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02/06/2008

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2 GIUGNO – FESTA DELLA REPUBBLICA ITALIANA

Clicca per Ingrandire 1) “È nata la Repubblica”, con questo titolo, il 2 giugno 1946, il Corriere della Sera annuncia che l’Italia diventa una Repubblica abolendo la Monarchia. Di conseguenza, quello stesso giorno, il sovrano Umberto II, succeduto al padre Vittorio Emanuele II nel maggio 1946, dovette prendere la strada dell’esilio.

È stata la prima elezione a suffragio universale, poiché anche le donne ottennero il diritto di voto. La Repubblica ricevette il 54.3% di voti contro il 45.7% della monarchia. Venne eletta anche l’Assemblea costituente con il compito di nominare il Capo provvisorio dello Stato e di elaborare la carta dei valori costituzionali.

Ancora oggi però ci sono dei dubbi. Qualcosa potrebbe essere successo! I monarchici dichiararono subito che ci furono delle falsificazioni, perché i primi campioni sui seggi davano una vittoria quasi sicura alla monarchia, ma poi i fatti si capovolsero, come se qualcuno avesse aggiunto schede “tardive” a favore della Repubblica. Le prove non furono mai trovate e gli storici rimasero in dubbio, infatti cinque anni fa il caso è stato riaperto, ma senza risoluzioni.

Cosa sarà successo realmente? E se avessimo ancora una monarchia? Si potrebbe vivere meglio senza Berlusconi e Prodi? Un Berlusconi, un Prodi o un monarca oggi non farebbe alcuna differenza, perché in Italia pur essendoci la democrazia, non si è mai percepita l’essenza del principio democratico, in quanto il tutto ruota attorno ad uno scopo di lucro personale di ciascun politico al potere. A questo punto sorge spontaneo chiederci: Non saranno questi soggetti al potere e forse anche la troppa democrazia, recepita in modo sbagliato, a portare la nostra Nazione nel caos più totale? Repubblica e Monarchia nel tempo si sono differenziate?

Daniele Ciociola




2) Mi chiedevo quanto siamo veramente italiani. Leggevo un articolo pubblicato sul Corriere della Sera dove in base ad un sondaggio effettuato da un’autorevole agenzia il 29% degli Italiani dichiara di essere all’oscuro di cosa sia successo il 2 giugno. Questione di ignoranza o di scarsa appartenenza. Ma siamo veramente Italiani?

Mi sono posto in questi anni più volte questa domanda e sinceramente non sono riuscito nella maggior parte delle volte a darmi una risposta. Ritornando al 2 giugno, si celebra sotto questa data la Festa della Repubblica. Malgrado se ne parli sui media, molti italiani non sanno in realtà quale sia il motivo del festeggiamento (e del conseguente giorno di vacanza): quasi un terzo, il 29%, dichiara infatti di essere all’oscuro di cosa sia successo il 2 giugno e a quale anno di preciso ci si riferisca, il 2 giugno 1946 si tenne il referendum tra monarchia e repubblica: gli italiani scelsero la repubblica.

Mi colpisce, sfogliando il sondaggio, il fatto che tra i vari cittadini meno consapevoli della ricorrenza si rileva un numero maggiore di giovani al di sotto dei 24 anni e soprattutto residenti al sud. E di questi giovani la maggior parte sono studenti che difatti ignorano il motivo del giorno di sospensione delle loro attività scolastiche.

Un altro dato non meno importante (e "inquietante"; ndr) è che solo il 45% degli intervistati (quindi meno della metà) sul quesito del legame maggiormente sentito tra quelli comunale, provinciale, regionale, italiano o europeo, sceglie quella nazionale. E anche in tal caso si sentono più italiane le persone meno giovani. Ma allora siamo italiani?

Antonio Taronna

 ildiariomontanaro.it

 

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