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10/06/2008

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KALENA… PUNTO E A CAPO!

Clicca per Ingrandire La riunione tenuta ieri 9 giugno, alle 20, nella Sala Giunta del Comune di Peschici, ha segnato l’inizio di un nuovo capitolo della lunga e intricata vicenda “Salviamo Kàlena”. Ospitati dall’assessore alla Cultura, dott. Leonardo Di Miscia, sono stati ricevuti il presidente di Italia Nostra Gargano, la signora Menuccia Fontana, l’architetto Nicola Gentile, dell’Associazione Italia Nostra, e la prof.ssa Maria Teresa Rauzino, presidente del Centro Studi “Giuseppe Martella” sin dalla sua fondazione sempre attento alle sorti dell’Abazia Benedettina (nella foto del Centro Studi, il tetto sfondato della Chiesa).

L’intervento della signora Fontana, ultimo della serie, evidenzia l’eco che le sorti di Kàlena stanno assumendo nei confronti del mondo della cultura e dell’arte a livello nazionale e internazionale. Il presidente di Italia Nostra Gargano ha reso edotti i presenti riguardo all’apertura del procedimento di vincolo dell’area annessa all’Abazia di Kàlena, datato 5 dicembre 2007 e curato della dott.ssa Vita Plantamura della Sovrintendenza, arenatosi senza motivazioni precise a tutto vantaggio di eventuali progetti di sviluppo edilizio dell’area da parte dei proprietari, i quali avrebbero già chiesto lo spostamento della Strada Comunale Calena dalla sede attuale a nuova sede adiacente il canale di bonifica presente nella proprietà, a diversi metri dalle mura dell’Abazia.

Per l’arch. Gentile, tale “Area di rispetto” dovrebbe comprendere l’intera estensione della particella sulla quale insiste il complesso abaziale ed essere completamente inserita nel piano di recupero dell’immobile, garantendo così una più completa fruizione del bene e tutelandolo da eventuali iniziative inadatte alla sacralità del luogo.

La signora Fontana ha ricordato ai presenti che anche il presidente di Italia Nostra, il dott. Giovanni Losavio, magistrato di Cassazione da quarant'anni impegnato nella salvaguardia del paesaggio e del patrimonio storico e artistico del nostro Paese, individua nell’esproprio l’unica strada percorribile al recupero del bene, indicandola quale unica via d’uscita da attuarsi entro tempi brevissimi e senza concedere altro tempo alla proprietà, sorda agli innumerevoli appelli di accordo, evitando così altre inutili perdite di tempo, deleterie nei confronti dello stato di conservazione del monumento. A tal fine, si è chiesto che il Comune di Peschici divenga l’attore principale del provvedimento con l’acquisizione del bene, all’unico scopo di richiedere e ottenere quei finanziamenti necessari alle prime importantissime opere di restauro e recupero dello stato delle cose.

Esternate le proprie perplessità nei confronti dei reali e univoci obiettivi degli incontri precedenti a quello di ieri sera, l’assessore Di Miscia ha fissato le linee guida da seguire per i prossimi incontri, ribadendo la volontà di una direzione comune verso la quale convergere gli sforzi di tutti: Amministrazione Comunale, Associazioni Culturali, Curia. Per far ciò, verranno invitate le parti in causa a sedersi attorno a un tavolo e fare il punto della situazione, sentire la volontà degli attori della vicenda e trovare, se possibile, un punto d’incontro, per far ripartire tutti quei meccanismi necessari a una immediata risoluzione della questione e ridare nel minor tempo possibile il lustro e lo splendore che l’Abazia di Kàlena merita.

Domenico Martino

 Redazione

 

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