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22/10/2010

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“CHI DECIDE IL DESTINO DI UN TERRITORIO?”

Clicca per Ingrandire In questi giorni si discute molto di aree protette, di Parco, dopo che la Comunità del Parco circa un mese fa, ha “approvato” (si fa per dire), il PPES, riproponendo lo stesso e identico copione. In una lettera al direttore di Fuoriporta ho provato a chiedere ai governanti del Parco alcune cose:
- chi si è accorto dei vantaggi e dei benefici, dopo oltre 15 anni dall’istituzione dell’area protetta?
- Che fine a fatto la sede del Parco, a seguito della ristrutturazione (costata ai cittadini circa 500mila euro) della Caserma Sansone in Foresta Umbra?

Forse le risposte sono contenute in un articolo pubblicato sulla Gazzetta del Mezzogiorno (15 ottobre 2010) che mi preoccupano non poco. Si legge, infatti, che il commissario Pecorella incontrando le Associazioni ambientaliste (come da copione) ha trovato accordo sulla necessità di rendere “più attrattivo” il Parco Nazionale del Gargano, attraverso uno sviluppo ecosostenibile dello stesso. Vorrei capire cosa si intende per sviluppo.

Durante l’incontro, sono state affrontate, dunque, e concordate le scelte per dare una spinta propositiva all’area protetta. Concordate con chi? Commissario Pecorella, non sarebbe più opportuno affrontare e concordare coi cittadini le scelte che decidono il futuro delle popolazioni? E’ forse riduttivo pensare di deciderlo con un poker di associazioni ideologizzate? Mi ha colpito particolarmente un Consigliere del Wwf Puglia, che ha dichiarato, sempre nel succitato articolo, che “dopo 15 anni abbiamo un’area protetta con giusti vincoli”. Che significa? Il commissario è certamente d’accordo con questa affermazione?

La sintesi di Pecorella è questa: “Dopo aver ricevuto l’ok per il Piano del Parco e per il PPES ora c’è da mettere a regime il regolamento del Parco”. (Voglio ricordare al commissario che l’ok per il Piano del Parco l’ha avuto con parere contrario della Comunità del Parco e che lo stesso è fermo in Regione Puglia, in attesa di ricevere tutte le osservazioni dagli Enti Locali, come da Legge n. 394/91. Inoltre il Comune di Vico, per sua informazione, è quasi pronto per consegnare il tutto all’Ente Regione.)

Per la cronaca e perché i cittadini sappiano la verità, desidero rammentare che qualche anno fa, quasi tutti i Comuni del Parco, nei rispettivi Consigli Comunali, hanno rigettato all’unanimità il Piano del Parco. Vorrà dire pur qualcosa, o no? Per quanto riguarda il “mettere a regime il regolamento del Parco”, come affermato dal commissario, non ci saranno problemi: i sindaci approveranno ancora una volta con parere “contrario”.

In attesa di gradite risposte, quando giungerà il momento di dare voce ai cittadini?

Vincenzo Murgolo (assessore ai Lavori Pubblici Comune di Vico del Gargano)

 fuoriporta.info

 

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