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29/11/2010

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RICONQUISTIAMOCI LA LIBERTÀ

Clicca per Ingrandire Il Gargano è da anni in uno stato vegetativo dal quale più passa il tempo e più sarà difficile sradicarsi, svegliarsi, reagire. Ci sono impronte evidenti di una presenza negativa di “personaggi” che, non solo combattono nelle faide tra famiglie e sconvolgono gli animi del nostro territorio, ma cercano anche di controllare tutte le località più sviluppate, fiutano il profumo del potere che acquisiranno con la forza e quello del denaro conquistato col sangue. E tutti noi, pur di non provare a combattere, preferiamo dormire per non vedere, ci tappiamo le orecchie per non sentire, abbiamo paura, quella paura che ti soffoca al punto di non poter respirare.

E intanto il Promontorio si cela in una nube nera di distruzione e malavita che lo porterà nel tempo alla morte. In tante occasioni usiamo la parola “sinergia”, ma stavolta dovremmo utilizzarla per far comprendere a tutti l’unione che esiste fra noi, non per combattere e vincere, ma almeno scendere in battaglia. Quella battaglia per ciò che negli ultimi anni ci stanno togliendo: la “libertà”.

La pubblicità degli ultimi eventi malavitosi sta intimorendo il turista, gli sta sconsigliando di passare un giorno dalle nostre parti e vivere emozioni nuove nell’incantevole paradiso naturale che ci circonda. E’ giunto pertanto il momento di unire le nostre voci, abbandonare le idee politiche che ci dividono, stringersi le mani e far echeggiare le nostre grida di dolore per ciò che sta accadendo, grida di rabbia, grida di ribellione. Di mostrare insomma, realmente e per intero, la garganicità che ci contraddistingue e salvaguardare così il nostro territorio. Di lanciare un urlo tanto forte, tanto evidente e soprattutto compatto da costringere ciascuno a intervenire, a svegliarsi e a non lasciarsi abbandonare al gioco della criminalità.

Basta con Nord e Sud: siamo un unico territorio sotto una stessa bandiera e abbiamo bisogno di unione ma soprattutto di riconquistare la dignità e la libertà di cui ci stanno derubando con la forza e il sangue.

Davis Maggiano*


* Direttore del “Museo Etnografico dei Nonni” di Peschici


 Redazione

 

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  Commenti dei Lettori:

-- 30/11/2010 -- 19:22:17 -- Giuseppe

Condivido totalmente la tua opinione, aggiungendo che non si tratta solo di "turisti intimoriti", ma di cittadini che, nella migliore delle ipotesi, desiderano sempre di più di andar via da questo territorio, o arrivano addirittura ad odiarlo. Il punto è questo: nel Gargano manca totalmente quello spirito di iniziativa, quella volontà di migliorare davvero il nostro territorio. Si crede di fare la rivoluzione a colpi di libri e libretti vari, di fiere e festicciole, senza rendersi conto che non sono quelli gli elementi che aiutano un territorio a cambiare. Appelli come i tuoi, vengono, magari non apertamente, visti come il delirio di un sognatore, non a contatto con la realtà "che è che dovrà per forza restare". Sinergie. Parola interessante: siamo noi giovani a doverle creare, nessun altro. Ti saluto e ti rinnovo la mia stima: sei un grande A presto GB

 
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