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02/09/2010

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"PARCO DEL GARGANO: QUANTO SILENZIO!”

Clicca per Ingrandire Caro Direttore, non le nascondo che già da un po’ di tempo mi ero prefisso di scriverle per far conoscere ai cittadini alcune situazioni poco note. Dopo il rischio corso in estate, ed ancora non debellato, del conferimento dei rifiuti, colgo lo spunto per alcune riflessioni e mi perdoni, anche per alcune domande.

Dopo 15 anni dall’istituzione-imposizione del Parco Nazionale del Gargano, qualcuno di voi si è accorto dei vantaggi o dei benefici? Mi spiego. Oltre a qualche componente del carrozzone politico, chi altri ha potuto saggiare le virtù e le grazie dell’Ente Parco? Quali utili ha portato? In compenso, su interi territori possiamo ammirare rifiuti e discariche abusive di ogni tipo, boschi, pinete, foreste, macchia mediterranea a rischio incendi per mancata cura e prevenzione del sottobosco, centinaia di quintali di legna secca marcire per terra...

Intanto si registra solo “silenzio”. Un silenzio che diventa semplice preoccupazione quando la discarica di Cerignola, attualmente unico luogo di conferimento dei rifiuti da parte di molti Comuni del Gargano Parco, dopo la chiusura della discarica di Vieste (era stata posta sotto sequestro), col rischio per Vico e altri paesi, proprio durante l’estate, di fare la fine di Napoli e Palermo. Senza considerare i costi di conferimento per la maggiore distanza. Quanto graveranno sui vichesi? L’Ente Parco non si pone minimamente il problema? E’ o non è l’Ente preposto alla tutela dell’ambiente? E semmai lo facesse, per cortesia potrebbe comunicarci le sue intenzioni? Perché non pensare a una discarica comprensoriale per tutti i Comuni ricadenti in area Parco, con l’Ente stesso promotore e finanziatore dell’iniziativa? Potrebbe essere fattivamente realizzabile?

La Comunità del Parco, quando si riunisce (semmai si riunisce) di cosa discute? Forse del significato di approvare il Piano del Parco con parere contrario? Che significa. Qualcuno mi spiega come si può approvare qualcosa dando parere sfavorevole? Se il Piano è visto male dai sindaci, che lo considerano solo un almanacco di vincoli, allora perché lo approvano? Nessuno parla o nessuno può parlare? Esiste ancora il diritto di esprimere la propria opinione? Comunque si vocifera che la delibera approvata sia pregna di illegittimità. Ma veniamo ai tanto auspicati cambiamenti che gli stregoni dell’ambiente hanno decantato.

Lo sapevate che più o meno sette anni fa sono stati spesi circa 500mila euro per il restauro della “Caserma Sansone” in Foresta Umbra destinata (forse) a essere sede del Parco? Lo sapevate che l’immobile ristrutturato sta cadendo a pezzi, alla faccia dei cittadini garganici. Intanto si registra solo “silenzio”. Per non parlare della Foresta Umbra, senza un benché minimo di servizi, senza un telefono pubblico, una fattispecie di Pronto Soccorso, un bagno pubblico, una fontanina d’acqua, un punto di informazione gratuito... E poi ci dicono che bisogna fare turismo...

Sveglia, cittadini, occorre vigilare e far sentire il proprio dissenso. Sono più che mai convinto che occorre una rivisitazione e rimodulazione del Parco in tutti i sensi: dal perimetro alla sede, dal piano ai vincoli, fino alla Comunità del Parco, autentico organo politico con funzioni importanti di indirizzo e programmazione, che deve smettere di nascondersi nei meandri della superficialità, ed assumere un ruolo da “adulti”.

Vincenzo Murgolo

 fuoriporta.info

 

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