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22/01/2011

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“AFFAIRE” PANELLA: INCONTRO STORICO

Clicca per Ingrandire Conclusa la vicenda Michele Panella*. L’ex dipendente della fallimentare Tributi Italia spa (società concessionaria del servizio di riscossione per conto dei Comuni italiani) ha smesso di lottare, sul finire del vecchio anno, per motivi di salute (“ansia e depressione sfociate in attacchi di panico notturni”, la diagnosi neurologica) dopo quattordici mesi di ininterrotta protesta. Però, una settimana dopo… è finalmente riuscito a incontrare il “suo” sindaco, Carmine D’Anelli (foto del titolo; ndr), primo cittadino di Rodi Garganico, di recente votato in un sondaggio di OndaRadio "sindaco della Città Gargano".

“Oggi (4 gennaio; ndr) ho parlato con il mio sindaco per oltre un’ora - scrive Panella ai giornali. - Certo l’ho trovato molto offeso e provato per questa lunga vicenda che io ho portato avanti per oltre 14 mesi. Troppe le parole dette al mio sindaco. Io gli ho chiesto scusa più volte. Ma deve anche comprendermi: mi era caduto il mondo addosso. Dopo 20 anni di lavoro, vedermi sostituito da un giorno all’altro con un mio concittadino, più giovane e senza esperienza, ha rappresentato per me un’ingiustizia. Forse se potessi tornare indietro mi comporterei diversamente.

“E’ vero - confessa: - ho esagerato con il sindaco. Ma il passato è passato: giudico quest’incontro positivo. D’Anelli ha detto che mi aiuterà e ne sono sicuro. Ma so anche che sarà impossibile essere assunto nella Andreani Tributi di Macerata (incaricata dal Comune di sostituire la Tributi Italia nella riscossione dei tributi maggiori, Ici e Tarsu; ndr). Al termine dell’incontro gli ho dato un bacio augurandogli buon anno”.


LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO A “STATO QUOTIDIANO” = “Come sempre ricevo, ho ricevuto e riceverò ancora nella mia stanza del Comune tutti i cittadini di Rodi. La vicenda di Panella è paradossale. Non avevamo come Pubblica Amministrazione l’obbligo di garantirgli la prosecuzione del lavoro anche con la nuova concessionaria. Oggi, dopo questa protesta durissima nel corso della quale Panella ha offeso più volte il mio nome, ha chiesto di parlarmi. E io, alla presenza di mezza giunta, l’ho ricevuto in Comune. Panella mi ha chiesto scusa, ma non dimentico le offese che mi hanno portato anche a denunciarlo per oltraggio e diffamazione a pubblico ufficiale (maggio 2010, indagini della Procura della Repubblica di Lucera concluse il 10 novembre, processo previsto a breve; ndr).

“Ho saputo che è stato rinviato a giudizio. Certo oggi accetto le sue scuse, ma preciso che le accuse rivoltemi contro sono completamente infondate. Al lavoratore ho parlato anche della palese difficoltà di inserirlo nella Andreani Tributi dopo questa lunga protesta e campagna denigratoria nei miei confronti. Come minimo mi troverei ogni giorno una decina di persone a protestare sotto il Comune, dato che potrebbero richiedere di essere anche loro occupati. Ricordo che la vita è dura per tutti, i sacrifici li abbiamo fatti e li facciamo ogni giorno. Ma per il bene che voglio innanzitutto al figlio di Panella, in considerazione della giovane età del bambino, è mia intenzione, ma non va presa assolutamente come una promessa, inserire Panella con un contratto inizialmente part-time per ulteriori servizi dell’Aipa (rilevata dalla Andreani; ndr) a Rodi Garganico. Parlerò presto coi responsabili della società e credo, ma ripeto: non sia presa come una certezza, che la ‘vertenza Panella’ possa presto risolversi attraverso un contratto part-time con l’Aipa.

“Il mio è un aiuto innanzitutto umano, e per il figlio di Michele (ripete; ndr). In molti mi hanno richiamato, relativamente alla vicenda del lavoratore, e hanno detto di essersi sbagliati sul mio conto. Di certo non ci sto proprio a passare per l’orco cattivo. Dopo? Dopo si vedrà. Quello che posso dire è che la decisione odierna avrei potuto prenderla anche un anno fa se Panella non avesse insistito con la sua protesta continua, dura e durante la quale ha offeso il mio nome rivolgendosi a Prefettura, istituzioni e Regione.”


* 48enne di Rodi Garganico, originario di Manfredonia - già lavoratore Tributi-San Giorgio e Mondelli-Del Monte, poi confluite nella Tributi Italia), ex unico dipendente di questa società che gestiva a Rodi il servizio di riscossione per conto del Comune - sostituito a seguito del cambio della società. Da qui la protesta interminabile per riottenere il lavoro perduto causa “la mancata tutela del Comune per l’assunzione nella nuova società”. Secondo Panella la PA di Rodi non lo avrebbe tutelato nel “nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio tributi dopo 20 anni di servizio”.

 Redazione

 

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