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16/11/2010

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“LA SEDIA DEL DIAVOLO”

Clicca per Ingrandire Alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si terrà a Paestum dal 18 al 21 novembre, ci sarà anche Pietramontecorvino. Il Comune, infatti, ha deciso di aderire all’iniziativa promossa dalla Provincia di Foggia in collaborazione con Promodaunia, Università di Foggia e Camera di Commercio e col sostegno di 21 Amministrazioni comunali della Capitanata. Saranno quattro gli stand all’interno dei quali sarà promosso il patrimonio archeologico della Daunia.

LA SEDIA DEL DIAVOLO = In Campania, per un appuntamento che richiama in Italia i più importanti buyers del turismo internazionale, Pietramontecorvino sarà presente attraverso la promozione del sito archeologico che sorge a pochi chilometri dall’abitato, laddove ogni anno si celebra l’emozionante giornata dedicata al patrono Sant’Alberto. Nel sito archeologico di Monte Corvino, grazie alle recenti campagne di scavi, sono riemerse le tracce evidenti di una lunga cinta muraria a difesa dell’antico insediamento medievale.

L’area, posta su un rilievo ubicato al centro del triangolo descritto dagli skyline di tre paesi (Pietramontecorvino, Volturino e Motta Montecorvino), è caratterizzata dalla maestosa presenza della cosiddetta ‘Sedia del diavolo’ (foto del titolo; ndr), vale a dire la torre alta 24 metri che poggia su una base quadrangolare di 120 metri quadrati. La costruzione, attualmente e dopo diversi crolli subiti lungo l’arco degli ultimi decenni, si presenta divisa e aperta in senso longitudinale.

Lì vicino, a pochi passi vi sono i resti di un’antichissima cattedrale (foto 1 sotto) dove da 110 anni, ogni 16 maggio, centinaia di persone si recano in pellegrinaggio per rendere omaggio alla storia e alla figura di Sant’Alberto.

LA STORIA CHE SI SVELA = Tutti gli ultimi ritrovamenti indicano che la Torre, ancora oggi in gran parte intatta, è solo uno degli elementi principali di un vero e proprio castello. Gli archeologi dell’Università degli Studi di Foggia hanno scoperto una chiesetta, proprio a lato della Torre, una cisterna per la raccolta dell’acqua, alcune fosse granarie e un antico piano stradale a meno di due metri dalla superficie del terreno. Il ritrovamento di alcuni pregevoli manufatti di ceramica invetriata, per la particolare fattura di raffigurazioni e colori, sono la prova della ricchezza e della vitalità del castrum di Montecorvino.

Si tratta di un sito, dunque, la cui bellezza e importanza accrescono a ogni campagna di scavi. Un luogo che emoziona e apre uno squarcio sul connubio straordinario di storia e natura espresso da Montecorvino, dalla sua torre, dai resti della cattedrale e, adesso, anche dalla parziale emersione di una cinta muraria ben conservata. La priorità indicata dal Comune di Pietramontecorvino è quella di trovare la risorse necessarie alla messa in sicurezza della torre.

Montecorvino e Pietra sono legati da un’eredità storica al centro di un importante progetto rappresentato dalla ricostruzione dell’identità di un territorio attraverso la valorizzazione del patrimonio archeologico dell’intera area. La zona in questione è stata oggetto di una prima campagna di scavi, realizzata dall’Università di Foggia, che ha permesso di compiere un’analisi più approfondita sulle aree poste nelle immediate prossimità della torre e dei resti dell’antico complesso religioso dimora di Sant’Alberto.


 Uff. Stampa Comune Pietramontecorvino

 

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