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24/11/2011

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LA VITTORIA DEGLI STUDENTI (vecchi e nuovi)

Clicca per Ingrandire 22 novembre 2011, ore 11.05: nell'Aula Consiliare del Comune di Peschici si raccolgono gli alunni del Liceo e dell'ITT di Peschici, gli amministratori provinciali e comunali, le forze dell'ordine e i parroci. Finalmente, dopo tanti anni di attesa, si inizia a profilare una nave all'orizzonte, la nave della salvezza che metterà fine alle sofferenze di tanti studenti che, come naufraghi sperduti nell'oceano, hanno sempre sperato che questa situazione potesse arrivare a una svolta. Oggi la posa simbolica della prima pietra del nuovo edificio delle Scuole Superiori.

Ad aprire la cerimonia, il presidente del Consiglio Comunale, Tonino Fasanella: “Buon giorno a tutti. Saluto tutte le autorità presenti. Oggi è una giornata meravigliosa. Come si dice... scuola bagnata, scuola fortunata. Seguiranno ora i vari interventi e cedo la parola al vostro rappresentante” dice rivolto agli alunni. Interviene Pasquale De Noia, ex rappresentante d'Istituto per il Liceo che, nonostante frequenti il quinto, ha sempre tenuto a cuore la questione dell'edificio.

“Finalmente - dichiara - il sogno degli alunni che ci hanno preceduto si sta realizzando. Per l'ennesima volta ci ritroviamo uniti sulla questione del nuovo edificio, ma per la prima volta non siamo qui a scioperare o manifestare, ma a piantare il seme del nostro futuro: avere un'istruzione. In questa cerimonia, con l'atto simbolico delta posa della prima pietra, noi alunni delle scuole superiori viviamo la nostra felicità per aver raggiunto un traguardo agognato da tanto. Naturalmente questo primo passo non ci farà abbassare la guardia, non perché non siamo fiduciosi nelle Amministrazioni Comunale e Provinciale, ma per il semplice fatto che dopo tante delusioni speriamo che la sfortuna ci abbia girato le spalle.

“Questa nostra gioia - prosegue - è condivisa da tutta la cittadinanza, anche perché non dobbiamo dimenticare che molti genitori dei nostri predecessori hanno subìto una denuncia per interruzione di servizio pubblico quando si tenne l'occupazione il 2005. Concludendo, vogliamo augurare buon lavoro alla ditta subappaltatrice ‘Mongelluzzi Horeca’ e ringraziare tutti i presenti. Va ricordato l'impegno mostrato da tutti gli amministratori che in questi anni ci hanno appoggiato, dai professori, nonché dai fiduciari, per averci dato la speranza di un futuro migliore”.

Tonino Fasanella ci tiene a fare un appunto: “Allora, ragazzi, prima di cedere la parola agli illustri ospiti che abbiamo, vorrei dire qualcosa in merito. Vorrei informare soprattutto voi ragazzi che quando fu istituita a Peschici la Scuola Superiore, voi non eravate ancora nati, io ero il sindaco dell'Amministrazione e con me c'era una squadra meravigliosa che ci ha creduto fin dall'inizio in questa battaglia che ci costò anni di sacrifici: il professor Piemontese, il professor De Nittis, Nicolino Mongelluzzi, Vittoria Piracci. Era una squadra che ha avuto una costanza enorme per istituire questa scuola ed è mio motivo d'orgoglio, dopo vent'anni, essere di nuovo in Amministrazione col sindaco Vecera. Questa è una cosa meravigliosa per la nostra cittadina. Non vorrei dimenticare nessuno però un ringraziamento va sicuramente all'ex presidente della Provincia Carmine Stallone che il 2005 iniziò questa pratica.

“E un sentimento di gratitudine grande - continua - va all’attuale presidente Antonio Pepe che fin dal primo giorno, insieme all'Amministrazione Provinciale, all'assessore ai LL. PP. dell'epoca Guerrera, all'assessore Farina che gli è succeduto, ci ha dato un notevole appoggio. Ragazzi, voi siete stati meravigliosi, voi e i vostri genitori che hanno iniziato questa battaglia. Ma la struttura tecnica della Provincia, nel nome degli ingegneri Belgioioso e Orlando, ha avuto enorme costanza nel sopportarci, anche perché li chiamavamo ogni giorno. Quest'opera, infatti, è stata frutto di un lavoro sacrificale, a cui nessuno potrà mai credere. Ci siamo impegnati al massimo con l'assessore Di Miscia per arrivare a questo risultato. Non so quante volte sono andato dall'ingegnere Orlando per cambiare i progetti, alla Forestale per avere tutti i vari permessi.

“Quando ci siamo insediati - spiega - c'era solo una proposta di finanziamento e l'individuazione del suolo. Non c'era ancora un progetto, non c'era ancora un parere. In tre anni è successo un miracolo. Siamo riusciti ad avere tutti i pareri, anche se questi ultimi giorni sulla questione del Parco si è montata un po' una questione più grande di quello che si doveva, perché il tempo che si è perso, ragazzi sappiatelo, è stato solo quando la prima impresa, che si era aggiudicata i lavori, ha mostrato che non aveva, per motivi suoi interni, i requisiti per poter firmare il contratto. È stata bravissima la struttura provinciale, che nel più breve tempo possibile, nel giro di tre o quattro mesi, ha chiuso un contenzioso che poteva durare anni e avrebbe significato l'addio della scuola superiore di Peschici. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno fatto anche quell'ultima manifestazione di appoggio alla nostra azione. Sono sempre cose belle per il paese quando si muove la gioventù, perché voi siete i ragazzi del futuro di Peschici. La nuova classe dirigente deve uscire da voi e quindi la scuola sarà un motivo in più per creare questa nuova classe dirigente.

“Non mi dilungo - conclude. - Ringrazio anche Paolo Soldano che ci ha dato una mano anche in questa storia come il preside D'Avolio e il dirigente Antonio Solitro, che oggi non sono potuti intervenire per motivi inerenti le loro funzioni. Tutti quanti sono stati al nostro fianco per ottenere questo obiettivo, però voglio chiudere soprattutto ringraziando l'Amministrazione Provinciale che ha messo i fondi a disposizione, accendendo un sacrosanto mutuo per poter fare l'Istituto Superiore a Peschici. Speriamo che il tempo ci accompagni, che i lavori siano celeri e che qualcuno di voi abbia la possibilità di inaugurare questa scuola. Ringrazio tutti quanti e spero che da domani in avanti Peschici abbia un nuovo risorgimento”.

Il tanto atteso intervento del sindaco è arrivato subito dopo: “Ringrazio pure io il presidente on. Antonio Pepe. Venerdì abbiamo dovuto rimandare, perché si votava la fiducia al Governo Monti. Il presidente ha voluto essere presente, quindi abbiamo spostato tutto a oggi perché volevamo la sua presenza. Voglio ringraziare tutti gli assenti, giustificati. Sua Eccellenza il Prefetto ci ha chiamato, perché aveva altri impegni, facendo gli auguri a tutta la comunità. Volevo anche ringraziare il professor Solitro, preside del Liceo e dell'ITT, anch'egli purtroppo impegnato, come pure Giuseppe D'Avolio. Oggi è un giorno di festa. Da vent’anni si aspettava l'edificio di questo istituto, perciò oggi inizia un nuovo cammi¬no per la Scuola Superiore.

“Il ritardo, però - aggiunge, - significa che la politica non è stata all'altezza. Questi ragazzi hanno studiato in uno scantinato. La politica ha fallito, perché non è possibile che per venti anni non si è data nessuna risposta agli studenti. Nessuno di noi ha meriti. Ci sono doveri a cui tutti dobbiamo dare seguito. Ci troviamo in un periodo di crisi profonda e non tutto è possibile. Tuttavia, abbiamo un obbligo verso questi ragazzi. Qual è - conclude - il senso di questa manifestazione? È quello di scrivere una storia diversa della nostra comunità”.

Anche il consigliere provinciale Angelo De Vita chiede di intervenire, per alcune precisazioni. “Voglio leggermente discostarmi - dichiara - dall'intervento del sindaco. Intervengo per tenere fede a un momento importante del mio impegno amministrativo. Lo ricordo bene. Era il 2005, mese di febbraio. Probabilmente tanti di voi giovani che oggi siete presenti, in quella circostanza non c'erano. Ricordo benissimo una giornata come oggi, la presenza forte, nutrita dei genitori. Una premessa importante: anche allora io facevo parte dell'Amministrazione Provinciale, ma negli anni 2003-2008 ero all'opposizione, non in maggioranza, come adesso. L'allora Amministrazione era guidata da Carmine Stallone e l'assessore ai Lavori Pubblici era Antonello Summa. Ricordo, all'uscita da un'assemblea di allora, una signora peschiciana che rivolgendosi a me in dialetto mi faceva intendere, quasi aggredendomi: ‘Tu non sei venuto a fare una passerella!’.

“Ricordo ancora quel momento - precisa. - Mi dispiace di non vederla, perché probabilmente vorrei farle vivere adesso quest'occasione, questa circostanza della posa della prima pietra. Ma oggi è il giorno del merito. Perché? Perché, pur nella difficoltà materiale da parte dell'Amministrazione Provinciale, riuscire ad arrivare a questo momento significa che c'è stato un grande impegno. È bene riconoscere il merito dell'Amministrazione e del suo presidente, che hanno voluto perseguire questo progetto. Ricordo il primo progetto presentato dall'architetto Alfonso Talia che l’Amministrazione di Peschici dell’epoca, nonostante limitate disponibilità finanziarie, era disposta a sostenere. Nella circostanza si condivisero le necessità di impegnare l'Amministrazione Provinciale sia sul piano progettuale, sia sul piano finanziario e oggi siamo arrivati a questo, grazie all'impegno dell’odierna Amministrazione”.

L'assessore provinciale al Bilancio, ex sindaco di Vico, Matteo Cannarozzi, invitato a intervenire, afferma: “Innanzitutto un ringraziamento a tutti i presenti, ma soprattutto ai ragazzi e ai genitori, che vivono in prima persona problematiche spesso non belle. Ma poi, per fortuna, possiamo anche condividere momenti piacevoli, come questi di oggi. La mia presenza qua, come rappresentante dell'Amministrazione Provinciale e del territorio, vuole essere anche una testimonianza per chi ha sentito, non solo oggi, ma anche nei mesi, una vicinanza a chi condivide altri impegni politici e amministrativi, quali quelli del sindaco e dell'Amministrazione di Peschici.

“Questi - continua - sono mo¬menti che poi danno quelle risposte che noi sempre cerchiamo, ma poche volte ritrovia¬mo, soprattutto quando parecchi ci rivolgono la do¬manda: ‘Ma chi ve lo fa fare?’ E fin quando ce lo rivolgono gli altri, il più delle volte ci lascia abbastanza indifferenti. Quando, invece, questa domanda ce la facciamo noi stessi, sono proprio le giornate come oggi che ci danno quelle risposte, quelle motivazioni che giustificano l'impegno e il sacrificio, non solo personale, ma soprattutto delle nostre famiglie, dei nostri amici. Perciò il nostro è un impegno finalizzato, finalizzato a queste giornate, a portare risultati a un territorio, a fare in modo che questo impegno possa essere soprattutto di vantaggio agli altri, alla nostra comunità.

“Quindi oggi - conclude - vivo con piacere questa giornata. Il messaggio che voglio dare, cari ragazzi, è quello di partecipare. Partecipare non solo alla vita studentesca, ma anche a quella di una comunità, come lo è Peschici. Soprattutto il vostro contributo deve essere portato nelle scuole, perché là vi formate e quella formazione deve essere poi portata nelle vostre famiglie, in quanto il senso civico non è qualcosa che si compra da nessuna parte, ma un qualcosa che appartiene a una comunità. Ritengo che la comunità di Peschici possa andare fiera e soprattutto confidare nelle nuove generazioni, perché Peschici, il Gargano, la Provincia di Foggia hanno soprattutto bisogno di voi ragazzi”.

Anche l'ex assessore provinciale ai Lavori Pubblici Vito Guerrera, che più volte ha incontrato gli interessati per tenerli informati sugli sviluppi del progetto, prende la parola: “Finalmente si vede la realizzazione di un qualcosa che da anni si stava cercando qui su Peschici e sembrava dovesse restare un sogno. Bene, sogno non lo è più: è diventato realtà. C'è stato un impegno notevole da parte dell'Amministrazione. La nostra presenza qui oggi è una risposta all'antipolitica, con cui tutti vedono la politica come ne-gatività. Il presidente Pepe - prosegue - è stato bravissimo. Ci ha concesso di poter lavorare. Volevo solo ricordare quei genitori che sono stati denunciati. Bene, le grandi conquiste passano per le grandi lotte”.

I1 presidente Fasanella apre una piccola parentesi: “Da pochissimo è arrivata una comunicazione: il commissario del Parco, Stefano Pecorella, avrebbe voluto essere qui tra noi questa mattina, anche per dimostrare l'impegno che poi, nei vostri confronti soprattutto, ha dimostrato come Ente Parco. Purtroppo ha avuto un guasto alla macchina...”

Non poteva mancare l'intervento del dottor Di Miscia, delegato comunale alla Pubblica Istruzione, uno dei nostri maggiori interlocutori: “Stiamo mettendo la prima pietra di una scuola: è un fatto di grande rilevanza. Ritornando proprio alla scuola, l'ultimo verso dell'lnferno di Dante recita: ‘... e quindi uscimmo a riveder le stelle’. Penso che sia il percorso di questa scuola. Abbiamo fatto vent'anni di inferno. Voi siete stati buttati in un sottoscala, come in un girone, per diversi anni, perché la realtà è questa. Direi che ora si è passati dall'inferno al purgatorio. Questa è solo una tappa, l'inizio e non la fine dell'impegno. Per un paese normale sarebbe un momento come un altro. Per Peschici è un evento storico. Siamo l'ultimo paese della Provincia di Foggia ad avere un istituto che si possa definire tale. Ci rivedremo fra un anno”.

Anche il prof. Piemontese, rappresentante dei docenti, è invitato a parlare: “Parlo a nome di tutti i docenti. Dall'inizio sono stato impegnato nella lotta per avere un istituto. Qui si è ricordato che nel 1989 abbiamo incominciato l'iter per avere una scuola a Peschici. Quando nel ’92 abbiamo avuto l'istituzione del Liceo, quel fatto era già un miracolo. Oggi è un momento importante. Ha ricordato il dottor Di Miscia che è solo all'inizio. Il prossimo momento sarà l'inaugurazione. Mi auguro che tutti gli amministratori qui presenti, che hanno lavorato tantissimo - sono tutte facce note, che noi abbiamo incontrato in questi anni e ci hanno sempre confortato - possano essere con noi anche all'apertura dell'edificio.

“Il ricordo personale, però - prosegue commuovendosi, in quanto ha visto maturare il frutto di tanti anni di lotta, lavoro e passione, - va anche ai ragazzi che hanno lasciato la scuola e si sono impegnati molto in una lotta sempre sentita come giusta e sacrosanta. Vorrei fare un discorso da ragazzo, in prospettiva. Vorrei che si guardasse quella targa non come la posa della prima pietra, ma vorrei che la immaginaste già apposta nella vetrata della scuola, che sarà ultimata. Quindi io lascerei l'Inferno di Dante, non guarderei nemmeno al Purgatorio, ma punterei direttamente al Paradiso”.

“Noi - ci dice l'assessore provinciale ai Lavori Pubblici Mimmo Farina - vogliamo dimostrare che quando le amministrazioni lavorano in sinergia, quando le amministrazioni lavorano per il territorio, i risultati ci sono. Io non rivendico alla politica i meriti, ma il diritto-dovere di scegliere determinate cose. Faccio degli auguri per la consapevolezza che, se si lavora per i giovani e per il territorio, si può essere efficienti”.

L’ex dirigente scolastico, Paolo Soldano, chiede la parola, giusto per fare un appunto: “Durante la mia presidenza del Liceo ho seguito con impegno la problematica della nuova sede. La vicepresidente della Provincia Billa Consiglio mi conosce. Qui si tratta di costruire, finire una scuola, una scuola che riesca a tenere all'interno di questo contenitore una popolazione scolastica quale quella di Peschici assolutamente abbandonata. La mia preoccupazione è di trovare la maniera di dare dignità a questi giovani. Il mio cuore e la mia mente sono stati sia Vieste, al ‘Fazzini’, che a Peschici, cui mi lega un ricordo bellissimo per la profonda amicizia con tanti cittadini di questa città, ma soprattutto per il rapporto che sono riuscito ad avere con i molti ragazzi che poi sono diventati adulti, alcuni anche addirittura amministratori, come il sindaco.

“Oggi per me - confessa - è una festa straordinaria, bellissima, perché si vede realizzare un sogno, un sogno che ridà dignità a questi ragazzi, che hanno diritto di vivere la loro esperienza e formarsi alla luce di quello che la scuola può dare nella sua pienezza. Oggi approfitto di questo intervento per lanciare una proposta. Lo dico al sindaco e lo dico anche a tutti i rappresentanti della Provincia: Peschici ha bisogno di avere un istituto in orizzontale, che parta dalla scuola primaria e vada a finire al Liceo. Sono venuto apposta oggi, per dare questo mio contributo. Peschici non solo ha bisogno di una struttura, ma ha bisogno di una dirigenza e di una regia, che abbia visione di quello che avviene in questa città, che non può essere lasciata a se stessa, non può essere governata a distanza.

“Il Liceo di Peschici - termina - deve avere una sua identità e una sua autonomia legata a questa verticalizzazione. Lancio perciò questa proposta: che Peschici abbia una sua identità, una sua autonomia. Voglio ringraziare i ragazzi, i tanti ragazzi. Oggi sono venuto anche per vedere lo stato d'animo di Angelo Piemontese, che si è lasciato prendere un po' anche dalla commozione, perché so quanto ha dato, quanto ci ha creduto dall'inizio fino a adesso. A lui va dato merito sicuramente di questo grande impegno. Grazie e auguri a tutti”.

Di certo un ragionamento azzardato, insolito, un ragionamento che però è giustissimo: chi potrebbe conoscere meglio la situazione se non un preside in loco?

Infine è intervenuto il presidente della Provincia, Antonio Pepe: “Saluto tutti soprattutto voi ragazzi, che siete veramente i protagonisti di questa giornata. Il presidente dei consiglio comunale ricordava che oggi è una bella giornata. Al di la del tempo, veramente oggi è una bella giornata. È una bella giornata non solo per voi, ma anche per l'intero Gargano, per l'intera provincia di Foggia, perché, per il nostro territorio, Peschici è una città importante, per le sue potenzialità, il Pil che riesce a produrre... E’ tra i fiori all'occhiello del nostro territorio.

“Quando fui eletto presidente della Provincia - continua - avevo un ottimo rapporto, un rapporto che tuttora conservo, con don Mimì D'Ambrosio, originario di Peschici e oggi Arcivescovo di Lecce. Lui, tra le prime cose, parlando di Peschici mi ricordò gli studenti peschiciani che studiavano in uno scantinato. Mi disse: ‘Antonio, non è possibile che ci siano studenti che studiano in queste condizioni. Sono i dirigenti del domani. Devono avere un’allocazione sicuramente di rilievo’. Quelle parole le ho ricordate, perché subito ci siamo impegnati affinché quel progetto potes¬se andare avanti. Ringrazio anche l'ex presidente Carmine Stallone, che aveva iniziato l'iter. Abbiamo ampliato il mutuo. Vito Guerrera e Billa Consiglio si sono attivati affinché questa opera venisse realizzata.

"Abbiamo incontrato diverse difficoltà - chiarisce, - ma grazie al lavoro di collaborazione fra le varie amministrazioni, tutto si è risolto. Abbiamo tutti insieme lavorato perché quello che era un sogno potesse diventare realtà. Abbiamo creduto in questo sogno, il sogno che dopo vent'anni una città importante come Peschici potesse avere una scuola idonea. Ora presseremo l'impresa perché i lavori possano fluire il più celermente possibile. La mia speranza è che presto ci possiamo rivedere qui a Peschici, non per una prima pietra, ma per tagliare il nastro, per poter consegnare a voi ragazzi, agli studenti di Peschici, una scuola bella, una scuola idonea”.

Terminati i doverosi discorsi ufficiali, don Davide Longo, parroco della chiesa di Sant'Antonio, ha benedetto la targa che verrà apposta all'entrata dell'edificio. Questa non è la fine, ma solo l'inizio! Al termine della cerimonia, tutti i presenti sono stati invitati al buffet offerto dagli alunni del Liceo, che lo hanno preparato per ricordare meglio un giorno speciale.

Michele De Nittis (V ‘A’ Liceo)


  (“8 e TRENTA” - periodico studentesco, ed. straordinaria - foto Domenico Martino, Elia Salcuni)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 26/11/2011 -- 02:27:54 -- ANTONIO

Ma c'erano proprio tutti? ....

-- 26/11/2011 -- 02:40:59 -- ANTONIO

.... Come al solito c'è sempre molta correttezza, tanta verità, tanta equità, tanto altruismo, disinteresse di parte politica, imparzialità, completezza, e soprattutto gratuità nell'interesse pubblico. Tanto a pagare sono tutti i Cittadini, anche per gli aumenti dei costi e per i ritardi. Grazie per l'informazione e l'invito! Sì è stata una bella giornata! Alla faccia degli assenti e di quelli che hanno rischiato ... .!

-- 26/11/2011 -- 02:55:48 -- ANTONIO

Si vede proprio che l'Italia è un Paese, alla pari di Peschici, basato sul "Merito". Spesso la questione pubblica o l'argomento pubblico è visto come una pratica da trattare come un fatto o interesse privato. E' qualcuno si sente di fare il padrone su quanto appartiene a tutti.

-- 26/11/2011 -- 04:46:29 -- ANTONIO

Una vita sociale basata non sul riconoscimento del merito e nemmeno su quello di un corretto coinvolgimento dei Cittadini, specie di quelli tenuti a sapere ed a partecipare alla gestinoe della cosa pubblica, equivale a riproporre vecchi vizi e cattive modalità di gestionie della cosa pubblica, Il risultato dello sbaglio non potrà che essere quello di non favorire la nascita di una sana,corretta, vincente mentalità di gestire in meglio a corretta

-- 26/11/2011 -- 08:47:52 -- ANTONIO

Una gestione pubblica che dovrebbe trovare nei principi della partecipazione, del confronto, dell'esatta e tempestiva informazione, della trasparenza, e del coinvolgimento dei Cittadini, le linee guida per una più saggia azione amministrativa. In quanto il trattare questioni d'interesse pubblico discriminando ed emarginando parti importanti della popolazione e delle forze politiche equivale a creare sacche di ignoranza nello stesso paese e non permette la nascita di un diverso modo di intendere la politica. E' la Politica che dev'essere al servizio dei Cittadini e non viceversa i Cittadini al servizio della Politica. Non è bello il fatto che in un paese si svolgano importanti appuntamenti, o che si prendano importanti decisioni, e chi dovrebbe essere informato alla pari di tanti altri Cittadini del posto non viene affatto notiziato. Come è possibile creare quella Cultura dell'educazione capace di forgiare la voglia continua di collaborazione se non c'è l'interesse a farlo?

-- 26/11/2011 -- 09:25:34 -- ANTONIO

Cadendo sempre nei vizi e nei modi della vecchia politica che si dice sempre essere responsabile dei mali del nostro paese? Spesso a causa del non corretto modo di intendere ed interpretare la Politica si finisce poi per fare le cose fatte male o non proprio bene! Perchè a nulla servono i meriti personali o gli interessi di parte. E' necessario sempre aggiungere alle cose la più grande opera da realizzare: vale a dire cambiare la mentalità sbagliata che regna sempre sovrana, a causa dei politici.

-- 26/11/2011 -- 09:36:45 -- ANTONIO

Insomma il lupo perde il pelo ma mai il vizio. Vale a dire i modi della vecchia politica più che unire e fare le cose fatte bene per il paese rischia di dividere e di riservare sorprese. Pur se resta il fatto importante che finalmente sono iniziati i lavori delle nuove scuole superiori e che ci sia stata l'inaugurazione della posa della prima pietra. Speriamo bene!

 
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