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02/04/2011

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RIFIUTI: IMPARA L”ARTE E METTILA DA PARTE

Clicca per Ingrandire RIFIUTI = E’ caccia aperta agli incivili da parte del Comune di Lecce. Sono stati intensificati i controlli sul rispetto della regolamentazione in materia di conferimento degli ingombranti a Casalabate. Per tentare di arginare il fenomeno degli abbandoni abusivi è stata incrementata la vigilanza da parte degli Ispettori Ambientali del Comune e del Corpo della Polizia Municipale, e sono state già elevate le prime contravvenzioni ai cittadini colti in flagranza. I rifiuti ingombranti - mobili, elettrodomestici, sanitari, potature e altri oggetti e materiali (purché provenienti da civili abitazioni) che per loro natura o dimensioni non possono essere inseriti nei cassonetti, così come tutte le tipologie di rifiuti - non possono essere abbandonati sul suolo pubblico, neanche vicino ai cassonetti.

Purtroppo, negli ultimi giorni, soprattutto sul territorio di Casalabate, probabilmente in seguito alle cosiddette pulizie primaverili delle residenze estive, sono stati registrati comportamenti poco civili da parte di cittadini che non rispettano le normative fissate per lo smaltimento dei rifiuti. Eppure basta chiamare il numero verde e il servizio è gratuito. Non bisogna fare sforzi ulteriori e in questa maniera si evitano sanzioni anche pesanti. Per Casalabate la ditta competente è l’Axa, il numero da comporre è 800.71.12.92. Si potrà concordare con l’operatore luogo, data e orario per il ritiro che avverrà in ogni caso presso il cassonetto più vicino, evitando in questa maniera danni sia di carattere ambientale sia d’immagine, vista l’imminente stagione balneare.

Senza contare che i rifiuti abbandonati sul suolo pubblico possono costituire una fonte di rischio per i passanti (vetri, spigoli, ecc.), di intralcio per la circolazione e di degrado per l’igiene. “Chi abbandona i rifiuti ingombranti, anche in prossimità dei cassonetti - afferma l’assessore alle Politiche Ambientali Gianni Garrisi - non ha scusanti e pertanto deve essere individuato e sanzionato”. Di qui l’appello “al senso civico dei cittadini, affinché segnalino coloro che abbandonano i rifiuti al Corpo di Polizia Municipale o al Front Office Ambiente (0832-682.583), che svolgerà le successivi indagini. Per l'individuazione è sufficiente il numero di targa dell'auto usata da questi mascalzoni. Intensificheremo ulteriormente le verifiche - assicura - e non mancheranno per i trasgressori salatissime multe”.


FILOBUS = Non è esigibile il presunto credito di circa 5 milioni 800mila euro rivendicato dall’Ati, raggruppamento d’imprese che ha realizzato il filobus (capofila la ditta Sirti). Lo hanno stabilito i giudici della seconda sezione civile del Tribunale di Lecce rigettando la relativa istanza di concessione della provvisorietà (copia del provvedimento in PERIODICI di CITTÀ GARGANO). Un punto a favore dell’Amministrazione, controparte in questa vicenda. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Paolo Perrone, il quale ha assicurato che verranno rispettati tutti i tempi di consegna per l’avvio del sistema filoviario.

“Entro il mese di luglio, termine fissato dal Ministero per i Trasporti - dichiara, - entrerà in funzione a regime il filobus cittadino. Prima, entro la fine di questo mese, verrà eseguita la manutenzione del sistema, mentre a maggio è previsto l’avvio del pre-esercizio. Resta l’amarezza - aggiunge - che in questa vicenda, per mera e bieca speculazione politica, siamo stati lasciati soli. Mi auguro ora lo stesso compiacimento, alla luce del giudizio dei giudici, da parte dei menagrami che gioivano quando questa Amministrazione comunale era in difficoltà. Proseguiamo - conclude - sulla strada del risanamento e dello sviluppo economico”.

Dal canto suo, l’avvocato Domenico Guadalupi, legale dell’Amministrazione in questa vicenda, sottolinea l’importanza del provvedimento dei giudici del Tribunale: “Abbiamo scongiurato il pericolo di perdere milioni di euro. Ma non solo. Ora potremo affrontare il processo (il contenzioso con l’ATI è ancora in piedi su un altro fronte; ndr) in maniera serena, nella parte di presunti creditori”.

 Ufficio Stampa Comune di Lecce

 

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