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07/10/2010

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PARCO: TORNA IL SERENO NELLA COMUNITÀ

Clicca per Ingrandire Con l’approvazione all’unanimità del PPES (Piano Pluriennale Economico Sociale) da parte della Comunità, convocata dal presidente D’Anelli su richiesta del commissario dell'Ente Parco Stefano Pecorella, avvenuta ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di San Marco in Lamis, ospiti del sindaco Lombardi, fa un importante passo avanti la pianificazione dello sviluppo dell’Ente Nazionale Parco del Gargano. Un secondo step, dopo quello dell’approvazione del Piano del Parco, che fa acquisire all’Ente guidato dal commissario Pecorella, in perfetta sintonia con la sua Comunità, un particolare peso specifico nella nuova e importante strategia di tutela ambientale e sviluppo sostenibile del territorio garganico e non solo.

Il proficuo lavoro della Comunità si è svolto senza intoppi in un clima di coesione istituzionale fra sindaci e rappresentante della Provincia, on. Marinacci, presenti. Tutti pronti a rimboccarsi le maniche per realizzare una seria e condivisa programmazione. Uno slancio decisivo è giunto dai primi cittadini di San Marco in Lamis e Mattinata. “L’ottimo è nemico del meglio” ha esordito Michelangelo Lombardi, sindaco di San Marco in Lamis che ha poi proseguito: “Si avverte una urgente necessità di essere propositivi. Le nostre comunità ci chiedono a gran voce di prendere quelle decisioni utili a risolvere i problemi. In definitiva, occorre maggior senso pratico, così come stiamo dimostrando”.

“In questi mesi di Commissariamento dell’Ente Parco, quello di Stefano Pecorella è stato un protagonismo istituzionale e non personale - ha affermato Lucio Roberto Prencipe, sindaco di Mattinata - e per questo va apprezzato e sostenuto. Nostro compito è quello di colmare il vuoto di legittimità e rappresentanza in merito al futuro strategico di questo territorio. Occorre, perciò, uno strutturalismo funzionale, soluzioni veloci perché il Parco dev’essere il fulcro della programmazione dei Comuni. Un asse attorno al quale ruotare ordinatamente e tutti alle stesse condizioni. Non è più il tempo delle meline, altrimenti arriviamo a un pericolosissimo punto di non ritorno”.

Un importante apporto è giunto anche da Antonio Trombetta, assessore all’Ambiente di Lesina, storico rappresentante della Comunità: “Con molto piacere constato che la classe dirigente locale è maturata e ha deciso di riconoscere questo strumento fondamentale, pilastro imprescindibile per la programmazione dello sviluppo. Superato questo scoglio, ora occorre individuare strategie per decidere le priorità. Se viene a mancare questa consapevolezza abbiamo un approccio utilitaristico alla questione e risulteremmo schizofrenici, in quanto non ci renderemmo conto dell’importanza della pianificazione. E’ politicamente rilevante la scelta di fare sistema: l’Ente Parco ha bisogno di un governo democratico, ed esso deve risultare il prioritario interlocutore territoriale”.

“Sono molto soddisfatto ed entusiasta di vedere finalmente raggiunto un obiettivo così importante e constatare il ritorno della serenità e della collaborazione fra tutti i componenti della Comunità del Parco - ha dichiarato l’on. Nino Marinacci, rappresentante della Provincia di Foggia. - Sono aspetti auspicati da me e dai decani di questa assise. L’affermarsi della coesione a scapito delle barricate, fa sì che il Parco diventi di tutti senza più vincoli di lacci e lacciuoli. Un Ente e un soggetto di sviluppo condiviso e aperto a tutti, scevro dalle lotte intestine fra bianchi e rossi”.


GLI INTERVENTI
- Il commissario del Parco = Al taglio del secondo dei tre traguardi previsti, Stefano Pecorella, ha rimarcato l’importanza di avere una visione comune e condivisa. “C’è piena condivisione degli obiettivi all’interno della Comunità del Parco. La discussione del Piano Sociale del Parco arricchisce e completa quella sull’altro strumento cardine che è il Piano del Parco. Adesso auspico insieme a tutta la comunità l’avvio delle procedure da parte della Regione Puglia al fine di consentire l’inserimento delle azioni di questi strumenti nella stessa programmazione regionale. Solleciterò la Regione Puglia, su mandato della Comunità del Parco perché sia dato avvio alle procedure amministrative per le valutazioni di merito degli strumenti approvati dall’Ente Parco”.

Il commissario ha poi illustrato in sintesi i positivi risvolti dell’adozione di tali strumenti programmatici. “A fronte dei tagli di bilancio e dei finanziamenti dobbiamo assolutamente mettere in pratica strumenti di gestione come il Piano Pluriennale Economico-Sociale. Non possiamo più fare sconti a nessuno. La contrattazione singola disperde solo energie e spese per le consulenze tecniche. Per questo è necessario riunire tutti gli Enti che compongono il Parco in una comune strategia. Se la Comunità - ha proseguito - si dota di tutti e tre gli strumenti programmatici (Piano del Parco, PPES e Regolamento del Parco), finalmente il territorio garganico potrà contare su azioni condivise di valorizzazione delle risorse naturalistiche e di sviluppo delle attività agro-silvo-pastorali e turistiche in modo ecosostenibile”.

“Il PPES è il plenum di tutte le nostre tradizioni e culture. Con l’approvazione di questo strumento possiamo finalmente decollare - ha sottolineato, - ma serve sinergia e non contrapposizione. Non puntiamo su progettualità esclusive, bensì su quelle complementari alle esigenze del territorio. Ad esempio, se esiste un corridoio ecologico o una via del pellegrinaggio essi sono trasversali a tutto il territorio. In tal senso, quindi, a maggior ragione l’Ente Parco va vissuto come l’istituzione di tutti e al servizio di tutti”. Il commissario ha concluso, poi, con un invito particolare: “Il PPES, in definitiva, rappresenta l’interfaccia coi Comuni al fine di recepire le singole specificità”.

- Il presidente della Comunità = Da sempre tra i più vivaci animatori della Comunità del Parco, Carmine D’Anelli, sindaco di Rodi Garganico, ha condiviso la tabella di marcia adottata dal commissario Pecorella. “L’ok al PPES ci consentirà di accelerare in maniera determinante nella corsa ai finanziamenti utili per il nostro territorio. Siamo consapevoli e responsabili amministratori del nostro territorio e la concreta dimostrazione è l’approvazione all’unanimità di un progetto di sviluppo della nostra importante area protetta. In questo modo sarà più facile operare evitando lungaggini burocratiche che hanno rallentato la vita del Parco. Questo Ente va assolutamente rilanciato in tutte le direzioni, soprattutto verso quelle dei Fesr e dei Sac”.

Col suo consueto pragmatismo, D’Anelli interloquisce senza remore coi suoi ‘colleghi’. “Senza fare inutili giri di parole dovremo affrontare comunemente i problemi ad esempio del randagismo, del vergognoso degrado ambientale e della questione rifiuti. Tutti dobbiamo farci carico di queste responsabilità affinché il Gargano possa arrivare in maniera ottimale ad affrontare l’estate 2011 - ha concluso D’Anelli. - Il nostro impegno e operosità sono il segnale che il Gargano è fatto di persone oneste e perbene. Diciamo basta una volta per tutte a questa storia dei ‘mafiosi in doppiopetto’. Il Parco è l’unico soggetto che può amalgamare territori diversi. Non possiamo più permetterci di sbagliare. Chi è fuori da queste logiche è fuori da questa Comunità”.


LA SCHEDA = La metodologia di elaborazione del PPES del Parco Nazionale del Gargano si fonda sulla ricerca di coerenza tra le previsioni contenute nel PPES stesso e i contenuti del Piano del Parco. In altre parole, i due documenti contengono indicazioni condivise e, in molti casi, Piano Economico e Sociale recepisce le implicazioni economiche di quanto prescritto nel Piano del Parco, pur nella sua autonomia riguardo agli obiettivi strategici. Il PPES, infatti, presta particolare attenzione ai percorsi di valorizzazione delle risorse che siano in grado di superare il banco di prova rappresentato dal mercato e, quindi, di sostenersi attraverso i flussi di ricavi che ne scaturiranno e non soltanto per l’effetto di finanziamenti di provenienza pubblica.

Uno degli obiettivi di fondo del PPES è il rafforzamento della capacità competitiva del territorio, da ottenere nel rispetto dei vincoli imposti dalla sostenibilità ambientale. Gli obiettivi di carattere sistemico, individuati nel Quadro Strategico del PPES risiedono essenzialmente nel trasformare le risorse in sistema; valorizzare le risorse mobili e immobili; accrescere la varietà e la qualità dell’offerta; migliorare la collocazione dei prodotti nel mercato; rafforzare l’attività di marketing e di comunicazione dei prodotti.


IL QUADRO STRATEGICO = È necessario attivare processi articolati e complessi di cooperazione a più livelli e in molti campi di azione. L’Ente Parco si propone, attraverso l’utilizzo del PPES e del Piano del Parco, di guidare e governare, almeno in parte, tali processi in una prospettiva di dialogo e interazione con gli altri soggetti a vario titolo operanti sul territorio. Gli indirizzi di Piano e PPES rientrano in una logica di rispondenza criticità-potenzialità del territorio del Parco del Gargano>obiettivi>misure>azioni organizzata nel Quadro strategico.

Quest’ultimo, a sua volta, specifica in dettaglio il progetto di Piano e di PPES, cioè il progetto di governo del territorio da attuarsi mediante una politica di sostenibilità ambientale per la quale sono previsti la partecipazione e il concorso di tutte le parti coinvolte. Esso costituisce un fondamentale momento di definizione, sia di strategie e di programmi, sia delle strutture di governance destinate a organizzare tutte le diverse fasi (da quelle di concertazione a quelle di realizzazione delle azioni) in cui si sostanzia il PPES.

A questo scopo il Piano di Sviluppo Economico e Sociale definisce, in linea con la L. 394/91, gli indirizzi per organizzare le risorse in modo da perseguire gli obiettivi della Legge efficientemente ed efficacemente. E individua pertanto gli otto Progetti strategici definendo concretamente le azioni che danno attuazione alle indicazioni di Piano.

 Comunicato Parco del Gargano

 

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