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09/02/2011

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GUINNESS DEI PRIMATI: AUTO SUPERA IL MURO DEL SUONO

Clicca per Ingrandire Continua la battaglia di Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, contro le multe seriali e a raffica (foto del titolo; ndr) utilizzate dagli enti allo scopo di “far cassa” prima che per la sicurezza stradale, utilizzando strumenti di rilevazione elettronica tipo autovelox, telelaser e photored. E oggi trova una conferma nel caso alquanto singolare che gli è stato portato all’attenzione.

“Questa volta - racconta, - un Fiat Doblò è stato beccato dal Comando della Polizia Municipale del Comune di Oria, nel brindisino, alla velocità, udite udite, di ben 1230 chilometri orari ossia oltre la velocità del suono (pari a 1.193,4 km/h) superando il limite massimo consentito per quel tratto di strada di 1078 km/h. Non ci credevamo finché non abbiamo visto coi nostri occhi il verbale notificato alla società proprietaria del mezzo che risulta chiaramente non essere un aeroplano.”

Ancora una volta appare sempre più evidente come tali strumenti elettronici e lo stesso sistema di gestione di questo tipo d’infrazioni facciano acqua da tutte le parti non consentendo la certezza fattuale, oltreché giuridica, di una sempre corretta rilevazione e contestazione delle infrazioni, poiché la necessità di rimpinguare i bilanci comunali, molto spesso spinge i Comuni e gli alti enti locali a mettere al primo posto esigenze di cassa con conseguenti errori materiali, vizi di forma e violazioni della normativa e dei regolamenti per la contestazione delle infrazioni, piuttosto che la sicurezza stradale, la certezza delle verbalizzazioni e il diritto alla difesa dei cittadini. “Non resta - conclude - che continuare a denunciare casi di errori simili, ormai decine per non dire centinaia in tutta Italia, e continuare a predisporre i ricorsi gratuitamente ai cittadini, sempre più beffati dalle pubbliche amministrazioni accertatrici”.

Solo qualche giorno fa lo stesso D’Agata affermava che “se i dispositivi di rilevazione elettronica delle infrazioni, in particolare i cosiddetti semafori intelligenti e comunque anche autovelox e photored di ultima generazione, non sono debitamente omologati o approvati con apposito decreto ministeriale, non è possibile elevare infrazioni senza la presenza degli organi di Polizia Stradale. Recita così infatti la circolare con numero di protocollo 209 del 19 gennaio scorso emanata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti–Dipartimento per Trasporti, Navigazione e Sistemi Informatici e Statistici–Direzione Generale Sicurezza Stradale-Divisione II.

Secondo il Ministero “i dispositivi o apparecchiature richiamati nei commi 1-ter e 1-quater dell’art. 201 (per l’appunto le apparecchiature elettroniche con le quali è possibile elevare le infrazioni senza la contestazione immediata; ndr) devono essere omologati o approvati per la specifica funzione di rilevamento e non si può dunque impiegare per attività diverse un dispositivo omologato o approvato per un determinato accertamento, senza che ne sia stata garantita la funzionalità attraverso una specifica procedura”.



 Redazione

 

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