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20/09/2010

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IL “PRINCIPE DEI BRIGANTI” SBANCA A NAPOLI

Clicca per Ingrandire Strepitoso riscontro di pubblico, presumibilmente oltre diecimila persone, ad aprire la 10ª edizione del Festival “La Notte della Tammorra” a Napoli, in particolare la seconda e ultima serata, quella di sabato 18 settembre. Tra gli ospiti selezionati da Carlo Faiello (foto del titolo e 1 sotto; ndr), il M.tro Michele Mangano, appunto (foto 2 sotto), e i Danzanova del Gargano (foto 3-9), chiamati come unica compagnia a rappresentare la cultura pugliese in quello che a oggi è il festival maggiormente rappresentativo della cultura napoletana.

Accolto da un fragoroso applauso, Michele Mangano ha esordito suonando con la tromba di Matteo Salvatore e recitando versi in dialetto garganico dedicati a Giovanni Coffarelli, artista da poco scomparso cui era dedicata l’intera manifestazione. I versi sono stati accompagnati da una speciale tarantella del Gargano (tarantella di San Nicandro Garganico), “O’ re re”, suonata dal grandissimo Carlo Faiello e dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare, che ha accompagnato tutti i brani su cui Mangano e i Danzanova hanno eseguito le loro frenetiche danze nel corso della serata.

Tantissimi i consensi per loro dagli artisti ospiti, in particolare da Fausta Vetere (foto 10) e dalla grande attrice-cantante Lina Sastri. Ma non è tutto: a ricordare tra danze e canti Giovanni Coffarelli ci sono stati nomi illustri della cultura meridionale tra cui Antonella Morea, Monica Pinto, Anna Spagnolo, Patrizia Spinosi, Sara Tramma e la partecipazione straordinaria di Lina Sastri. Delirio del pubblico alla rappresentazione scenica del rito della taranta di Michele Mangano, che ha portato sulla scena una “taranta” mediterranea con riferimento al mito dell’antica Grecia e alle danze Dionisiache, utilizzando maschere in cartapesta rappresentanti appunto Bacco e le Baccanti, valorizzando quindi anche l’aspetto teatrale intrinseco nella danza popolare.

Numerosissimi i fans di Mangano giunti da Manfredonia che si sono contraddistinti nel corso della serata per i cori che inneggiavano “Mangano, Mangano!!!” Alle interviste che sono seguite il maestro ha parlato del progetto che già dallo scorso anno porta in tour “Paisà! Ballo e canto per gli Emigranti” coadiuvato dall’orchestra “Pugliapartenopea”, vero e proprio viaggio che partendo dalla Campania si sposta man mano verso il Gargano, il Salento, la Basilicata e la Calabria.

Il “Tributo a Giovanni Coffarelli” ha inoltre visto tra i partecipanti: Tammurrianti, Cantori e Musicisti della storica “Paranza Vesuviana”, Pasquale Ambrosio, Ciro Barra, Carmine Fiorillo, Raimondo Lippelli, Luigi Millunzi, Ciccio Salierno, Rossella Secondulfo, Salvatore Sorrentino, Enzo Vorraro, Mario Vorraro, Paolo Licastro, Angelo Tuorto. E ancora: ‘E Zezi (Pomigliano d’Arco), la Paranza di P. Di Febbraio (Tammurriata di Giugliano), Le Donne nella Tammorra di ‘Zi Riccardo Esposito Abate (Canti e danze del Vesuvio), La Band dei ragazzi de Le Terre di Don Peppe Diana (Terra del Lavoro).

Dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso nelle nove edizioni precedenti, quest’anno l’evento è stato presentato dal Comune di Napoli e dall’Assessorato Grandi Eventi. Anche questa volta, l’obiettivo di “La Notte della Tammorra” è stato promuovere un Festival dedicato alla Tutela del Patrimonio Immateriale, alla difesa della Cultura Popolare; due giornate rivolte alla accoglienza e al confronto dei portatori di tradizione, dei costruttori di memoria - artigiani, musicisti, associazioni e rappresentanti di comunità locali della Regione Campania (e non solo) - che hanno offerto al pubblico campano e ai turisti un’occasione unica per testimoniare a favore del valore e dell'importanza della salvaguardia del patrimonio culturale della nostra terra.

Afferma Mangano: “Dopo 30 anni di esperienza posso ritenermi davvero soddisfatto dei risultati che sto portando a casa. E’ un buon momento. A Napoli ho ricevuto un’accoglienza incredibile, sia dagli organizzatori che dagli ospiti del festival. Ho avuto modo di parlare coi grandi della musica popolare, tra cui Carlo Faiello, Lina Sastri e Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare, di collaborazioni da intraprendere per il futuro. Posso quindi ritenermi più che soddisfatto di questa incredibile esperienza napoletana, dove il giorno successivo, domenica, ho assistito al miracolo della liquefazione del sangue di San Gennaro! Tutta una serie di emozioni, dal Sacro al Profano, che mi hanno arricchito e che, tornando nella mia Puglia, mi hanno reso fiero di appartenere a questo nostro Sud!”


 Ufficio Stampa “Ass. La Bella Cumpagnie”

 

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