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20/02/2012

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PESCHICI ALL”ASTA

Clicca per Ingrandire Restringere gli spazi e vendere ciò che è essenziale e funzionale per un vivere ordinato e sereno di Peschici e dei propri abitanti - seppure motivando le relative scelte o giustificando i momenti e le situazioni della P.A. sempre a maggioranza e sempre non ascoltando la minoranza consiliare (MA MAGGIORANZA DEL PAESE PESCHICI) - equivale a sbagliare e condannare il paese a cambiare la propria destinazione d'uso: divenire anzichè un paese turistico un paese di disperati e miserabili!

La Minoranza Consiliare suggerisce al proprio Comune, prima di vendere i propri Beni Sociali, di provvedere ad Amministrarli e Farli Produrre, poiché la Politica Condizionata e Inquinata porta solo al Dissesto Sociale della propria natura di essere un Ente! Prima di vendere il Comune è bene indire un Referendum sull'intenzione del procedere del Consiglio comunale, e così per altre importanti decisioni, dalle quali dipendono sorti e futuro di Peschici, sarebbe bene consultare il popolo in merito al proprio destino e di quello della Nostra e Amata Peschici. Dodici consiglieri non possono decidere tutto per giustificare il proprio operato e le proprie Responsabilità. Perché Peschici non è Terra né di conquista né di vendita, e nemmeno di svendita, e nemmeno potrà diventare in un futuro prossimo terra di disperati o di esasperati.

E' Avviso di questi giorni che Peschici è all'asta, seppure pubblica, per fini privati. E tutto questo grazie alla bravura dei suoi Amministratori "pubblici" di questi ultimi trent'anni, e specialmente di questi ultimi quattro. Se all'inizio della Campagna elettorale del 2008 il programma della Lista Vincente avesse previsto la Vendita di Peschici e dei relativi debiti attuali esistenti, non so se la stessa Lista avrebbe vinto le elezioni!
Fatto sta che a giorni rischiamo di perdere per sempre i Beni comunali se le vendite si effettueranno anche contro il parere o diverso consiglio delle Minoranze o opposizioni consiliari.

Peschici non può vivere senza la Terra sotto i propri piedi né sperare in un futuro migliore senza la speranza di funzionare secondo la proprio natura e costituzione. I privati, se vogliono, possono continuare a gestire i Beni del Comune, in maniera corretta, e il Comune ha il dovere di garantire la propria funzionalità e tutelare il futuro della propria sopravvivenza e di quello delle prossime generazioni. La nave non deve affondare! Perché la Nave è Peschici, sulla quale ci siamo tutti noi, "vincitori e vinti". Una mossa sbagliata rischia di farci ritrovare tutti perdenti. E questo, senza, penalizzare nessuno, è da scongiurare!

No alla Vendita, quindi, e Sì a una buona, giusta e corretta Amministrazione. Il Pubblico è il Pubblico, il Privato è il Privato! Chi amministra il Pubblico deve rispondere delle proprie azioni e non dare la colpa agli altri!

Antonio Guerra


P.S. - Gli Schiavoni che liberano se stessi = Gli Schiavoni, guerrieri slavi, sono stati i fondatori di Peschici. Il nome però induce in errore. Tali guerrieri non erano schiavi. Mercenari, certo, ma liberatori. Oggi la Storia si ripete: siamo chiamati a liberare noi stessi! Liberare Peschici da tante forme di schiavitù, o dipendenze, e soprattutto riscoprire la Voglia di Vivere nel nostro contesto.

Gli Schiavoni contribuirono al tempo dell'imperatore Ottone I a liberare le coste garganiche e peschiciane dalla minaccia e occupazione di Saraceni o Pirati. Oggi sono chiamati a liberare se stessi dalla cattiva e sbagliata politica, la stessa che impoverisce, limita spazi e libertà di un paese, il Nostro, che un tempo nacque proprio per liberare terre e oppressi dalla minaccia di predominio, prepotenza e arroganza di Saraceni, Arabi o Turchi.

Oggi Turchi o Saraceni sono i politici che consigliano male Peschici o operano in danno della collettività del medesimo agglomerato urbano... visto il punto cui siamo arrivati:
poco Territorio pubblico e Vendita o alienazione (patrimonio o proprietà) dei gioielli di Famiglia per i tanti debiti del Comune! (A.G.)

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