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26/10/2011

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CHI HA PAURA DI HALLOWEEN?

Clicca per Ingrandire Mentre a Peschici si tenta di trasformare il 1° novembre in una serata diversa, finalizzando l’antica tradizione locale - l’andare di casa in casa a chiedere e “ottenere” qualunque cosa - alla consegna di un premio alla squadra di cercatori più efficiente e dinamica, dai vicini cugini rodiani giunge la notizia di un formidabile “colpo di teatro” opera di un membro della Chiesa. Senza farla tanto lunga vi invitiamo a leggere quanto ci è stato inviato.

«Desidero segnalare questa singolare iniziativa del parroco della Chiesa Madre San Nicola di Mira in Rodi Garganico, don Michele Pio Cardone, e dei suoi catechisti che in questi giorni hanno fatto giungere una lettera a tutte le famiglie di Rodi Garganico sulla Festa di Halloween da molti ambienti ecclesiastici osteggiata e addirittura considerata satanica. Abilmente il parroco ha organizzato in parrocchia una festa con tutte le famiglie proprio la sera del 31 ottobre che sarà anche occasione per una catechesi. Riporto la lettera di seguito (Tina Guerra).»

“Carissimi genitori, chi di voi non ha mai sentito parlare della notte di Halloween? Si tratta di una celebrazione molto radicata nella cultura americana e in quella anglo-sassone in generale, ma da diversi anni a questa parte pure l'Italia ha accolto, a modo suo, questa preziosa occasione per dare libero sfogo alle più macabre e divertenti fantasie. Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale. Ed è proprio per questo che giovani e giovanissimi adorano tale festività, la quale offre tra l'altro un'ottima occasione per sfogare e trasformare in gioco tutte le paure più o meno coscienti che ribollono nelle profondità della mente.

“Molti dei ragazzi di Rodi Garganico da alcuni anni si organizzano per festeggiare Halloween. Per noi cristiani il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti ed è per questo motivo che insieme alle catechiste vi invitiamo a vivere cristianamente questo giorno partecipando a una festa organizzata dalla Parrocchia Chiesa Madre di san Nicola dove tutti potranno venire travestiti. Ci saranno giochi, dolcetti, scherzetti, ma anche una piccola catechesi sui giorni 1 e 2 novembre, "Tutti i Santi" e "Commemorazione dei Defunti".

“Halloween oggi è una festività dedicata soprattutto ai bambini: una notte di strani incontri, in cui streghe, scheletri, zingari, diavoli e indovini si aggirano muniti di lanterne, ceste e campanelli. Noi come cristiani non abbiamo paura di questa festa. I cristiani non devono vivere nella paura. Molti parlano di questo giorno come un giorno di Satana e del male. E allora, Gesù non ha reso santi tutti i giorni dell'anno? I costumi di Halloween in se stessi hanno un'importante funzione, che è quella di esorcizzare le paure più arcaiche.

“I bambini, in questo giorno, hanno infatti la possibilità di travestirsi "terrorizzando" gli adulti che, a loro volta, sono costretti a essere tolleranti coi bambini Durante la notte di Halloween non viene punito neppure quello che è considerato lo "scherzo" più fastidioso. Durante questa notte, gli esseri spaventosi che popolano i nostri sogni - fantasmi, uomo nero, animali feroci - vengono messi allo scoperto e i bambini ne assumono le sembianze scacciando via in questo modo paure e ansie. Assumendo connotati terrificanti, infatti, si calano in una situazione nella quale possono inconsapevolmente prendere in considerazione la morte di se stessi.

“Così il "dramma" viene messo in scena, portato alla luce in una bizzarra notte di espiazione. Da un punto di vista psicologico questo significa la possibilità di depotenziare certe paure, ma nello stesso tempo questo comportamento implica anche confrontarsi coi problemi che prima o poi entreranno a far parte della cultura delle persone adulte. In ultima analisi, tutti i giochi dei bambini anticipano quello che succederà da grandi. Il connotato specifico della festa di Halloween va dunque al cuore del problema che, in linea generale, tende a essere dimenticato dalla maggior parte della gente. L'abbigliamento dei bambini in questa circostanza ha inoltre la funzione di attenuare la loro paura degli adulti.

“Quindi… vi aspettiamo numerosi dalle 18.30 in poi.”

Il parroco don Michele Pio Cardone e i Catechisti

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  Commenti dei Lettori:

-- 26/10/2011 -- 16:00:13 -- tamara

E PROPRIO UNA BELLA COSA PERCHE' I BAMBINI DEVONO COMINCIARE A VINCERE LE PAURE AFFRONTANDOLE E NON AL CONTRARIO BARRICANDOSI IN CASA E LASCIANDO IL MONDO FUORI.IL MALE VA AFFRONTATO E NON EVITATO......

-- 31/10/2011 -- 11:39:52 -- vincenzo

Bella contromossa, questa del parroco don Michele Pio! Personalmente, sono contrario a questa sorta di manifestazione, che affonda le proprie radici - come lo stesso parroco ci ha rammentato - nelle tradizioni dell'Inghilterra, prima, e degli Stati Uniti, dopo. Le nostre tradizioni son diverse ed ho una certa difficoltà ad accettarne l'annichilimento in favore di tradizioni aliene - anche nel mio agnosticismo. Vincenzo

 
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