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20/11/2011

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LE LAGUNE NEL MIRINO DEL PARCO

Clicca per Ingrandire Condivisione e chiarezza di gestione produttiva e naturalistica, nonché di tutela ambientale e sviluppo sostenibile, attraverso un percorso di unità istituzionale scevro da veti e sovrapposizioni. Con questa larga intesa si riaggiornerà, a stretto giro di poche settimane, il tavolo tecnico per le Lagune di Lesina e Varano voluto dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, al quale hanno preso parte i Comuni di Lesina, Cagnano Varano, Ischitella, San Nicandro Garganico, il Cnr e i settori Ambiente e Pesca della Provincia di Foggia.

L’incontro svoltosi giovedì pomeriggio nella sede dell’Ente Parco è stato salutato con soddisfazione ed entusiasmo dagli interlocutori che mai prima d’ora erano stati radunati all’unisono per discutere e condividere problemi e soluzioni dei due specchi d’acqua più preziosi non solo dell’Area Protetta, ma dell’intero Mediterraneo del sud. Il dibattito molto aperto e partecipato è servito in primis a dirimere le annose questioni legate alle singole responsabilità e prospettive che sinora avevano solo prodotto isolamenti, scontri istituzionali e mancanza di controllo del territorio. Una situazione di quasi totale anarchia che di certo non ha giovato alle due Lagune sia da un punto di vista produttivo che naturalistico.

A questo primo step ‘chiarificatore’, seguirà un altro incontro al quale tutti i soggetti interessati porteranno gli atti a propria disposizione inerenti a regolamenti di pesca, usi civici e fruizione turistica. Un passaggio fondamentale utile a redigere una griglia unitaria per l’entrata in vigore di regolamenti che abbiano competenza e visione nella fruizione delle singole attività.

“Quello delle due Lagune è un aspetto centrale per il nostro Parco - ha dichiarato il commissario Stefano Pecorella. - Sono due gemme incastonate in un ambiente preziosissimo e dall’alto tasso di biodiversità. Le Istituzioni devono lavorare insieme per raggiungere intese e quindi definire un modello di gestione e tutela che veda coinvolti e protagonisti tutti, a partire dalla comunità e dagli operatori. In virtù di questo primo positivo incontro auspico che si passi alla fase concreta e operativa che colmi ritardi e dimenticanze accumulate.

“Se non vogliamo - sottolinea - che tutto resti ancora ‘lettera morta’, dobbiamo capire che le Lagune sono di tutti e che va risolta definitivamente qualsiasi resistenza e problematicità. Non serve a niente e a nessuno fare lo scaricabarile, piuttosto adoperiamoci per una operazione di responsabilità. Quindi - conclude, - più che sugli strumenti degli Enti locali, verifichiamo le condizioni di accessibilità al governo del territorio, risolviamo le criticità e facciamo leva sui concetti di fruizione e sviluppo economico”.



 Ufficio Stampa

 

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