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18/04/2012

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SPIAGGIAMENTI: UNO STILLICIDIO
Clicca per Ingrandire Vero allarme o solo una sfortunata serie di coincidenze? Dall’inizio 2012 un preoccupante fenomeno si verifica lungo le coste del Gargano: lo spiaggiamento di animali marini, il cui numero nel primo trimestre è già doppio rispetto al dato complessivo dell’intero 2011 (già quattordici i casi registrati). Per chiarire cause ed entità del problema, si è attivato il neo presidente del Parco Nazionale del Gargano, Stefano Pecorella (nominato il 23 marzo scorso – leggi scheda in calce; ndr) ), che, dopo una disamina con gli uffici interni preposti, ha deciso di informare e coinvolgere anche Ministero Ambiente, Regione Puglia, Ispra e Arpa al fine di porre in essere tutte le contromisure del caso.

“In merito agli spiaggiamenti di animali marittimi che si registrano lungo le coste del Gargano in questo periodo - scrive Pecorella, - vorrei sottoporre all’attenzione delle Autorità interessate i dati acquisiti dagli uffici che mi supportano e traggono spunto dalle notizie che il Servizio Veterinario della Asl Fg1 ha l’accortezza di fornire costantemente a questo Ente. Il significativo aumento del numero degli spiaggiamenti, avvenuti nel periodo che va dal 2010 a oggi, necessita della dovuta attenzione perché quando gli animali sono rinvenuti morti, le cause del decesso risultano ‘sconosciute e non determinabili’. Quando invece risultano ancora in vita la deriva è causata dal presunto ‘raffreddamento dell’acqua e dalle condizioni meteo-marine’.

“Spesso - sottolinea - gli animali ritrovati appartengono alla specie Tartaruga Comune (Caretta) e più raramente si tratta di delfini (Tursiops Truncatus). Il sistema ambientale ci manda messaggi che dobbiamo decodificare il prima possibile e coi mezzi più idonei. Tutela e salvaguardia dell’intero territorio non sono affatto argomenti procrastinabili e serve il serio e costante impegno di tutti, ciascuno per le proprie competenze e specificità. In questi termini il Parco vigilerà e terrà accese le luci su queste vicende”.

Non è ancora possibile identificare le cause dalle quali scaturirebbe l’increscioso fenomeno. In virtù di eventi del recente-passato, è ipotizzabile che potrebbero essere di origine ‘naturale’ (perentorio sbalzo della temperatura o presenza di batteri nelle acque che lambiscono le coste garganiche) o legate alla ‘pressione antropica’ (sonar utilizzati o dalle imbarcazioni o dalle apparecchiature impiegate per sondaggi petroliferi). Per fare luce sulla situazione e chiarire qualsiasi dubbio, l’Ente Parco alza la soglia di attenzione e chiama chiunque possa contribuire ad accertare le cause di tali fenomeni a partecipare attivamente alla vita e tutela del nostro ecosistema.


SCHEDA = Il 23 marzo scorso è stato ufficialmente trasmesso il decreto n. 57 a firma del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del Mare, Corrado Clini, col quale l’avvocato Stefano Pecorella (già commissario straordinario) è stato nominato 4° presidente dell’Ente Parco Nazionale del Gargano. Il suo primo atto formale è stato comunicare la sua nomina a tutte le Amministrazioni comunali e loro sindaci, alla Provincia di Foggia e alla Regione Puglia, soggetti componenti la Comunità del Parco. Primo atto simbolico, invece, incontrare le scolaresche liceali di Vico del Gargano riunite in assemblea studentesca. Due atti che rappresentano i punti fondanti dell’attività istituzionale e territoriale che contraddistinguerà la sua linea d’azione.

 Ufficio Stampa (foto: cagnanovarano.org)
 

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