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29/11/2011

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LA LUCE DI BETLEMME

Clicca per Ingrandire La Luce della Pace arriva in Italia già nel 1986, opera degli Scout sudtirolesi di madre lingua tedesca. La diffusione della fiammella rimane limitata al territorio dell’Alto Adige per diversi anni, fino a quando un Gruppo Agesci di Valenza Po si organizza per andare a recuperala a Vienna. Il 1993, un Capo scout austriaco, Fritz, viene a Trieste in occasione di una delle molteplici attività di grande accoglienza effettuate dall’Ostello Scout Amis, associazione scout locale. Nel Natale dello stesso anno, chiamato e ospitato dai Capi di questa Associazione, Fritz torna in Italia con la Luce della Pace per la Messa scout di Natale cittadina e interassociativa. Le associazioni che aderirono furono Agesci-Amis-Fse-Szso. Il 1994 viene costituito un comitato spontaneo locale e nel Natale dello stesso anno partecipa fattivamente alla manifestazione per la Luce della Pace, accendendola a Vienna e portandola in Italia con un furgone fino a Trieste.

Da Trieste la distribuzione iniziò prima localmente poi a Gruppi scout di Genova-Milano-Venezia/Mestre. Il 1996 la prima distribuzione a livello nazionale, similare a quanto avviene in Austria, utilizzando il mezzo ferroviario per una staffetta di stazione in stazione su due linee: Trieste-Genova e Trieste-Napoli. La Luce in quell’ anno toccò oltre 100mila persone, 5mila scout, 48 città e paesi. Il 1997 le linee ferroviarie aumentarono, da Napoli si arrivò fino a Salerno e scese giù lungo la linea Adriatica fino a Lecce. La linea per Genova rimase invariata. Coinvolti 108 gruppi scout e 102 città fra grandi e piccole. Già da alcuni anni le comunità Masci, affiancandosi alle associazioni giovanili partecipano all’iniziativa e dal 2000 la Comunità Masci di Trieste si inserisce fra i promotori dell’iniziativa.

L’anno dopo, 2001, due dei suoi membri, Liliana e Raffaele, subentrano nella segreteria organizzativa, compito svolto con impegno per tanti anni da Fabiano Mazzarella scout Amis. Il 2001 la “luce” giunge in Sardegna dopo un viaggio avventuroso dovuto al cattivo stato del mare. Il 2002 si costituisce una nuova linea fino a Torino che il 2003 si allunga fino ad Aosta. Il 2006, da Livorno lo spostamento fino a Grosseto. Pertanto fino al 2007 ci sono state cinque linee: Trieste-Roma-Palermo, Trieste-Lecce, Trieste-Grosseto, Trieste-Civitavecchia-Cagliari-Sassari, Trieste-Torino-Aosta. Il 2008, per motivi economici, la distribuzione avviene solo su tre diretrici: Trieste-Lecce, Trieste-Siracusa, Trieste-Milano-Torino-Genova. Come pure il 2009.

Ogni gruppo è composto da sei scout provenienti da Associazioni scout triestine diverse in adempimento allo spirito di fratellanza proprio dello scoutismo che si sposa idealmente con l’iniziativa della “Luce”. L’invito è di accogliere numerosi la fiammella e farsi portatori di “Luce” diffondendola a quanta più gente possibile. Prima di tutto tra i fratelli scout. Talvolta ci preoccupiamo del nostro prossimo più lontano e diverso, e non ci accorgiamo che anche tra gli scout ci sono diversità che si accettano, forse, con fatica. Pertanto, se nelle località di chi ci legge esistono altre Associazioni scout, è il caso di contattarle approfittando di questa occasione per fare la loro conoscenza.

Si ritiene questo invito particolarmente importante poiché l’esperienza della “Luce” è stata ed è un’occasione per sviluppare la collaborazione fra tutti gli scout. Pensando che la pace deve essere uno stile di vita che comincia prima da sé stessi, è un fatto di coerenza che gli scout appartenenti a tutte le sigle mettano in pratica la fratellanza tra di loro prima di pensare di diffonderla agli altri. La luce della Pace va diffusa a più gente possibile: ricchi e poveri, colti e ignoranti, bianchi e neri, religiosi e atei... La Pace è patrimonio di tutti e la Luce deve andare a tutti.

“Inoltre - affermano le Associazioni Scout Triestine (Agesci, Amis, Assg, Fse, Gei-Fvg, Masci, Scoutprom, Szso), - si vorrebbe che la luce della Pace arrivasse in special modo nei luoghi di sofferenza, ai gruppi di emarginati, a coloro che non vedono Speranza e futuro nella vita. L’occasione della distribuzione può essere occasione di Buone Azioni: fare compagnia a chi è solo, visitare gli ammalati, dar da mangiare a chi ha fame… anche il carcere è un posto ove la Pace va portata!

 Comunicato

 

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