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16/01/2011

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A TUTELA DELLE “TRAPPOLE” DA PESCA

Clicca per Ingrandire Dopo l'associazione "I Trabucchi del Gargano" nasce a Vieste un altro sodalizio con al centro delle proprie attenzioni le vicende legate a queste antiche macchine da pesca (foto del titolo; ndr). Si è costituita, infatti, lo scorso 27 ottobre l'associazione "Il Trabucco Garganico". A siglare l'atto di nascita sono intervenuti quattordici soci fondatori: Vincenzo Fasani, Nicola Cirillo, Pasquale Quitadamo, Matteo Pastore, Nicola Trotta, Giuseppe Langianese, Maurizio Ursi, Giuseppe Papagni, Pasquale Del Giudice, Francesco Langianese, Daniele Langianese, Sergio Ruggieri, Carlantonio Nobile, Michele Clemente (foto 1 sotto).

A guidarla è stato designato l'architetto viestano Pasquale Del Giudice (foto 2). Obiettivi della nuova associazione, che ha svolto una prima assemblea lo scorso 18 dicembre: tutela e valorizzazione della natura e dell'ambiente, nonché promozione e valorizzazione dei trabucchi garganici. Per raggiungere questo obiettivo i soci potranno fare affidamento su entrate derivanti da quote associative, contributi degli aderenti, contributi di privati, contributi di Stato, Enti o Istituzioni pubbliche, rimborsi derivanti da convenzioni, entrate derivanti da eventuali attività direttamente connesse e accessorie, proventi derivanti da occasionali raccolte pubbliche di fondi, il "5 per mille" riconosciuto per legge alle associazioni onlus, fondi raccolti da sagre, lotterie, degustazioni, dimostrazioni didattiche, concorsi a premi.

Per la nascita di questo nuovo soggetto c'erano già stati incontri preliminari prima dell'estate 2010 anche con la presenza del sindaco Ersilia Nobile (foto 3). Il progetto della nuova associazione sarebbe scaturita dalle difficoltà in cui sarebbe venuta a trovarsi quella già esistente guidata da Vincenzo Spalatro, grande appassionato dei trabucchi, cui non può essere disconosciuto il merito di aver attirato l'attenzione sulle criticità di questi "giganti di legno" al termine degli anni '90. I rapporti interni all'associazione "I Trabucchi del Gargano" si sono fortemente incrinati dopo la vicenda della realizzazione di alcuni manufatti, propedeutici a trabucchi, in località Porticello, un'attività che aveva portato anche a iniziative dell'autorità giudiziaria.

Peraltro continuava a essere ancora non chiarita e definita la vicenda delle concessioni demaniali per tutti i trabucchi. Così alcuni soci hanno deciso di costituire un'altra associazione. Ora Vieste si ritrova perciò con due associazioni che si devono occupare della tutela dei trabucchi. Per un dualismo che rischia di creare imbarazzo quando si devono programmare iniziative o progetti. Un atteggiamento divisorio che si è visto spesso in altri settori, a esempio quello sportivo, e che non mai portato a grandi risultati. Però, come spesso accade, l'esperienza del passato non sembra portare consiglio. Per saperne di più abbiamo intervistato il presidente Pasquale Del Giudice.

- Perché vi siete costituiti in associazione?

L’associazione denominata “Il trabucco garganico” è un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale (onlus) che ha come scopo esclusivo il fine di solidarietà sociale mediante: conservazione, tutela e valorizzazione dei trabucchi del Gargano; salvaguardia e tutela della natura e dell’ambiente nel cui territorio insistono i trabucchi; valorizzazione e promozione delle tradizioni storiche della pesca in uso sui trabucchi. Per attuare concretamente i propri scopi, l’associazione svolgerà le seguenti attività:
• studi riguardanti le origini storiche dei trabucchi;
• individuazione dei siti storici dei trabucchi esistenti e di quelli ormai scomparsi;
• realizzazione di corsi didattici al fine di diffondere l’antica pesca praticata sui trabucchi;
• realizzazione di mostre, filmati e concorsi fotografici riguardanti i trabucchi;
• realizzazione di fiere e sagre per promuovere attività aventi a oggetto i prodotti della pesca;
• dimostrazioni a scopo didattico della pesca tradizionale da proporre a studenti e turisti;
• collaborazione con Comune di Vieste e Parco Nazionale del Gargano finalizzata alla prevenzione di incendi e/o altri abusi di natura ambientale;
• escursioni programmate per visitare i trabucchi da realizzarsi sia via mare sia via terra.

- Chi sono i rappresentati nei vari organismi sociali: vice presidente, consiglio direttivo, revisore dei conti, probiviri?

L’assemblea dei soci riunitasi ufficialmente il 10 dicembre 2010 ha nominato i seguenti rappresentanti: Maurizio Ursi (vicepresidente), arch. Pasquale Del Giudice, avv. Carlantonio Nobile, op. turistico Maurizio Ursi, rag. Sergio Ruggieri (Consiglio Direttivo), rag. Matteo Tantimonaco (revisore dei conti), avv. Carlantonio Nobile, Pasquale Quitadamo, Michele Clemente, Giuseppe Langianese (Collegio Probiviri).

- Visto che era già operante un'associazione che da tempo si occupa dei trabucchi, perché farne un'altra?

Nell’ambito della vecchia associazione si sono create divergenze di opinioni che hanno portato all’allontanamento di alcuni soci facendo venir meno i comuni intenti. Il perdurare di tale incresciosa situazione ha portato di conseguenza al lento e graduale deperimento della quasi totalità dei trabucchi e al venir meno delle attività e iniziative statutarie. A tal proposito mi preme sottolineare che il sottoscritto fu interpellato già nel mese di maggio 2010 con l’intento di risolvere alcuni aspetti tecnico-amministrativi e problemi emersi nell’ambito del dibattito interno all’Associazione. A seguito di ciò ebbi diversi incontri col presidente dell’altra Associazione, il maestro Vincenzo Spalatro, cui sottolineai più volte che il mio interessamento era dovuto alla forte preoccupazione circa l’impossibilità di gestire al meglio utilizzo e fruizione dei trabucchi, eventuale causa dell’inesorabile degrado e conseguente perdita di uno fra i più importanti patrimoni storico-architettonici che possa vantare il nostro territorio. Molte questioni rimaste insolute hanno portato alla determinazione dei vecchi soci di rifondare l’Associazione mettendo da parte ogni sterile polemica e regolamentare le concessioni demaniali, pur di riavviare tutte le attività statutarie.

- Si parla di un vostro interesse per la gestione del Centro Visita del Parco del Gargano di Vieste, ovvero dei locali dell'ex convento dei Cappuccini.

Al momento, fra le esigenze prioritarie dell’Associazione c’è quella di stabilire una sede sociale in un luogo fisico rappresentativo e, poiché i locali del Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano si prestano a tale scopo, non è esclusa la possibilità da parte dell’Associazione di formalizzare una richiesta all’Amministrazione comunale compatibile con le proprie aspettative e necessità.

- Vi occuperete solo dei trabucchi di Vieste o anche di quelli di Peschici?

L’associazione non ha preclusione alcuna. Pertanto, nel rispetto delle norme statutarie, chiunque potrà entrare a farne parte.

- Quali progetti avete in animo di attivare da subito?

Per prima cosa richiedere, nei termini di legge, la concessione dei trabucchi al Comune di Vieste al fine di riavviare tutte le attività e iniziative per il loro mantenimento e utilizzo. Inoltre, è già stato redatto un primo programma di iniziative da intraprendere nell’immediato relativamente alla creazione di un sito web al fine di promuovere conoscenza e iniziative legate a queste particolarissime “macchine da pesca” indirizzandolo a un pubblico più vasto interessato alla conoscenza del territorio garganico anche dal punto di vista paesaggistico e culturale; alla realizzazione di una pubblicazione cartacea che parli dello stretto legame fra trabucchi garganici e territorio su cui insistono, la storia, le tecniche costruttive, i periodi in cui effettuare la pesca, con l’ausilio di disegni grafici e immagini, al fine di tramandare alle nuove generazioni la conoscenza delle tecniche di mantenimento e corretto utilizzo di un patrimonio collettivo altrimenti a rischio di sopravvivenza. E’ prevista la richiesta di inserimento dei trabucchi garganici fra i siti di interesse protetti dall’Unesco, organizzazione mondiale che ha come prerogativa il ‘sapere’ come incentivo all’interscambio fra i popoli, contro l’incuria e l’ignoranza, veicoli di speculazione e ostacoli alla loro realizzazione. Difatti, compito dell’Unesco è riuscire a contrastare questi processi perché è oggi indispensabile che l’umanità riconosca il proprio patrimonio per poter preservare insieme a esso anche se stessa. Educazione e consapevolezza possono innescare un processo attivo di mantenimento di una cultura diffusa che renda spontaneo il rispetto dei beni storici e della natura. I trabucchi garganici sono, a mio avviso, un esempio architettonico di valore universale in quanto costituiscono una testimonianza unica o quanto meno eccezionale di una tradizione culturale quasi scomparsa. Essi offrono un esempio eminente di un tipo di costruzione illustrante un periodo significativo della storia locale meritevoli di particolari attenzioni.

- E' vero che l'Amministrazione comunale ha sostenuto questa vostra iniziativa, in contrasto a quella già esistente?

Personalmente, ritengo che l’Amministrazione comunale non abbia alcun interesse a favorire l’una o l’altra associazione, bensì quello di preservare fisicamente i trabucchi, riconoscendone l’alto valore storico e architettonico qualificante l’immagine turistica del proprio paese.

- I soci che eventualmente appartenevano all'associazione già operante dovranno lasciarla?

Non vi è nessun vincolo ostativo. E’ una scelta che ogni singolo socio potrà effettuare liberamente.

- Quali sono i rapporti col presidente dell'altra associazione, Enzo Spalatro?

I rapporti interpersonali sono ottimi. Vincenzo Spalato è stato il mio maestro delle scuole elementari. Mi legano a lui ricordi particolarmente piacevoli che appartengono alla sfera emozionale. La sua sensibilità, la sua estrosità, il suo metodo d’insegnamento sono stati determinanti per la mia formazione culturale. Gli devo molto. In merito alla nuova Associazione, credo che qualsivoglia discussione fra posizioni apparentemente contrapposte se fatte in termini dialettici costruttivi non possano che giovare al fine comune che è quello della salvaguardia e valorizzazione dei trabucchi.

- C'è l'intenzione di collaborare per unificare le due associazioni?

Il mio sforzo personale è stato sin dal primo momento quello di non disperdere tutto il patrimonio umano e il lavoro messo in piedi in tanti anni di attività dalla vecchia Associazione, per cui auspico che quanto prima tutti i soci possano riunirsi in un’unica Associazione.

 OndaRadio (testo e foto)

 

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