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24/11/2010

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PISTA “GINO LISA”: IL BALLETTO DELLE OPINIONI

Clicca per Ingrandire ORTOGONALE SÌ (De Leonardis) = “Se, come ha ribadito l’assessore regionale ai Trasporti Guglielmo Minervini al convegno svoltosi stamane alla Camera di Commercio di Foggia, è arrivato il momento delle ‘scelte strategiche intorno alle quali la Capitanata è chiamata a fare squadra’, data l’eseguità delle risorse a disposizione, ritengo allora sia necessario ribadire, per l’ennesima volta, che occorre puntare sulla nuova pista ortogonale dell’aeroporto ‘Gino Lisa’, per dotare finalmente il nostro territorio di un’infrastrutturazione all’altezza”.

Giannicola De Leonardis, consigliere regionale Udc e presidente della settima Commissione Affari Istituzionali, è scettico sull’ennesima ricomparsa dell’opzione Amendola ventilata dall’assessore (“è vero che non può essere considerata una ‘partita chiusa’ e che un decreto si può sempre rivedere, con relativo declassamento o riconversione di aeroporti militari per uso civile; ma è altrettanto vero che anni e anni di richieste trasversali non hanno prodotto alcun risultato, e che i tempi si dilaterebbero oltre ogni attesa ragionevole”, sottolinea) e sull’enfasi attribuita al treno-tram che “certamente rappresenta un significativo passo avanti per quanto riguarda la mobilità intercomunale, ma certamente non può chiudere qui la questione trasporti in Capitanata.

“Se allora la Regione Puglia - prosegue - vuole puntare gran parte delle attenzioni e relativi finanziamenti su dieci opere strategiche, la nuova pista di taglio ortogonale dello scalo foggiano, che garantisce costi ben determinati e tempi certi di realizzazione, e appare ben più vantaggiosa, nel breve-medio e soprattutto lungo periodo, rispetto al semplice allungamento della pista attuale, merita di essere inserita nell’elenco, con istituzioni e organizzazioni di categoria locali chiamate a fare la propria parte per sopperire a eventuali difficoltà di natura economica: come del resto ribadito dal presidente della Confindustria foggiana Pino Di Carlo nel corso dello stesso convegno.

“Poi - conclude - va affrontato il capitolo ‘sostegno alla Darwin’ circa la scadenza fissata al settembre 2011 che appare come un’inaccettabile mannaia al rilancio del traffico aereo in Capitanata, alla luce dell’investimento a lunga scadenza su compagnie come RyanAir che operano in altri scali pugliesi”.


ORTOGONALE NO (“Mondo Gino Lisa”) = Qualche giorno fa Aeroporti di Puglia ha presentato il progetto di allungamento della pista del Gino Lisa, un documento che ricorda molto il nostro studio di fattibilità di allungamento della pista. Siamo stati sempre molto duri nei confronti di Aeroporti di Puglia quando in passato ha compiuto le scelte che ritenevamo non corrette o dannose per la crescita dell’Aeroporto di Foggia. Questa volta, invece, non possiamo che essere concordi con le ipotesi di allungamento presentate da Domenico Di Paola (amministratore unico AdP; ndr).

Tuttavia un coro di persone favorevoli alla realizzazione della pista ortogonale si è levato, continuando a ignorare o tralasciare il problema dei venti e dell’incompatibilità con Amendola, ormai segnalato più volte da parte nostra. Vi riportiamo una serie di osservazioni postate sul nostro forum dall’utente ‘Foggiano85’, alle quali Angelo Stilla (direttore tecnico “Mondo Gino Lisa”; ndr) ha prontamente risposto. Ciò servirà a spiegare ancora una volta, dati alla mano, perché si deve allungare la pista e lasciar perdere tutte le altre soluzioni (ve ne proponiamo una sintesi; ndr).

‘Foggiano85’ scrive = In questi giorni mi sto documentando sulla vicenda dell’allungamento della pista. Ritengo che la giusta strada da battere sia quella della ortogonale per questi motivi:
I TEMPI - Si sa in Italia come funzionano gli espropri, si va avanti per anni tra opposizioni, decreti e ricorsi, e quindi rischieremmo di veder passare un sacco di tempo fra il dire e il fare. La costruzione di una pista ortogonale nuova invece non ha bisogno di particolari espropri dato che ricade quasi tutta nel sedime dell’aeroporto e si tratterebbe di intervenire solo su alcuni terreni agricoli.

Stilla replica = Invece gli espropri servirebbero anche (e forse soprattutto) per la pista ortogonale, dato che occorrerebbe acquisire/vincolare anche tutti i terreni intorno al curvone finale della superstrada Foggia-Candela, per evitare che saltino fuori altre palazzine come quelle spuntate lì come funghi negli ultimi due anni. Inoltre si tratta di un’opera colossale, più che costruire da zero due autostrade affiancate da 3 km l’una: se tutto va bene, sono 4-5 anni di cantieri, e il tutto sarebbe sfruttabile solo alla fine dei lavori! Inoltre, cosa forse più importante di tutte, i proprietari di terreni/immobili a nord si sono mostrati ragionevoli e possibilisti nel cedere le loro proprietà in cambio di un congruo indennizzo, quindi i tempi potrebbero essere sorprendentemente rapidi (espropri consensuali). Diverso è invece il discorso degli abusivi presenti in testata sud (e non è quindi un caso che il Comune di Foggia si sia concentrato in prima battuta verso Via Gioberti, a Nord), ma comunque quando in futuro dovrà necessariamente essere raddoppiata la tangenziale (con interramento?), dovranno per forza sloggiare anche loro, con le buone (indennizzo) o con le cattive (bulldozer dell’esercito).

‘Foggiano85’ scrive = I COSTI - Ho letto che i fondi sono stati stanziati anche da parte del governo centrale e si parla di somme ben più rilevanti rispetto ai 14 milioni di euro previsti, per cui anche forti del fatto che nel Consiglio regionale si approvano mozioni all’unanimità che riguardano il Gino Lisa, si potrebbe tentare di perseguire la strada della nuova costruzione piuttosto dell’allungamento.

Stilla replica = Se il discorso cade sui costi, allora è meglio non parlarne proprio: il mio allungamento ridotto prevede una spesa di max 30 milioni di euro (in effetti, i 14 stanziati sembrano pochini anche a me…), mentre per quella trasversale parliamo di almeno il triplo, ossia 90 milioni di euro, ovviamente salvo “imprevisti e complicazioni” che portano opere di questa portata, da noi, a triplicare facilmente i tempi e i costi iniziali!

‘Foggiano85’ scrive = I VANTAGGI: con una pista di 2200 metri il Gino Lisa può davvero aprirsi ai voli charter da 180 posti, che poi sono quelli che manterrebbero in piedi uno scalo da solo, cioè a prescindere dai finanziamenti che le compagnie possano o non possano prendere. Fare invece una pista più corta è solo un palliativo a mio parere, una sorta di contentino che non va bene. Insomma, Bari ci allunga la pista ma solo apparentemente soddisferebbe le richieste dei foggiani, anche perchè nella nostra nazione basta che cambi una legislatura e le promesse di ulteriori interramenti o allungamenti sono subito dimenticate!

Stilla replica = E’ acclarato che con 1800/1900 metri possono volare gli aerei da 150 posti (e con qualche limitazione sul peso del carburante, anche 180 posti). vedasi gli aeroporti di Lampedusa (pista di 1800x45m, senza Ils) e di Firenze (1750x30m, con venti dominanti sfavorevoli), dove volano proprio questo tipo di velivoli. Addirittura, su Firenze in questi giorni stanno cercando ad ogni costo di abilitare gli A320 da 180 posti col pieno carico di carburante, perché vogliono per forza fare il Firenze-Dubai non-stop! E lì hanno una pista stretta, corta, con venti capricciosi, chiusa fra palazzi e autostrade. A Foggia abbiamo ottimi venti dominanti favorevoli, una pista larga, meno chiusura rispetto a Peretola: se ci riescono là, allora noi possiamo fare tranquillamente lo stesso.

‘Foggiano85’ scrive = LA COESIONE DEL TERRITORIO: con una pista da 2200 metri andiamo tutti verso un unico obiettivo, soprattutto i garganici che a quanto pare si stanno (giustamente o provocatoriamente, decidete voi) attivando addirittura per un loro scalo, stanchi degli anni di finte promesse non mantenute da parte dei Baresi!

Stilla replica = E’ proprio per la coesione del territorio che bisogna smetterla subito di parlare di pista trasversale e concentrarsi invece tutti insieme per sostenere l’allungamento di Mongelli (sindaco di Foggia; ndr) e Di Paola (che basta anche per i charter turistici!). Altrimenti, ancora una volta, i Baresi ne approfitteranno per dire “Ma non vi va bene mai niente… e allora non facciamo niente ancora una volta!” Non diamogli questa occasione per l’ennesima volta, sarebbe davvero da sciocchi!

‘Foggiano85’ scrive = Nel progetto di AdP non si parla di Ils, quindi tutti i calcoli che sono stati compiuti sul fatto che basterebbe anche solo la pista di 1800 metri per gli aerei più capienti, lasciano il tempo che trovano se l’Ils non venisse poi installato.

Stilla replica = L’impianto Ils non viene citato da AdP perché in tutti gli aeroporti viene installato a spese dell’Enav! E poiché l’Enav è uno degli enti pubblici italiani con la più alta liquidità (vedasi puntata di Report del 21 novembre scorso, in cui si è parlato casualmente anche del grande Foggia di Zeman… che sia un segno del destino?!?), possiamo dire che un Ils di Cat II in testata 33 a Foggia dovremmo averlo senza problemi.

‘Foggiano85’ scrive = LA LOGICA: perché allungare una pista a soli 1800 metri con tutti i problemi che ne deriverebbero dal punto di vista dell’impatto sociale (espropri) ed economici, quando se ne può costruire una nuova e più lunga,tra l’altro già presente nel progetto originale di AdP? E’ inutile tarparci le ali quando possiamo invece cogliere probabilmente l’ultimo treno dei finanziamenti europei!

Stilla replica = La logica dice esattamente il contrario: perché imbarcarsi in un’opera così costosa, lunga, impegnativa, per avere poi solo un vantaggio esiguo? 2200 mt. contro 1900, e se si conta l’influsso dei venti dominanti… alla fine ne abbiamo 2200 (trasversali) che “valgono” 2100 e 1900 (allungati) che “valgono” 2000! Il progetto originale AdP, inoltre, dice espressamente “vanno valutati i venti dominanti e le interazioni con amendola…”, il che dimostra chiaramente la grande “coda di paglia” dei progettisti di AdP, che sapevano benissimo già allora i grandi problemi del loro progetto (per quanto tecnicamente molto bello).

Come vedete, la scelta migliore per economicità, semplicità e velocità (nonché l’unica possibile se Amendola dice no ai sorvoli per non rischiare il suo declassamento) è proprio l’allungamento ridotto a nord a 1900 mt. Lda / 1800 mt. Tora con Ils Cat II, che potrebbero facilmente diventare 2000 Lda / 1900 Tora in caso di intervento anche a sud (dove il mantenimento della resa ridotta potrebbe permettere di arrivare anche a 2000 mt. Tora!). E in futuro, il tunnel della nuova tangenziale da 12 milioni di euro (anche questo non a carico di Comune / AdP, bensì di Anas…) potrebbe darci addirittura 2500 mt. Lda / Tora e oltre.

“Allora, siete ancora convinti - conclude Angelo Stilla - che la scelta migliore sia la Pista Trasversale?”

 Redazione + comunicati (foto Mondo Gino Lisa)

 

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