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10/08/2011

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“ROSETOSBANDA”: BUONA LA PRIMA!

Clicca per Ingrandire Un paese rivoluzionato, un pubblico sempre più numeroso e partecipe e la voglia di tanti artisti - tutti di indiscusso talento - di mettersi in gioco e offrirsi al pubblico senza riserve. Tutto questo è stato “RosetoSbanda”, il festival di Roseto Valfotore organizzato dalla “Piccola compagnia impertinente” (Pci) di Foggia col contributo di Regione Puglia e locale Amministrazione, che per quattro giorni, dal 3 al 6 agosto, ha acceso di musica, spettacoli, teatro, clownerie e tanto altro strade, vicoli e piazze di Roseto Valfortore. Circa tremila le presenze registrate durante i quasi venti spettacoli proposti, tutti a ingresso libero.

“RosetoSbanda” ha preso il via in Largo Mercato, fra le installazioni artistiche di Maria Grazia De Rosa e la mostra fotografica “La via del Pane” a cura di Franco Rasulo. Il vicesindaco Lucilla Parisi e il direttore artistico Pierluigi Bevilacqua hanno brindato col paese a questo nuovo festival, con l’emozione che accompagna ogni nuova avventura. Poi è stata la banda cittadina ad accompagnare il pubblico nei luoghi degli spettacoli: come accadeva una colta nei paesi, è la banda che richiama alla festa. La Fontana Vecchia è diventata una piccola arena dove assistere alla performance degli Hathor Plectrum Quartet, un quartetto tutto pugliese di strumenti a plettro (foto 1 sotto).

Tra un concerto e l’altro, all’anfiteatro Comunale, Flavio Albanese ha portato in scena un applauditissimo spettacolo prodotto dalla Compagnia del Sole in collaborazione col Piccolo Teatro di Milano, “La vera storia di Pinocchio”, accompagnato dal maestro Roberto Vacca al pianoforte (foto 2). La magia e gli espedienti del teatro-varietà per una favola sempre attuale e un burattino di legno che sembra l’emblema dell’italiano medio. Il 4 agosto è stato il giorno dell’energia e del ritmo coinvolgente e trascinante scandito dalla ConturBand, street-band che ha acceso il borgo dei Monti Dauni e ha fatto letteralmente esplodere l’anfiteatro nello spettacolo live delle 22.

Il pomeriggio dello stesso giorno, invece, è stato dedicato ai più piccoli, che hanno potuto assistere allo spettacolo “La gabbianella e il gatto”, dall’omonimo di Luis Sepùlveda, portato in scena dagli attori della “Pci”. Hanno conquistato il pubblico rosetano anche le The Sgirlies Chantant (Teatro Instabile di Aosta & La settimana dopo), duo di chantose (foto 3) che hanno ricreato le atmosfere amabilmente retrò degli “anni ruggenti”, eseguendo a cappella brani dell’epoca. Allo stesso modo, hanno suscitato interesse le performance Bicicaffè di "La settimana dopo" e il suo affabile e socievole gruppo di attori che, offrendo ai passanti un gustoso caffè biologico, hanno dato vita insieme ad avventori, turisti e residenti originali e irripetibili performance. Due proposte diverse, ma altrettanto originali, entrambe “bissate” il giorno successivo.

Regina della scena, il 5 agosto, è stata invece Gabriella Compagnone, artista giovanissima, che ha incantato il pubblico dell’anfiteatro rosetano con una dolcissima versione della favola “Alice nel paese delle meraviglie” dall’omonimo di Lewis Carroll, raccontata con la tecnica della Sand Art. Accanto a tutte queste proposte, le Anteprime del Premio Lupo, letture teatrali random a cura della Piccola compagnia impertinente, che hanno ripercorso alcune delle pagine più belle della letteratura italiana.

Il 6 agosto, doppio appuntamento a cura di Principio attivo Teatro dedicato ai bambini: “Kukulà” e “Mannagg’ a mort”, mentre nel piccolo anfiteatro di via Vetruscelli è andata in scena la ‘mise en espace’ finale del workshop "Senza trama né finale" condotto da Flavio Albanese e liberamente ispirato a “Tre sorelle” di Cechov. A chiudere il festival è stato Paolo Benvegnù e la sua band (foto 4-5-6) presentando alcuni dei brani tratti da “Hermann”, il suo ultimo lavoro discografico, come l’intensa “Avanzate, ascoltate” o “Love is talking”, insieme ad alcuni vecchi successi come “Nel silenzio” e “Il mare verticale”. Ad aprire il concerto sono stati i Ratafiamm, band di origine foggiana fondata il 1996 da Enrico Cibelli e Andrea De Nittis. A chiudere il festival la lunga “Notte bianca” a cura de "Lo chalet".

“Credo che RosetoSbanda sia stata una vittoria - spiega a manifestazione conclusa il direttore artistico Pierluigi Bevilacqua. - L'idea portante del festival è stata vincente. Il paese si è vestito a festa e ha accolto gli spettatori con spettacoli di qualità. Siamo felici che l'obiettivo, fornire qualità artistica con fondi limitati, sia stato raggiunto, coinvolgendo l'intero paese e chi da fuori ci è venuto a trovare. Tanti i riconoscimenti ricevuti - conclude, - che ci hanno fatto capire che la seconda edizione sarà ancora più imponente e importante. Chi ha creduto in questo progetto non ha sbagliato. Gli artisti hanno dato il meglio di sé e hanno goduto dell'atmosfera magica che il paese ha regalato. Siamo già pronti per la seconda edizione”.


 Ufficio Stampa

 

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