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09/11/2010

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SALVIAMO IL GINO LISA

Clicca per Ingrandire ORDINE DEL GIORNO: SALVAGUARDIA AEROPORTO “GINO LISA” DI FOGGIA

I sottoscritti Consiglieri Regionali
PREMESSO CHE:
- l’aeroporto civile “Gino Lisa” di Foggia è l’infrastruttura principale della Capitanata, nonostante decenni di penalizzazioni e disattenzioni:
- lo scalo civile ha fatto registrare nel recente passato numeri di assoluto rilievo per quanto riguarda l’utenza, nonostante vettori dalle ridotte capacità e una pista che non consente l’atterraggio e il decollo di charter in grado di veicolare un traffico ben più consistente;
- la particolare conformazione geo-morfologica della Capitanata rende necessaria e indispensabile la presenza di un aeroporto civile sul territorio, data la notevole estensione della provincia e il bacino altrettanto considerevole proveniente dalle regioni limitrofe;
- la Regione Puglia ha investito considerevolmente in infrastrutture per il rilancio del turismo e dell’economia, e la Capitanata non può essere ulteriormente penalizzata, in considerazione del numero di presenze fatte registrare in particolare dal turismo balneare e dal turismo religioso, di gran lunga superiori a quelle registrate nelle altre province pugliesi;
- il quotidiano ‘Repubblica’ nell’edizione di ieri, lunedì 8 novembre, ha anticipato i risultati di un presunto Piano per la riorganizzazione del sistema aereo nazionale messo a punto da Nomisma, One Works e Kpmg, secondo il quale risulterebbe che in Italia ci sarebbero 24 aeroporti ritenuti superflui e meritevoli di chiusura per il rapporto fra costi e benefici, e la lista includerebbe anche il ‘Gino Lisa’ di Foggia;

RILEVATO CHE:
- gli investimenti sullo scalo civile foggiano sono stati irrisori in rapporto ai benefici prodotti, e anzi risultano largamente insufficienti in rapporto alle potenzialità e alla ricettività offerta dall’intero territorio, dal Gargano al Subappennino, da San Giovanni Rotondo a Monte Sant’Angelo al Santuario dell’Incoronata, dalle tracce federiciane ancora ben presenti a Lucera al Comune capoluogo;
- proprio in queste settimane è in atto una mobilitazione sul territorio che coinvolge enti locali, associazioni di categoria, il mondo dell’associazionismo e la società civile per l’allungamento della pista, condizione necessaria e indispensabile per il definitivo rilancio sia dell’infrastruttura sia dell’intero territorio, con benefici diretti per l’economia dell’intera regione;
- da anni la società Aeroporti di Puglia ha in visione un progetto di allungamento della pista dell’aeroporto ‘Gino Lisa’ di taglio ortogonale, con costi e tempi di realizzazione ben definiti; e che questo progetto verrà presentato ufficialmente all’opinione pubblica il prossimo 19 novembre nel corso di un convegno organizzato dall’ente Camera di Commercio di Foggia, col pieno sostegno dei principali attori istituzionali ed economici del territorio di Capitanata;

IMPEGNANO LA GIUNTA REGIONALE A:
- sollecitare immediatamente il governo nazionale per avere le necessarie e doverose informazioni intorno alla reale situazione dello scalo civile ‘Gino Lisa’ di Foggia, e intorno al Piano per la riorganizzazione del sistema nazionale;
- rilanciare ulteriormente lo scalo civile ‘Gino Lisa’ di Foggia, con un investimento in grado di garantire la prossima realizzazione, col contributo anche degli enti locali di Capitanata, dell’allungamento della pista di taglio ortogonale in grado di permettere il decollo e l’atterraggio dei vettori dalla portata decisamente significativa, e in grado di ‘agganciare’ i principali tour operators mondiali e così permettere l’arrivo in Puglia di un turismo ancor più interessante e qualificato per quantità e qualità;
- difendere in ogni sede istituzionale la necessità della presenza dello scalo civile in Capitanata, infrastruttura prioritaria in un territorio già fortemente penalizzato, e tutt’altro che superflua e irrilevante.

E anche la Provincia dauna scende in campo. “È arrivato il momento - commenta Paolo Mongiello, presidente gruppo consiliare del PdL in Consiglio provinciale - di uscire dalla logica delle attese e delle promesse per spostarsi su quella dei fatti. Il futuro dell’aeroporto dipende dalla capacità di definire, senza ulteriori dilazioni temporali, un cronoprogramma rigoroso per quegli interventi infrastrutturali che possono consentirgli di acquisire una competitività sul mercato globale del trasporto aereo”.

“Quello di Foggia - dichiara - non è affatto un aeroporto ‘bonsai’ né un carrozzone inutile da cancellare con un tratto di penna. Basta leggere i numeri del traffico passeggeri per rendersi conto che la sua parabola è costantemente e stabilmente in ascesa”. Per cui, continua, “è necessario leggere con attenzione il dossier dell’Enac (che ha nserito lo scalo dauno fra i 24 aeroporti nazionali ‘superflui’; ndr) e cogliere al suo interno quegli elementi che devono essere in cima all’agenda della politica e delle istituzioni”.

“Perché possa ‘spiccare il volo’ - argomenta - occorre procedere in modo spedito alla definizione operativa delle azioni che possano metterlo nelle condizioni di incrementare ulteriormente la propria appetibilità e funzionalità”. E qui il presidente si riferisce in tutta evidenza all’allungamento della pista. “E’ per questo - conclude - che non è più tempo di studi, annunci o promesse. Quali che siano le strade per aprire il nostro scalo ai charter bisogna percorrerle con rapidità, fissando un preciso cronoprogramma dei lavori da compiere. Alla società ‘Aeroporti di Puglia’, che solo poche settimane fa ha ribadito con forza la sua volontà di procedere in questa direzione chiediamo un’assunzione piena di responsabilità. E all’amministratore delegato AdP, Domenico Di Paola, chiediamo di tornare in Capitanata e illustrare quali siano i fondi disponibili, i programmi di ammodernamento infrastrutturale e i tempi per la loro realizzazione. Non è più tempo di ulteriori rinvii o dilazioni. Perché la difesa del ‘Gino Lisa’ necessita adesso di fatti e non parole”.


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