OPERAZIONE SPIAGGE E FONDALI PULITI

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26/05/2012

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OPERAZIONE SPIAGGE E FONDALI PULITI

“Maggiore tutela dell’ambiente attraverso l’impegno dei giovani per garantire un miglior futuro al pianeta Terra e alle sue risorse naturali”. Questo l’appello lanciato dal presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa di Legambiente ‘Spiagge e fondali puliti’ che si svolgerà in questo weekend in tutt’Italia. Il 2012 anche l’Ente Parco ha voluto sostenere il lavoro di centinaia di volontari che per un giorno dedicano tutte le loro energie al ripristino dell’ambiente al fine di renderlo nuovamente sano e fruibile. Al termine della conferenza stampa, sono state liberate anche quattro tartarughe marine che erano state prese in cura da Legambiente.

L’edizione 2012 della manifestazione di Legambiente vede grande protagonista anche la zona di Manfredonia e la mattina di oggi 26 maggio, nella sezione di Manfredonia della Lega Navale Italiana alla presenza dei rappresentanti di Centro di Cultura del Mare, Centro di recupero tartarughe marine, Legambiente Nautilus, Comune di Manfredonia, Capitaneria di Porto, Asl, scolaresche e associazione diversabili ‘Padre Pio’, ‘Occhi Felici’ e ‘Delfino’, sono state presentate le varie iniziative che coinvolgeranno cittadinanza e alunni delle scuole di vario ordine e grado, per promuovere la cultura dell’ambiente e del mare, la difesa del patrimonio pubblico e della natura, il rispetto delle regole e del corretto rapporto col territorio e suoi abitanti.

In questi giorni un gruppo di volontari, con la preziosa collaborazione di pescatori e armatori della flotta sipontina, ha proceduto anche a una pulizia straordinaria dei fondali dello specchio d’acqua antistante il porto e la spiaggia raccogliendo decine di centinaia di chili di rifiuti, perlopiù plastica. “Il vero successo di questa iniziativa - ha dichiarato Pecorella - è nel coinvolgimento partecipativo di centinaia di bambini e giovani, e la grande affluenza e l’attenzione di pubblico di stamane deve essere di monito e d’esempio per noi adulti che troppo spesso siamo poco sensibili e poco consapevoli nel progettare il futuro delle prossime generazioni. ‘Spiagge e fondali puliti’ non deve essere un comportamento ‘una tantum’ ogni anno, ma lo stimolo a comportamenti e ‘modus operandi’ più corretti che devono diventare ordinari nella quotidianità.

“I giovani - ha precisato - ci dimostrano di essere veri e propri paladini dell’ambiente e del suo utilizzo sostenibile. Manfredonia è l’esempio di uso spropositato delle risorse naturali e di violenza del territorio. Ancora oggi paghiamo a caro prezzo fasi scellerate di industrializzazione e reindustrializzazione. Affari per pochi in danno del territorio e dei suoi abitanti. Come ho già avuto modo di dire qualche giorno fa al Salone del Libro di Torino - ha concluso - non dobbiamo abbassare la guardia nei confronti delle ecomafie, vero e proprio business della criminalità organizzata.

“Se vogliamo che il territorio cammini sulle proprie gambe - ha spiegato - dobbiamo prendere esempio e mutuare le idee di due eroi nazionali: Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, che vent’anni fa lottarono senza paura per liberare da una morsa stringente della piovra mafiosa l’Italia tutta, affermando il valore supremo del rispetto del principio di legalità. Dunque, un plauso e profonda stima va a chi in questo fine settimana ha deciso di impegnarsi e non solo simbolicamente. Non servono azioni straordinarie: l’ambiente ci è stato consegnato in prestito dai nostri genitori, non è nostro, ma dobbiamo restituirlo alle giovani e future generazioni. Così come oggi - ha concluso - stiamo restituendo al mare quattro giovani tartarughe che simbolicamente chiamiamo col nome delle associazioni dei nostri ragazzi. Non dimentichiamo questo giorno”.

Ufficio Stampa Parco del Gargano

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Commenti dei Lettori:

-- 27/05/2012 -- 10:19:18 -- vincenzo

(1) Ahimè (ma dovrei dire, piuttosto, ahinoi!), dott Pecorella! I giovani che ieri si sono prodigati per raccogliere immondizie dai boschi (quali, boschi?), sono i primi ad insozzare. E' mai stato, solo per citarle un luogo, all'area per pic nic su Cima Castellana (a nord del Poliambulatrorio di C.S.S.)? Lì sono proprio i giovani che si rifugiano con casse di bottiglie di birra (e vettovaglie!), si ubriacano e lasciano i segni della loro presenza. E' mai stato in escursione per i boschi? (segue)

-- 27/05/2012 -- 10:39:59 -- vincenzo

(2)I giovani, dei quali lei parla, sono guidati a raccogliere robaccia a ridosso dei centri urbani; ma ha idea di quanta schifezza si trova nel sottobosco, anche a grande profondità? E' difficile educarli con una sola dimostrazione annua; occorre,a mio modesto avviso, che si batta sull'argomento con molta più frequenza, che se ne parli spesso a scuola ed in altre circostanze create ad hoc. E passiamo al mare. Ha mai fatto caso al comportamento che tengono i pescatori quando issano le reti per ritirare il pescato? (segue)

-- 27/05/2012 -- 10:41:10 -- vincenzo

(3)Tutta la plastica, tutte le altre porcherie impigliate nelle reti, tutto, ma proprio tutto, viene ributtato a mare, anzichè esser messo da parte e portato sulla terraferma per il conferimento in raccolte (cassonetti od altro). Ha visto lo stato pietoso della lunga spiaggia di Isola Varano? Ci sono tonnellate di rifiuti, in cui non poca è la presenza di boe di galleggiamento per reti da mitili e/o da nasse. Chi dovrebbe provvedere alla pulizia di quella roba che il mare conferisce alla spiaggia, da cui poi la riprende, per spostarla altrove o per seppellirla nel suo ventre? Si aspetta che siano gli operatori turistici? Insomma, bisognerebbe studiarla meglio, questa faccenda! Cordiali saluti.