuta’ in paese - un solo anno, a oggi, - l’entusiasmo dei piccoli, il riscontro delle famiglie, le potenzialità della etnia locale, depongono a favore di tale soluzione. Arriverà un momento che non se ne potrà fare a meno. Chi di dovere sarà costretto ad accettare il fatto compiuto.

Non resta che aspettare, ingannando l’attesa con la registrazione della nuova vittoria di Capracotta e ciascuna delle congratulazioni da cui non ci si può esimere rivolte innanzitutto ai “piccoli” grandi atleti e al loro mentore che può riussumersi in una sola frase: che non venga mai meno loro soprattutto lo spirito di squadra, perché solo uniti si vince.

Piero Giannini


INFO: contattare direttamente Michele Verderame (cell. 340.9.10.10.13)

 Redazione

 

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