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26/04/2012

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DOPO ORIENTEERING… TRIATHLON
Clicca per Ingrandire Il Parco Nazionale del Gargano si prepara ad accogliere il “Varano Lake Triathlon” (VLT), evento sportivo alla sua edizione “zero” che si svolgerà nel territorio intorno al Lago di Varano compreso fra i Comuni di Cagnano Varano, Carpino e Ischitella in provincia di Foggia. Una manifestazione di respiro internazionale, volta a valorizzare il messaggio sportivo e il patrimonio territoriale, non può che essere concepita come ecosostenibile: l’evento infatti è progettato e realizzato in accordo con lo standard BSI 8901, nato e utilizzato per le Olimpiadi di Londra 2012, e per la prima volta in Italia in una manifestazione di carattere sportivo.

“VLT è il primo evento sportivo italiano che prende corpo seguendo lo standard “Specification for a sustainable event management system with guidance for use”, guida progettuale, operativa e di riesame, rivolta al continuo miglioramento della qualità della manifestazione e soprattutto della sua sostenibilità ambientale e territoriale. Organizzato dal Comitato Regionale Fitri Puglia, in collaborazione con Earthware.it eventi sostenibili e Innovation Consulting, l'evento ha fra le partnership istituzionali: Assessorato allo Sport Provincia di Foggia, Comune di Carpino, Comune di Ischitella, Comune di Cagnano Varano, Lega Navale Italiana-sez. Ischitella, associazioni di volontariato locali. Sono stati inoltre coinvolti: Regione Puglia, Parco Nazionale del Gargano, Coni Foggia, Legambiente Puglia, Assessorato Ambiente Provincia di Foggia.

Il “Varano Lake Tri 112.9” deve parte della propria denominazione alla somma in chilometri delle tre frazioni: 1.9 km di Nuoto, 90km di Bici, 21 km di Corsa. La distanza equivale alla più nota somma in miglia che caratterizza questa gara, il Triathlon (70.3) e 112.9 anche per suggellare il gemellaggio col triathlon internazionale “AronaMen” che si tiene a fine luglio nel Lago Maggiore in provincia di Verbania. Il Triathlon Event di settembre è una tre giorni in cui si correranno il campionato regionale di Triathlon 112.9 individuale, un Triathlon a staffetta sulla stessa distanza e un Triathlon Super Sprint promozionale. Il Triathlon a Staffetta richiamerà atleti specialisti delle singole discipline che avranno la possibilità di partecipare a una gara con una classifica speciale loro dedicata, formando una squadra composta da 2 o 3 persone per affrontare le tre prove. Il Triathlon Super Sprint è una gara sulle distanze di 350 metri di Nuoto, 10 km di Bici, 2.5 km di Corsa, destinata ad atleti più giovani e a chi voglia provare per la prima volta questo sport.

La competizione vuole coniugare l'affascinante sport multidisciplinare di resistenza con la valorizzazione di territorio e tradizioni locali, promuovendo turismo sportivo, enogastronomico, lacuale e verde in periodi non prettamente estivi, da qui il concetto di destagionalizzazione sostenibile applicato al Turismo. Il Lago di Varano è il più grande bacino costiero d'Italia ed il secondo lago salmastro per estensione in tutta Europa. Caratterizza una zona molto suggestiva con coltivazioni a uliveto e tratti di macchia mediterranea sulla costa e tuttavia poco conosciuto al turismo, perciò le istituzioni sopra citate e diversi rappresentanti del tessuto sociale ed economico locale hanno unito le loro forze per valorizzare un territorio dalle caratteristiche paesaggistiche uniche puntando a destagionalizzare il turismo e l'attrazione di nuovi segmenti di domanda turistica (leggi Schede 1-2 in coda, a cura di schiamazzi.org; ndr).

“Attraverso questa manifestazione - dichiarano gli organizzatori - si vuole creare un volano di sviluppo economico, culturale e sociale di lungo periodo”. VLT è un progetto aperto la cui visione nell’arco di dieci anni è quella di creare un legame forte fra territorio e pratica sportiva. Sono infatti previsti: workshop di allenamento fra aprile e novembre che attireranno atleti sul Lago di Varano; raccolte fondi per valorizzare il territorio con strumenti che vanno da quelli meno tangibili, come il marketing territoriale, a quelli più fruibili nell’immediato quali il potenziamento della cartellonistica, nuovi percorsi di trekking sul lungolago e altre iniziative; nuovi gemellaggi con altri eventi nazionali; supporto ai progetti di attività giovanili legati al triathlon (Ufficio Stampa VLT - Info: press@varanolaketri.net - www.varanolaketri.net - tel. 327.00.72.006).


SCHEDA 1 – Tra storia e leggenda = Il lago di Varano, lago costiero (per l’esattezza bacino lacustre) dalle enormi potenzialità, è un vero e proprio “gigante che dorme vicino al mare”. Dati alla mano, coi suoi 60,5 kmq è il più grande lago costiero d’Italia, il più grande lago del sud Italia e il settimo a livello nazionale. Ma il lago non è solo questo, è anche pesca, allevamento di cozze e vongole, attività di ricerca (vedi UniSalento e ricerche su fauna e flora), tutto un mondo che gli gira intorno. Secondo la storia si sarebbe formato intorno all’anno 1000 a seguito di alcuni smottamenti e terremoti che permisero l’entrata delle acque marine e, seguendo la leggenda da prendere con beneficio d’inventario, nasconderebbe la famosa città di Uria, distrutta col riempimento del lago, da cui nacquero alcuni villaggi diventati nel tempo gli attuali Comuni di Carpino, Cagnano e Ischitella.

SCHEDA 2 - Il Lago di Varano oggi = Da un punto di vista prettamente economico il lago rappresenta un’importante risorsa economica per il territorio legata a pesca e allevamento di pesci e bivalve (cozze e vongole soprattutto). E dal punto di vista turistico, chi conosce il lago di Varano al di fuori della provincia di Foggia? La domanda è legittima e merita una risposta precisa: praticamente… nessuno! Motivi: il lago non è mai stato considerato come un’importante risorsa turistica (attrattore per il turismo lacuale) ma solo come risorsa economica. Non vi è mai stata una linea di promozione comune fra i vari paesi lacuali (Carpino, Cagnano, Ischitella) per la valorizzazione del lago, menegreghismo delle Amministrazioni, apatia degli operatori turistici (si pensa al mare di agosto, e il resto dell’anno? Off limits). Ciò che ci si chiede allora è: ma è veramente così?

Facciano alcune considerazioni: il turismo lacuale in Italia rappresenta mediamente circa il 7 percento del totale (11.9 stranieri e 3 italiani - dati Issnart Istat 2011), le strutture ricettive nelle aree lacuali sono cresciute dal 2005 al 2010 in maniera considerevole (B&B +176.7 percento), con predominanza delle case in affitto, seguite da alberghi, campeggi e villaggi). A prescindere dalla crisi economica che ha ridotto la spesa media dei turisti lacuali (fra le più alte nei vari segmenti turistici) il turismo lacuale si caratterizza per una stagionalità della domanda che però risulta essere più ‘destagionalizzata’ rispetto al turismo balneare.

Infatti i laghi attirano flussi di turisti già dai mesi di febbraio-marzo con tassi di occupazione camere dal 30 percento in su (aprile 40) che, per località come quelle garganiche, sono molto alti. Una domanda che si spalma durante tutto l’anno, con picchi nei mesi estivi ma buone performance da marzo a novembre (33 percento di media). Alcuni operatori potrebbero contestare questi tassi, ma quello che ci si chiede sempre è: quanti operatori puntano sul lago attraverso un’offerta mirata attivando politiche di marketing e comunicazione specifiche? Possibile che con due, Lesina e di Varano, non si riesca ad attivare una nuova domanda legata ai laghi? La Lombardia raccoglie il 36 percento dell’intera domanda nazionale, segue il Veneto con il 15 e il Piemonte col 14,9.

Praticamente queste tre regioni raccolgono il 66 percento di tutta la domanda nazionale. E la Puglia o meglio il Gargano? A livello di posizionamento il Gargano è visto come Vieste, Parco Nazionale del Gargano, Foresta Umbra e Isole Tremiti, enogastronomia. Il lago non esiste. La Puglia raccoglie un 2,3 percento dell’offerta nazionale, settimi in Italia. Poco o niente, ma l’aspetto paradossale è che gli stessi pugliesi non conoscono il lago, in quanto solo lo 0,2 percento (pochissimo!) dei pugliesi si sposta per vedere i nostri laghi garganici. Eppure il turismo lacuale è un turismo che attira soprattutto stranieri (olandesi, tedeschi e austriaci), un turismo che utilizza come canale di comunicazione primario il passaparola, il personale qualificato, le strutture e internet (in forte crescita rispetto agli anni passati soprattutto per gli stranieri), un turismo con una spesa media molto alta, siamo sui 120 euro per gli italiani (viaggio e pernotto senza consumi extra) e 200 euro per gli europei (viaggio e pernotto senza spese extra). Cosa fanno questi turisti una volta arrivati sul lago? Il 75 percento predilige l’attività sportiva (canoa, nuoto, corsa, triathlon, bici). Per questo motivo è importantissimo “fare sistema” e unire i Comuni in uno sforzo unitario per la buona riuscita di eventi come (e non solo) il Varano Lake Triathlon, che potrebbe essere il primo organizzato grazie all’apporto dei tre Comuni “insieme”, pronti a muoversi per promuovere un territorio e il lago di Varano.

Risultati attesi? Visibilità per i Comuni e il Lago di Varano (cominciamo a parlare finalmente di Lago di Varano), diversificazione della domanda e dell’offerta turistica (finalmente si comincia a parlare di turismo lacuale e non solo di turismo balneare o religioso, il Gargano è molto altro), calamita di nuovi flussi turistici sportivi, enogastronomici, importantissimi per il territorio, destagionalizzazione (portare un evento del genere a fine settembre vuol dire attivare un sistema economico praticamente “assente” in periodi di bassa stagione) e infine avvio di un processo di valorizzazione e promozione del Lago di Varano, per troppo tempo non considerato elemento turistico primario (schiamazzi.org).

 Ufficio Stampa + schiamazzi.org
 

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