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25/11/2010

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IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI

Clicca per Ingrandire Laddove la filosofia incontra la natura, si instaura sempre una dicotomia del buon vivere che migliora l’essere umano nel corpo e nello spirito. E’ anche per questo che il Club Unesco “Federico II” di Lucera, presieduto da Massimiliano Monaco, invita tutti a riflettere sulla fragilità e l’importanza del nostro patrimonio naturale e sui vantaggi di un futuro sostenibile per tutti. La Filosofia per una cultura della biodiversità. Molte specie, un Pianeta, un Futuro, sarà questo il titolo della Giornata Mondiale della Filosofia 2010 che il Club Unesco di Lucera si appresta a celebrare. L’iniziativa, promossa nell’ambito degli Anni Internazionali della Biodiversità e del Ravvicinamento delle Culture (2010), si inserisce a pieno titolo nel ‘Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile’, una grande campagna mondiale proclamate dall’Onu e coordinata dall’Unesco allo scopo di diffondere valori, conoscenze e stili di vita orientati al rispetto del bene comune e delle risorse del pianeta.

L’incontro si terrà venerdì 26 novembre nell’Auditorium del Liceo Classico-Scientifico “R. Bonghi” di Lucera con inizio alle ore 18. Ospiti della serata saranno il counselor filosofico e life coach Francesco Iannitti, dirigente dell’Associazione Nazionale per le Pratiche Filosofiche e Paolo Emilio Trastulli, docente e studioso di filosofia, presidente della Famiglia Dauna di Roma e socio onorario del Club Unesco di Lucera. La serata, organizzata in collaborazione con Liceo “Bonghi” di Lucera, Ufficio Scolastico Provinciale di Foggia e il patrocinio della Città di Lucera, Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione, si aprirà coi saluti del dirigente scolastico Pasquale Palmisano e del vicepresidente vicario della Federazione Italiana dei club e centri Unesco, Pietro Agnusdei. Proseguirà con gli interventi di Massimiliano Monaco, presidente del Club Unesco di Lucera, che tratterà il tema del Decennio Onu per l’Educazione allo Sviluppo sostenibile, di Francesco Iannitti, che affronterà l’argomento “Educarci alla biodiversità culturale”, e con la relazione finale di Paolo Emilio Trastulli su “Per un ritorno alla Ragione: pensare e vivere la biodiversità. Il dibattito conclusivo sarà moderato da Ettore Preziuso, cerimoniere del Club Unesco di Lucera.

La situazione ambientale non è stata mai così critica. Cambiamenti climatici, desertificazione, inquinamento, grave perdita di biodiversità, popolazione in crescita esponenziale, sono solo alcuni aspetti di una problematica complessa che richiede interventi a breve termine affinché il “volàno” delle modificazioni possa rallentare e invertire la tendenza. Ma per decidere quali sono i passi che vogliamo compiere è bene fare chiarezza su come vogliamo (o dobbiamo) rapportarci con la natura. Nel recente rapporto (2009) pubblicato dalla “International Union for conservation of Nature” (IUCN) si delinea un quadro preoccupante: la deforestazione procede a ritmi sempre più allarmanti; la popolazione di circa 3mila specie considerate di importanza critica si è ridotta del 40 percento fra il 1979 e il 2000; un numero crescente di specie animali è minacciato di estinzione. Inoltre la biodiversità agricola e zootecnica continua a calare. Per esempio più di sessanta razze di bestiame si sono estinte a partire dal 2000.

Nel ricordare che la diversità biologica o biodiversità, intesa nella varietà di tutte le forme viventi, riveste un ruolo insostituibile, specialmente per quanto concerne le caratteristiche qualitative degli alimenti, obiettivo del convegno è quello di rendere tutti più consapevoli, a partire dal nostro modo di pensare e vivere il tempo presente, dell’importanza delle diversità, tanto biologiche quanto culturali, per il benessere, l’organizzazione e la stabilità sociale dell’uomo. Non a caso la biodiversità è considerata alla stregua di un vero e proprio 'bene culturale', essendo un patrimonio di inestimabile valore di documentazione sia storica sia biologica, portatrice di civiltà antiche e componente insostituibile di vecchi equilibri biologici. L’incontro si propone inoltre di risvegliare le nostre coscienze a una ritrovata consapevolezza di ciò che è essenziale per la natura, e quindi per noi stessi in quanto suoi "figli": un’attenzione che non può non muovere i suoi passi a partire dal terreno dell’etica e della riflessione critica e filosofica, perché “il sonno della ragione” - scriveva Francisco Goya - “genera mostri”.



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