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29/10/2010

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PARCO, CONFRONTO APERTO COI CACCIATORI

Clicca per Ingrandire Analisi serie e approfondite anche attraverso la rivisitazione delle ragioni dell'esistenza delle aree contigue (buffer zone) stabilite dal Piano del Parco: questa, fra le principali, la richiesta avanzata e più vivacemente dibattuta da Federcaccia, Anlc, Cpa Sports, Enal Caccia e Italcaccia i cui rappresentanti hanno preso parte al workshop ‘ad hoc’ organizzato dall’Ente Parco Nazionale del Gargano per presentare e avviare una seria discussione e condivisione degli strumenti di programmazione (Piano del Parco e PPES).

L’acceso dibattito durato più di tre ore ha avuto come esito, per la prima volta nella storia delle relazioni istituzionali con tali associazioni di categoria, un primo e speranzoso margine di condivisione di obiettivi e progettualità. Stefano Pecorella, commissario dell’Ente, ha richiamato al senso di responsabilità che deve caratterizzare la presenza di ognuno dei presenti e per i ruoli ricoperti. Dal canto loro i cacciatori hanno apprezzato l'importante apertura alla discussione nei loro confronti.

“Finora mai nessuno ci ha illustrato la reale situazione - ha affermato con veemenza Matteo Trotta della Cpa Sports. - I cacciatori non dicono no al Parco del Gargano, ma a gran voce chiedono sensibili miglioramenti rispetto a ciò che attualmente è riportato sul Piano del Parco. Perché non si è tenuto conto del fatto che il Gargano è l’area protetta più antropizzata d’Europa? Si è a conoscenza del fatto che la provincia di Foggia, e in particolare questo territorio, è molto ambita da cacciatori e turismo venatorio?”

Trotta, da decano del settore, pone l’accento su talune criticità. “La legge prevede indennizzi adeguati per i cosiddetti usi civici, aspetto non ancora considerato dall’Ente Parco. La nostra richiesta - ha aggiunto - è di annettere le zone contigue (buffer zone) all’interno dell’area Parco e non all’esterno come previsto. Se ciò non dovesse accadere, la perimetrazione raddoppierebbe con conseguenti danni irreparabili per economia e vivibilità”.

La proposta unanime della categoria viene rimarcata anche da Mario Basile di Federcaccia. “Noi cacciatori - ha evidenziato - abbiamo tutto l’interesse a conservare un ambiente sano, ma questa proposta di Piano del Parco, come è formulata, non ci convince. Noi avanziamo una proposta di riqualificazione ambientale e paesaggistica del territorio tenendo ben presente che i confini non si toccano e le aree contigue devono ricadere all’interno dell’area protetta”.


LE DICHIARAZIONI DI PECORELLA = “La tutela si sviluppa solo attraverso le attività congiunte degli attori che vivono il territorio e curano gli interessi collettivi (associazioni, istituzioni, eccetera). L’area protetta deve esserlo anche per sviluppare economia. Nessuno ha intenzione di erigere una controproducente muraglia cinese per impedire l’accesso a chiunque. La vera ecosostenibilità consiste nello sviluppo delle opportunità e gli strumenti di pianificazione a nostra disposizione (Piano del Parco e PPES) sono i principali atti d’indirizzo. Occorrono discussione e condivisione per trovare la migliore quadratura del cerchio.

Per questo ho sentito l’esigenza di mettere gli strumenti del Parco su un tavolo e avviare la fase di confronto per giungere alla loro condivisione. Il Piano del Parco, il PPES e il Regolamento non sono oggetti indefiniti e attraverso la loro approvazione dobbiamo sconfiggere l’arretratezza culturale che predilige le barricate e lo scontro. Gli errori del passato devono diventare una memoria utile perché non si verifichino più. Questi tavoli di confronto e concertazione devono essere il luogo nel quale formalizzare le osservazioni necessarie perché il corretto iter normativo diventi conoscenza e consapevolezza del territorio. Il mio intento è quello di condividere tutto ciò che è nell'interesse del territorio. Mi aspetto un valido contributo da tutti gli attori di questo territorio per rappresentare le esigenze di sviluppo e tutela dell'area nel necessario contraddittorio con la Regione”.

Il tavolo sarà aggiornato al 9 novembre prossimo. Per ulteriori informazioni: Ente Parco Nazionale del Gargano - Ufficio Stampa, tel. 0884-56.89.39 – e-mail: ufficiostampa@parcogargano.it

 Ufficio Stampa

 

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