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22/09/2011

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UN IDILLIO SENZA FINE: PESCHICI-ROMANO CONVERSANO

Clicca per Ingrandire Sabato 24 settembre alle 18, nell’Hotel D’Amato di Peschici, “Memoriale in onore di Romano Conversano”, il grande artista “innamorato” di Peschici e del Gargano, scomparso il 22 luglio 2010 a Milano. Dopo i saluti di sindaco e assessore al Turismo del locale Comune, Domenico Vecera e Vincenzo De Nittis, interverranno Tea Lamargese (art... director e vicepresidente del Comitato “Peschici Eventi” costola attiva dell’Associazione Culturale “Punto di Stella”), Silvestro Regina (scultore orafo), Day Trinh Dinh (pittore), Teresa Maria Rauzino (presidente Centro Studi “Giuseppe Martella”), Barbara de Miro d’Ajeta (Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”) e Piero Giannini (scrittore). Ospite speciale Margherita Conversano, figlia dell'artista.

L’evento, organizzato dal Centro Studi “Giuseppe Martella” e dal Gruppo Facebook “Un murale per Peschici”, col patrocinio del Comune di Peschici e la sponsorizzazione dell’Hotel D’Amato, sarà allietato dalle musiche al pianoforte dell’Associazione “Arcobaleno”. Seguirà il reading di liriche dedicate a Conversano e interpretate da Camilla Tavaglione e Matteo Pupillo, con accompagnamento di Rocco Tavaglione alla chitarra.
Il poeta Enzo Campobasso leggerà un ‘tanka’ (letteralmente: “poesia breve”; ndr) in omaggio al mai dimenticato pittore.

Nel corso della manifestazione sarà proiettato un video sul murale del ‘93, il cui recente restauro (leggi nota in calce di Anna Lucia Sticozzi; ndr) è stato dedicato a Romano Conversano da Day Trinh Dinh, Silvestro Regina e Mihal Xhavo (con un ringraziamento particolare al maestro muratore Michele ‘Sdanga’ e a collaboratori e collaboratrici occasionali), e le immagini di quadri e “scatti” d’epoca realizzati dall’artista istriano negli anni sessanta a Peschici. Modererà la serata Piero Paciello (direttore del quotidiano l'Attacco).


LA SCHEDA = Romano Conversano nasce il 30 settembre 1920 a Rovigno d'Istria da padre pugliese e madre istriana, figlia del pittore Giuseppe Bino. Compiuti gli studi all'Accademia di Belle Arti a Venezia, insegna alcuni anni a Pola. Durante la guerra, impegnato nella Resistenza, trova il modo di organizzare a Belluno un cenacolo di giovani artisti fra i quali Tancredi e Romano Parmeggiani. Si lega d'amicizia con Emilio Vedova e Rodolfo Sonego. Dal 1946 al '54 vive a Rovereto, animando l'ambiente artistico e culturale della vivace città trentina. Dopo viaggi di studio in Francia, Spagna e Fiandre, che rappresentano nella sua pittura altrettanti “periodi”, si stabilisce il 1954 a Milano, dove partecipa alle maggiori manifestazioni artistiche.

Il 1957 acquista e restaura un piccolo castello a picco sul mare a Peschici, nel Gargano, dove si ritira a contatto con una natura solare e primitiva: fu il periodo dedicato alla “Puglia antica” contrapposto a quello delle “Donne d'oggi” del Nord coi loro problemi esistenziali. Il 1974 gli viene conferito l'Ambrogino d'oro dal Comune di Milano e il 1980 la nomina a membro dell'Accademia degli Agiati di Rovereto. Peschici gli conferisce il 2002 la cittadinanza onoraria. Romano Conversano ci ha lasciato il 22 luglio 2010. E' sepolto a Rovereto. Chi l'ha conosciuto ha un bellissimo ricordo della sua grande umanità, oltre che del suo genio artistico.


LA NOTA = Tre artisti contro l'oblìo - “Un murale per Peschici, ricordando Romano Conversano” è la lodevole iniziativa intrapresa da un gruppo di artisti, volontari, operatori culturali, semplici cittadini, a un anno dalla scomparsa del pittore Romano Conversano, autore del restauro del castello di Peschici, profondamente legato alla cittadina garganica, dove ha trascorso lunghi periodi della sua vita e trovato l’ispirazione per molte opere della sua straordinaria produzione artistica.

Dedicata a Conversano, proprio in omaggio al suo amore per la bellezza di questi luoghi che incarnano il miracolo della natura, l’iniziativa ha restituito al suo antico splendore un bellissimo murale realizzato il 1993 da tre artisti (Silvestro Regina, Day Gilles Trinh Dinh e Michel Xhavo) che regalarono gratuitamente alla comunità una vera e propria opera d’arte, dipinta nel recinto baronale del castello sito sulla rupe a picco sul mare. L’idea di allora fu sensibilizzare i peschiciani alla cura del belvedere che apre una visuale mozzafiato sul mare, abbandonato all’incuria e al degrado, abbrutito da rifiuti ed erbacce.

“Il tempo, il sopravvivere quotidiano, avevano fatto dimenticare agli abitanti quanto era bello il loro paese - racconta Day Gilles Trinh Dinh. - Ciascuno coltivava il proprio giardino senza curarsi del Belvedere. Qualcuno lo usava pure come pattumiera. Turisti e viandanti si chiudevano il naso cercando di guardare solo il mare e le lontane torri saracene”. L’idea ebbe un successo strepitoso e il bellissimo murale divenne motivo di attrazione turistica.

“In quell'occasione avevamo formato il gruppo artistico garganico ‘Esprit du midi’ - ricorda Silvestro Regina, - gruppo che interveniva per trasformare il degrado in opera d'arte. Un esempio precedente è stato la pittura dei bidoni di spazzatura come forzieri preziosi pieni di gioielli… In pochi mesi se li sono rubati tutti! Chi avrebbe mai rubato un bidone mal ridotto e maleodorante? Anche questo è il potere dell'arte!”

Ora, a distanza di diciotto anni, il murale ha perso il suo antico splendore, non solo per le aggressioni del tempo, anche per la mancanza di senso civico di tanti che lo hanno deturpato con scritte vandaliche e messaggi ricordo, una pratica molto diffusa purtroppo. Il comitato promotore dell’iniziativa di restauro del murale ha chiesto al Comune (che darà il patrocinio gratuito all’evento) le autorizzazioni necessarie per eseguire l’opera che sarà svolta gratuitamente dagli artisti, mentre le spese per i materiali saranno sostenute grazie a una colletta (già avviata) fra quanti vorranno fornire il loro contributo (Anna Lucia Sticozzi - La Gazzetta di Capitanata 14 luglio 2011).


NB. Il restauro del murale è terminato (vedi foto sotto: 1, prima – 2, in lavorazione – 3-4-5-6-7-8, particolari) e in omaggio all’artista se ne stava allestendo un secondo sul muro perimetrale di Palazzo Libetta (Via Roma, Centro Storico - vedi foto 9), interrotto da intralci burocratici e sostituito da un pannello-trittico su pannelli di legno opera di Tea Lamargese che sarà mostrato al pubblico la sera del Memoriale per essere poi momentaneamente esposto nella Casa Comunale.

Intanto, sul muro della Terrazza Panoramica del Recinto Baronale, è già possibile sostare davanti a un terzo murale (foto 10) voluto da Silvestro Regina sul quale si legge in piccolo la frase: “Dedicato a Romano Conversano e alla città di Peschici”.

Intorno alle tre iniziative abbiamo registrato, sicuramente il lieto fine e l’esito (più o meno) felice, ma anche troppi bla-bla - dai quali ci siamo prudentemente dissociati pur essendo amministratori ‘coatti’ del sopra citato gruppo fb - e tante pretestuose levate di cappello che di certo non fanno bene a nessuno, e pure sono state bellamente superate dalla tenacia e dalla abnegazione di chi ha fortemente perseguito tutti gli obiettivi (p.g.).

 Redazione + Comunicato

 

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