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20/10/2011

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IN AIUTO DELLE COPPIE… SCOPPIATE

Clicca per Ingrandire GIORNATA NAZIONALE = “Non ci sono dati precisi - afferma l’assessore del Comune di Manfredonia Paolo Cascavilla (foto del titolo; ndr)- ma le approssimazioni sono eloquenti. Un insegnante ha riferito, in una riunione indetta dai Servizi Sociali, che in una sua classe otto alunni provengono da famiglie separate. Buona parte dei contributi straordinari del Comune sono destinati a donne nubili con figli. E si tratta di donne che hanno visto interrotta la relazione di convivenza”.

Il fenomeno è consistente e assume aspetti di natura economica, sociale e culturale rilevanti soprattutto quando sono presenti i figli. L’attenzione degli operatori sociali è rivolta in particolar modo nel creare percorsi finalizzati a regolare i conflitti e restituire ai genitori, in via di separazione o già separati e divorziati, la responsabilità delle decisioni riguardanti i figli. Lo scopo della mediazione familiare è aiutare la coppia a elaborare la fine del patto coniugale e rilanciare quello genitoriale.

Di mediazione familiare si è parlato nei giorni scorsi nella sede dei Servizi Sociali di Manfredonia. Emiliana Santodirocco, psicologa, ha svolto da marzo a settembre di questo anno il tirocinio per un master di 2° livello (Università Cattolica di Milano) presso i Servizi Sociali di Manfredonia. Tutor la dottoressa Eleonora De Cristofaro. Frutto di questo lavoro è una relazione nella quale sono riportati i vari casi e gli incontri con diverse coppie in conflitto, un lavoro svolto in collaborazione con le assistenti sociali Rosa Simone e Maria Palumbo. “Vi è la convinzione - dice la Santodirocco - che separazione o divorzio siano esperienze da gestire nelle aule giudiziarie. La fine del matrimonio non è la fine della famiglia e del ruolo genitoriale. Non è nel conflitto in sé che si insidia il pericolo della rottura del legame, ma nelle modalità di gestirlo. Ed è possibile gestirlo solo se si mette da parte rabbia e voglia distruttiva”.

L’aspetto più preoccupante è la manipolazione dei figli che sono le vere vittime. Come quel bambino delle scuole elementari che ha comportamenti bizzarri e usa ancora il pannolino, o quella bambina cresciuta in fretta e fa discorsi da grande, o di un altro bambino che ha problemi di identità di genere. “La conflittualità familiare gestita male - sostengono le assistenti sociali dei Servizi Sociali comunali - è un inferno per il bambino. Si tratta di ricreare una fase serena e impedire conseguenze nei figli soprattutto nel periodo adolescenziale. Generalmente i conflitti non gestiti approdano ai Servizi Sociali in forme e modalità a volte molto gravi. Sostenere queste famiglie, prima che il conflitto degeneri in forme esasperate, è importante”.

E’ importante, appunto, anticipare i tempi: ci sono soggetti (pediatri, insegnanti, parroci) che hanno la possibilità di percepire prima le situazioni e potrebbero intervenire segnalandole al Servizio Sociale o al Consultorio convincendo le coppie a rivolgersi ai servizi esistenti. Ma è importante, altro aspetto, sentire bambini. Altrove sono nati “i gruppi di parola” ideati per ascoltarli. Le reazioni dei figli sono influenzate dalla quantità di conflitto che vivono prima della separazione, dalla misura in cui i loro genitori sono in grado di collaborare, dalla possibilità di ambedue i genitori di cooperare per l’educazione dei figli. Una buona mediazione, pertanto, non prevede un vincente e un perdente, ma due vincenti.


UFFICIO CONSULTA = La Consulta degli Anziani e Inabili informa che nella seduta dell’11 ottobre scorso ha approvato, fra gli altri argomenti in discussione, l’apertura dell’Ufficio della Consulta al pubblico, nella sede dei Servizi Sociali (via San Lorenzo, 47) a partire da lunedì 7 novembre, dalle 10.30 alle 12 e così per tutti i lunedì feriali. Ciò al fine di offrire, per quanto di propria competenza, un ulteriore supporto di sostegno, consulenza e aiuto ad anziani e disabili che intendano rivolgersi ad essa. Gli interessati potranno anche telefonare direttamente al n. 0884-51.96.85 sempre nelle ore e nel giorno stabilito, cioè tutti i lunedì feriali. Si comunica inoltre che l'indirizzo e-mail della Consulta degli Anziani e Inabili è: consultanziani@comune.manfredonia.fg.it .


MENZIONE D’ONORE = Nuovo riconoscimento per Cristanziano Serricchio (foto 1 sotto), con buona certezza il miglior poeta pugliese vivente, che ha ricevuto in questi giorni un ulteriore attestato della valenza della sua opera che va ben oltre i confini geografici locali e nazionali. Sotto il patrocinio del Consolato Generale d'Italia in Melbourne e Istituto Italiano di Cultura, col supporto della Camera di Commercio e Industria Italiana, della Victorian Multicultural Commission, del Comune di Moonee Valley e il patronato Inca-Cgil Australia e ALIAS (Accademia Letteraria Italo Australiana Scrittori) è stata conferita, al poeta nato a Monte Sant'Angelo, una menzione d'onore "per l'intensa attività letteraria".

Il prestigioso riconoscimento è stato tributato da una giuria altamente qualificata, presieduta da Giovanna Li Volti Guzzardi, di cui facevano parte:
il dott. Piero Genovesi - rettore dell'Istituto IAI de La Trobe University;
il dott. Raffaele Lampugnani - docente della Monash University;
la dott.ssa Adriana Diomedi - docente de La Trobe University;
la dott.ssa Flavia Coassin - docente di lingua e letteratura italiana a La Trobe University e alla Flinders University;
il dott. Gerardo Papalia - Museo Italiano Coasit.

Cristanziano Serricchio, nato a Monte Sant'Angelo il 1922, è figlio adottivo di Manfredonia e alla città ha portato lustro come poeta ma anche per l'attività di educatore dapprima, di preside dell'Istituto Magistrale poi, e ancora come assessore alla Pubblica Istruzione. Un vero e proprio emblema della nostra cultura. A lui si deve anche la donazione del Castello allo Stato col vincolo di renderlo museo. La figura di Serricchio si staglia e contraddistingue nel panorama culturale sipontino ormai da decenni e la sua sensibilità poetica, oltre che le elevate doti di saggista e autore di romanzi, sono riconosciute in tutto il territorio italiano.

Il 1979 è stato insignito di medaglia d’oro dall’allora Presidente della Repubblica Pertini quale benemerito della cultura, della scuola e dell’arte. Ha vinto numerosi premi letterari, fra i quali il Premio Bari-Palese, Calliope, Albissola, Traiano, Adelfia, Frascati, Lucera, Bitritto, Ignazio Ciaia, Benedetto Croce, Palazzo al Bosco. Il 2003 Mario Luzi gli ha conferito il Premio Circe Sabaudia “Una vita per la poesia”. Recentemente ha ricevuto il Premio di Poesia “Voce del Gargano” e un riconoscimento per meriti poetici dal sindaco di Bari. Le sue poesie sono state tradotte in varie lingue ed è impresa ardua contare tutte le collaborazioni con riviste, giornali e trasmissioni televisive che lo hanno visto protagonista.

“Un uomo equilibrato e concreto, nato tra le rocce e le pietre” lo definisce il poeta piemontese Franco Loi. “Un grande artista e un grande uomo, che sa coniugare l’intensa attività intellettuale e letteraria con quella civile, in un impegno personale totalizzante” ha detto di lui il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi. E' per queste ragioni che, sconfessando il detto latino del “nessuno è profeta in patria”, nel luglio scorso la Città di Manfredonia ha attribuito a Cristanziano Serricchio, il premio Laurentino d'oro “per aver speso tutta la vita nel celebrare gli aspetti culturalmente più rilevanti della nostra città e del nostro territorio” e perché, come dice il primo cittadino sipontino “al centro della sua poesia vi sono la nostra terra, di cui ha cantato il gran cuore, la gente, le radici, la natura, la cultura antica, le speranze di riscatto”.

L'ars poetica di questo signore, ormai quasi novantenne, la sua abilità nel guardare al concreto della realtà e narrarlo attraverso la poesia e la scrittura, sono beni da riconoscere, ma soprattutto da mostrare alle future generazioni. “La cultura è uno strumento necessario per formare la coscienza di nuovi cittadini e il professor Serricchio con i suoi scritti sa donare squarci di vita del nostro territorio con i sentimenti che lo caratterizzano”, è la conclusione del sindaco Riccardi.




  Ufficio Stampa e Comunicazione Comune di Manfredonia

 

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