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25/05/2011

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IL CAPITALE DELLE SOCIETÀ PETROLIFERE? L”IGNORANZA DEI CITTADINI

Clicca per Ingrandire Il 24 maggio, alle 18.30, la docente di Fisica Maria Rita D'Orsogna (foto del titolo; ndr) della California University è giunta nella Sala Consiliare del Comune di Peschici per illustrare ai cittadini del Gargano rischi delle trivellazioni petrolifere e impatti ambientali. Alla domanda: “Perché il ministro all’Ambiente Prestigiacomo ci ha propinato queste trivellazioni pur conoscendo, probabilmente, gli svantaggi dell'economia territoriale?” (foto 1 sotto) la docente si è resa conto inizialmente che non c'era una risposta logica a tutto ciò, ma con un ulteriore sforzo ha affermato: “Senz'altro non è stata una scelta oculata o meglio, è stata una decisione sicuramente per interessi speculativi”. E continua: “Non è una strada che ci porta all'indipendenza dal petrolio straniero, poiché a noi spetta una percentuale molto bassa dell'introito economico”.

Detto ciò, la D'Orsogna ha mostrato la concessione indivuata della Petroceltic d'Irlanda, ovvero la ‘d505’. Gli strumenti utilizzati per trivellare nel mare producono un'infinità di danni, come l'air-gun (foto 2), ossia navi che emettono violenti spari d'aria compressa per individuare giacimenti sotterranei. Tutto ciò, oltre a causare un danno notevole a sedimenti marini, turismo e all'uomo, porta una diminuzione del pescato dell'80 percento e crea ulteriori lesioni al sistema uditivo delle specie ittiche, importante per l'orientamento. Passando alla seconda fase, l'estrazione petrolifera. per coadiuvare tale processo le società petrolifere si servono di fanghi e fluidi perforanti (foto 3) la cui composizione chimica è segreta. La tossicità delle sostanze è altissima e contamina acque e terreni. Fra l'altro la qualità del petrolio italiano è scarsa, visto che è "amaro e pesante" (foto 4).

Anzitutto è difficile da estrarre, a causa della profondità, amaro perché la presenza dei gas sulfurei lo rende altamente corrosivo, e pesante perché la struttura molecolare degli idrocarburi è troppo lunga per poter ottenerne benzina. L'hydrogen sulfide (H2S – foto 5), inoltre, è considerato un veleno ad ampio spettro poiché può danneggiare diversi apparati anatomici (impedisce all'ossigeno di arrivare alle cellule). Le persone soggette a danni dei sistemi sono: malati d'ansia, donne in stato interessante e bambini. E' un gas facilmente infiammabile e la tossicità è addirittura paragonabile al cianuro. Siccome il petrolio è difficile da estrarre, tuttavia si ricorre all'eliminazione in loco dello scarto sulfureo mediante un processo di desolforazione e i residui incendiati vengono rilasciati nell'atmosfera. Basti pensare che una sola piattaforma petrolifera rilascia nel mare circa 90mila tonnellate di inquinamento (foto 6), un risultato alquanto sconcertante.

Ma non finisce qui, poiché bisogna considerare gli eventuali incidenti petroliferi accaduti negli ultimi anni, Ad esempio, quello del Golfo del Messico 2010, il più grande disastro della storia ambientale negli Usa, e per rimanere geograficamente più vicini a noi, quello della regione Basilicata. In Basilicata estraggono petrolio da circa quindici anni, eppure il costo della benzina anziché diminuire, aumenta. I danni si ripercuotono anche su piante, vegetali e vigneti (i vigneti della Basilicata non riescono più a produrre vini di buona qualità), quindi si ha un'agricoltura “al petrolio”. La regione lucana ha raggiunto un tasso molto elevato di malattie tumorali (foto 7), soprattutto nei bambini. In conclusione, ha dichiarato la relatrice, bisogna fare una scelta: petrolio o turismo.

Per noi la risposta, nonché la scelta più giusta, è scontata: turismo. Il Gargano, si sa, è territorio a forte vocazione turistica, quindi scegliere il contrario significherebbe trasformare un patrimonio di importanza inestimabile in un distretto industriale. Insomma, un vero e proprio vilipendio al turismo. Il vicesindaco Domenico Afferrante (foto 8) si è personalmente informato sulla risoluzione concreta e immediata di questo problema. Il Comune, in collaborazioni con altri enti e associazioni ambientali legalmente riconosciute dallo Stato, dovrebbe impugnare il decreto entro il 6 giugno. Pertanto non resta che attivarsi immediatamente nella gelosa difesa delle nostre risorse. La docente ha infine precisato: "No ai compromessi!" (foto 9) perché giungere a un semplice accordo con le società petrolifere significherebbe avviare le trivellazioni.

Matteo Pupillo

 Redazione (foto Elia Salcuni)

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 28/05/2011 -- 07:50:39 -- ANTONIO

Non vogliamo subire, ma reagire. Abbiamo tre strade da seguire: 1. Ricorso al Tar contro il provvedimento del Ministro che costituisce causa dei nostri turbamenti; 2. Raccolta di firme per chiedere un Referendum contro le trivelle e le piattaforme petrolifere nei Mari del Nostro Paese; 3. invitare i Parlamentari, specie i Deputati di Maggioranza, nativi delle Terre minacciate da decisioni già prese che minacciano l'integrità e la sicurezza dei posti, a presentare una mozione di sfiducia contro il Governo, in caso questi non cambi idea, al fine di far eliminare le decisioni calate dall'alto in danno della Sovranità popolare, che fino a prova contraria,appartiene sempre ai Cittadini, e non ai politici venduti.

-- 28/05/2011 -- 08:32:52 -- ANTONIO

Se i Parlamentari non difendono le Terre sulle quali sono nati o non rappresentano gli elettori che li hanno eletti, ma che dissentono decisioni sbagliate fatte dal Governo e/0 dal Parlamento, si pone una domanda. Che cosa stanno a fare a Roma i Parlamentari del Popolo? Quando il loro Governo non li ascolta? Come fanno a dire che poi rappresentano il Popolo? Il loro Popolo? O i Cittadini delle Circoscrizioni che li hanno eletti? Si pongono perciò dei problemi, quelli della mancanza di rappresentatività e della presenza di contrasto di Legittimità. Visto che le forme e gli interessi in campo non combaciano più, e si aprono i Conflitti. Come in un impianto elettrico quando i fili di corrente si ivertono e si toccano tra loro. Un Corto! Una fiammata. Salta tutto! Serve altro! La scelta delle Dimissioni non risolve nulla in quanto viene aggirata da quella delle sostituzioni.

-- 28/05/2011 -- 10:47:48 -- ANTONIO

... Un Governo che rimane in piedi, ovvero si regge, grazie ad alcuni Onorevoli, poco onorevoli, che hanno già tradito i propri elettori, perchè eletti in altri schieramenti e passati al nemico, e che sopravvive inoltre sulla base del ricatto continuo della Lega e dalle sparate allucinogene di Calderoli, Bossi e compagnia bella, gli stessi che rivendicano richieste egoistiche ed interessi, a loro dire e parere, territoriali, o facenti capo a gente cosiddetta responsabile, non vede il perchè poi debba essere sostenuto, nelle scelte scellerate, anche dai Deputati dei Territori Puglia, Molise, ed Abruzzo. Territori questi che si vedono in ultimo manacciati proprio a causa dai provvedimenti del Governo.

-- 28/05/2011 -- 11:06:36 -- ANTONIO

Non si vede il perchè i fessi debbano proprio essere i Cittadini di tali Regioni...! E la domanda è: Perchè il Centro o il Sud devono pagare sempre i rischi e gli errori dei Governi condizionati dal Nord? Chi specula ogni volta? Pare prorio che il Sud, ogni volta è considerato e trattato come se si fosse una terra da utilizzare per contenere i residui di una Politica da buttare, a mò di spazzatura. Una spazzatura di natura parlamentare ed industriale da sotterrare e nascondere sotto i campi agricoli delle popolazioni composte principalmente di contadini, umili ed ingenui, del Sud. Visto che il Sud rimane sempre un'area del Paese disastrata e sottosviluppata. Insomma, sedotta, sfruttata, ed abbandonata. A vantaggio del Nord! E non certo dell'Intera Nazione! La stessa bandiera italiana soffre a causa di un Governo di parte che vorrebbero dare il posto centrale a quella bandiera padana che al tempo stesso rinnega l'inno nazionale.

-- 28/05/2011 -- 11:38:53 -- ANTONIO

Deputati della Puglia, del Molise, e dell'Abruzzo fateVi Valere! Dite no, con Noi ed insieme a Noi, a chi Offende la Dignità e la Libertà del Popolo Sovrano. Ovvero non ascolta la Voce del Popolo. Se è il caso o è necessario fate pure cadere il Governo, per dare un Segnale di vera svolta ed utilità. E' il Male minore! Siate Responsabili. Perchè è irresponsabile sì un qualcuno e quello è un Governo che sbaglia voloutamente e non ascolta il proprio popolo. Un potere pubblico che minaccia la Salute, la Sicurezza, e la Serenità del Popolo che dovrebbe rappresentare nel suo insieme, anzichè rispettarlo o ascoltarlo, o è dittatura o è semplicemente un sistema tipo piricolo pubblico. Vediamo anche quanto stà accadendo nella realtà per il Nucleare ed in materia di Aumenti. Aumentano i problemi in genere, le preoccupazioni, le instabilità, le incertezze, come pure salgono i prezzi tutti i giorni.

-- 28/05/2011 -- 12:23:30 -- ANTONIO

Come può essere sostenibile il Futuro quando già il presente ci viene addosso rovinosamente, o crolla sulle nostre teste, a causa dei tanti problemi da risolvere, e la realtà è già pesante? E, la Vita stessa diventa sempre di più stressante e minacciata dalle problematiche e dai disagi che sopraggiungono in seguito a decisioni affrettate?

-- 28/05/2011 -- 13:13:48 -- ANTONIO

LE SCELTE SBAGLIATE NON PORTANO AD INTRAPRENDERE STRADE GIUSTE. Finiscono per aggravare i problemi. La direzione da percorre è quella dell'utilizzo della saggezza e del buonsenso. Se si ha qualcosa che è già ricchezza di scambio è bene proteggerla! Non rischiarla! Perchè i fallimenti sono strade senza ritorno. E spesso i disastri ci dicono proprio quelli. Prevenire è meglio che curare. La migliore fonte energetica in situazioni particolari può anche essere risparmiare o evitare l'esaurimento di un qualcosa. Un qualcosa che può essere unico ed irripetibile. Come il continuare ad esistere.

-- 28/05/2011 -- 13:26:41 -- ANTONIO

W la Natura !

-- 28/05/2011 -- 13:34:28 -- ANTONIO

" LA SOPRAVVIVENZA DELLA NATURA ": LA VITA. .... CONTINUAZIONE!

 
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