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30/06/2011

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E CHI NON BEVE CON ME…

Clicca per Ingrandire Sei cantine rappresentate, nove ristoratori alla prova del gusto, tre piazze abbinate alla degustazione delle diverse tipologie di vini (rossi, bianchi, rosati), due diversi momenti di spettacolo tra musica e folk con l’omaggio a Monte Sant’Angelo e al suo ingresso fra i luoghi tutelati come “Patrimonio dell’Umanità”, visite guidate: è ufficiale il programma della “Festa del Vino e Galleria Enogastronomica Orsarese”. Sabato 2 luglio, dalle 20, Piazza San Pietro si trasformerà nell’agorà dei Bianchi; Piazza Municipio sarà il tempio dei Rosati e Largo San Michele quello dei Rossi. Il ticket per la degustazione dei vini costerà solo 5 euro.

Le cantine rappresentate sono quelle di Casaltrinità (Trinitapoli), Pirro (Troia), Teanum (San Paolo Civitate), Tuccanese (Orsara), Donato Cericola (Orsara) e Peppe Zullo (Orsara). Alla degustazione dei vini si potrà abbinare quella di antipasti, primi e secondi a “chilometro zero” che avranno un costo da 1 a 2 euro per singola portata e saranno preparati dagli chef orsaresi. Ad aprire le danze, contemporaneamente all’apertura della Galleria Enogastronomica, sarà il gruppo folk “La Pacchianella” di Monte Sant’Angelo, una delle formazioni di musica e ballo popolare più antiche e conosciute d’Italia (fondato il 1923), con uno spettacolo itinerante.

Alle 21, in Piazza Municipio, sarà la volta del “Nicola Scagliozzi Jazz Quartet” composto da Saverio Martucci (piano), Emilio Silva Bedmar (sax), Francesco Ciniglio (drums) e Nicola Scagliozzi (contrabbasso). Dalle 17 alle 20, le guide turistiche saranno a disposizione di quanti vorranno visitare il complesso abbaziale e il museo diocesano. Alle 19 è prevista l’apertura degli infopoint dove sarà possibile acquistare i ticket per partecipare alle degustazioni. Dalle 20, apertura degli stand della Galleria Enogastronomica Orsarese.

La prima Festa del Vino, a Orsara di Puglia, fu organizzata il 1988. Venti e più anni fa, questo appuntamento si caratterizzava come sostanzialmente locale, basato sulla valorizzazione delle tipicità gastronomiche e vinicole che gli orsaresi producevano soprattutto per un consumo limitato alla domanda interna del paese. A differenza di quanto accadeva alla fine degli anni ’80, col nuovo secolo l’evento ha acquisito una dimensione interregionale. Sono arrivati visitatori da tutta la provincia di Foggia ma anche dalle vicine regioni di Campania, Basilicata e Molise.

I vini orsaresi, oggi, sono certificati, hanno ottenuto il marchio Daunia Igt (Identificazione Geografica Tipica) e una parte cospicua della produzione è destinata al mercato esterno. L’offerta delle tipicità gastronomiche orsaresi, inoltre, si è ampliata, professionalizzata ed è andata qualificandosi come la migliore in provincia di Foggia. Un riconoscimento venuto dal campo, dall’apprezzamento dei visitatori che sono arrivati sempre più numerosi, dalla valutazione di esperti che hanno inserito alcuni dei ristoranti orsaresi nelle guide enogastronomiche nazionali.


LE SCHEDE =
1. “Vino, eccellenza di Puglia” - Al Vinitaly 2011 hanno partecipato 137 aziende pugliesi con circa 1500 etichette di vini sempre più apprezzati da esperti e mercato. La Puglia “enologica” conta 27 vini Doc, 300mila ettolitri di produzione a Denominazione di Origine Controllata, la produzione di 1 milione 350mila ettolitri di Igt. Sono tre i vini orsaresi che hanno ottenuto il marchio Daunia Igt: “Il Tuccanese”, “Il Ripalonga” e “Ursaria”. I primi due sono prodotti dalla Cantina Tuccanese. “Il Ripalonga” è un vino ottenuto da processi tradizionali, di un intenso colore rosso rubino, con una fragranza che unisce l’essenza di gusti e profumi della terra orsarese.

Anche “Il “Tuccanese” è il prodotto di processi tradizionali di lavorazione. E’ un vino dal carattere vigoroso e si presenta con una notevole concentrazione nel colore, un rubino intenso e profondo. Sprigiona aromi di frutta matura, integrandoli armoniosamente con note speziate e balsamiche. Le origini del vitigno sono risalenti al 1300 e portano fino in Sicilia. Sia “Il Tuccanese” che “Il Ripalonga” sono vini ideali per l’abbinamento con piatti di carne alla brace, cacciagione e formaggi stagionati. “Ursaria”, invece, è prodotto dalla cantina di Peppe Zullo. Si tratta di un vino rosso, corposo, prodotto da un vitigno autoctono, dall’uva dei vigneti di Villa Jamele, antica tenuta immersa nel verde e bagnata dai corsi d’acqua che scendono dai monti che abbracciano Orsara di Puglia.


2. “Orsara, l’economia della qualità” - E’ l’agricoltura il settore trainante dell’economia orsarese cui - secondo l’ultima indagine sulla composizione della popolazione attiva per settore occupazionale - si dedica oltre il 40 percento degli uomini e delle donne orsaresi. L’industria (soprattutto quella agroalimentare), il comparto delle costruzioni, il commercio e il settore legato allo sfruttamento delle risorse forestali sono gli altri segmenti di rilievo dell’economia orsarese. Negli ultimi 10 anni, l’intraprendenza dei privati e politiche pubbliche mirate hanno dato un forte impulso allo sviluppo della ristorazione di qualità e alla crescita delle attività ricettive legate alla valorizzazione turistica del territorio.

La Bandiera Arancione, il marchio di qualità turistico-ambientale riconosciuto al paese nel 2010, è una conferma: Orsara di Puglia ha le carte in regola per essere indicata e promossa come una delle eccellenze pugliesi. E sono i numeri a decretarlo. L’enogastronomia, piatto forte di una vocazione agroalimentare a tutto tondo, conta su 21 fra ristoranti, strutture agrituristiche, pizzerie, bar ed enoteche. Numeri di tutto rispetto per una realtà urbana di appena 3mila abitanti. La ricettività del borgo mette in campo due strutture alberghiere e sei bed and breakfast.

A tavola, le tipicità del cacioricotta caprino e del pane di grano duro si possono gustare sorseggiando i tre vini di Orsara di cui s’è scritto. Venti i principali luoghi d’interesse storico, culturale e architettonico del borgo. Tre i marchi di qualità assegnati al Comune di Orsara di Puglia: il primo, arrivato il 2007, ha fatto meritare al paese l’ingresso nel circuito di Cittaslow; il secondo è quello che, con la Bandiera Arancione, garantisce al borgo nuovi canali di promozione e crescita; il terzo è il titolo di "Comune Amico del Turismo Itinerante" assegnato da una organizzazione che unisce 110 associazioni di camperisti italiani.

L’Orsara Jazz a fine luglio, la festa di San Michele Arcangelo il 29 settembre e la notte dei “Fucacoste e cocce priatorije” nella ricorrenza di Ognissanti sono le tre manifestazioni più importanti tra i molti eventi che animano Orsara di Puglia. Dal 1990, il palco di Largo San Michele ha ospitato circa mille jazzisti che si sono esibiti complessivamente davanti a 300mila spettatori per oltre 1.800 ore di concerti. La festa di San Michele Arcangelo, dopo la riapertura della Grotta sacra, si è arricchita di un ulteriore attrattore di grande suggestione. Ogni anno sono migliaia le persone provenienti da tutta Italia per immergersi nel bagliore e nella magia della notte dei falò e delle teste del purgatorio. Orsara è tra i fondatori del Distretto Agroalimentare del Tavoliere e del Dare, il Distretto Agroalimentare Regionale.

 Uff. Stampa Comune Orsara di Puglia

 

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