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11/10/2010

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“FINALMENTE QUALCOSA CHE FUNZIONA”

Clicca per Ingrandire “Finalmente qualcosa che funziona”: è la frase circolata nei giorni scorsi dopo l’approvazione all’unanimità del “Piano Pluriennale Economico Sociale” che segue l’approvazione del Piano del Parco. Questa nuova programmazione va bene e crea certezze per il futuro. Potrebbe essere la svolta per il nostro territorio, visti coesione e clima di collaborazione armoniosa della Comunità (dei sindaci; ndr) del Parco unita a quella del rappresentante della provincia. E questo nuovo modo di “fare” piace anche ai cittadini, che non leggono più di sedute rissose, ma di fattive collaborazioni. Il commissario Stefano Pecorella (foto del titolo, al centro) probabilmente è riuscito a trovare il baricentro necessario al buon andamento dell’Ente.

Le città, che del Parco fanno parte, sono certamente contente, poiché sperano che il detto comune venga sfatato, cioè che il Parco non sia solo un momento di vincoli, ma diventi un chiaro ed evidente volàno per l’economia turistica e ambientale del nostro meraviglioso Gargano. Forse è per questi motivi che è stato lanciato il concorso fotografico “Occhio al Gargano”. Si sa, la fotografia imprime i momenti di un luogo, veicolando l’immagine di un territorio, anche a migliaia di chilometri di distanza. Si ricordi il concorso della Proloco di Monte S. Angelo che ha avuto concorrenti perfino dallo Sri Lanca.

Il nostro Gargano ha bisogno di essere coccolato dai propri abitanti e amministratori, non deve servire solo come trampolino di lancio politico, potrebbe anche esserlo, ma solo come un modo da parte dei cittadini di dire grazie per ciò che si è ricevuto. Un appello andrebbe fatto agli organi superiori affinché ci si decida a dare un presidente a questo Parco che da troppo tempo va avanti con i commissariamenti.

Altro elemento da tenere in debita considerazione è l’istituzione del tavolo tecnico con le associazioni agricole, fortemente voluta dal commissario Pecorella. Rafforza infatti quelle certezze di cui il territorio ha bisogno. Il Gargano conta numerose associazioni di vario genere, che a vario titolo fanno del bene al territorio e alla comunità. Potrebbe essere un’idea quella di raccoglierle intorno a un tavolo e programmare con loro i rispettivi aspetti di competenza. Per esempio con l’Agesci, o con associazioni di volontariato e protezione civile come l’UGR27 di Monte S. Angelo, o la Paser di Manfredonia, o ancora associazioni culturali come “Insieme per”… L’elenco sarebbe lunghissimo, ma tutte queste associazioni potrebbero solo fare meglio se opportunamente spronate.

Donato La Torre


 ilmontenews.it

 

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