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05/03/2011

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CHI SEMINA RACCOGLIE

Clicca per Ingrandire La Montagna del sole diventa epicentro, non solo nazionale, dell’orienteering, sport nord europeo che si basa sull’orientamento nei boschi. Infatti il Consiglio Federale Nazionale della Fiso (Federazione Italiana Sport Orientamento) rappresentata dal presidente Sergio Grifoni, nella seduta del 27 febbraio, ha assegnato al Gargano i campionati italiani del 2012 di Orienteering. ‘Imbastitore’ del binomio sport e turismo, è stato il delegato allo sport del Comune di Vico del Gargano, capofila, Nicolino Sciscio.

“Un consistente flusso turistico - ha spiegato Sciscio - si sposterà da noi: sono attesi mille atleti. Un modo per promuovere il territorio e farne scoprire le bellezze naturalistiche, non solo della costa ma anche quelle della zona interna, in alcuni punti ancora inesplorate e particolarmente suggestive. Abbiamo scelto questo sport perché è a bassissimo impatto ambientale, si adatta perfettamente con le valenze paesaggistiche del nostro territorio, ed è anche in grado di catalizzare i flussi turistici del nord Europa”.

Il presidente della Fiso Puglia, Luigi Laricchia, evidenzia la motivazione della scelta dei ‘Campionati Italiani’ sullo Sperone: “Il Gargano è zona di eccellenza tecnica per la disciplina dell'orienteering. Quello che si sta facendo è un lavoro di squadra per rilanciare quest'area nel Mondo e garantire così la destagionalizzazione dei flussi turistici”. Diverse le attività orientistiche nel 2011: gare regionali a maggio e settembre con circa duecento atleti e appassionati pugliesi. Previsto a ottobre, nella Caserma aeronautica Jacotenente (Foresta Umbra), il Corso di Formazione di 1° Livello per docenti, dirigenti di ogni ordine e grado e appassionati di Orienteering.

L'Orienteering è uno sport nato nei paesi scandinavi, in Italia non è ancora molto conosciuto, mentre in quei Paesi è lo sport nazionale, come da noi il calcio. Fare Orienteering significa avanzare sul terreno con l'aiuto di una cartina e una bussola, determinando da soli la via migliore da percorrere in base a scelte che tengano conto delle condizioni del terreno, della rete di strade e sentieri, degli ostacoli o delle zone pericolose, cercando di valutare quale sia il percorso più veloce e vantaggioso per raggiungere la meta prefissata.

La gara di corsa di orientamento è praticamente una campestre dove però i concorrenti, partiti uno per volta a distanza di alcuni minuti l'uno dall'altro, con l'ausilio di carta e bussola, devono raggiungere nel minor tempo possibile il traguardo passando attraverso una serie di punti di controllo. Al momento della partenza viene consegnata a ciascun concorrente una carta topografica molto particolareggiata, sulla quale sono indicati con segni convenzionali la partenza, l'arrivo e i vari punti di controllo intermedi, punti numerati progressivamente sulla cartina e uniti da una linea retta a indicare l'ordine da seguire durante la gara.

Una volta partito, il concorrente sarà solo e non troverà alcuna segnalazione sul percorso. Quando il concorrente giungerà sul posto corrispondente a un punto di controllo segnato in cartina, troverà come riferimento un prisma triangolare bianco e arancione detto Lanterna, sul quale troverà una pinza punzonatrice che servirà per bucare il cartellino (o testimone) che ogni concorrente porta con sé per dimostrare l'avvenuto passaggio. Vince chi realizza il tempo migliore transitando in tutti i punti di controllo previsti.

Il concorrente forte nella corsa, quindi, preferirà un percorso principalmente su sentieri, anche se più lungo. Al contrario, il concorrente più abile nell'orientamento s'inoltrerà nel bosco fitto, lasciando sentieri e strade sicure, prenderà più rischi ma farà un percorso più corto. Attenzione comunque a non confondere l'orienteering con la caccia al tesoro: in quest'ultima prevale spesso il fattore fortuna, nella gara di corsa di orientamento, invece, il migliore riesce a prevalere solo in base alle proprie capacità atletiche e abilità orientistiche.



 Comunicato stampa

 

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