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18/08/2010

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FRA MARMELLATE DI ROSE E LUCUM AL PISTACCHIO

Clicca per Ingrandire “Se dovessi distillare dal numero cospicuo di vite che compongono un’esistenza un elemento che le mette insieme e le attraversa con proprietà d’affetto e sensi, anima e intelligenza, sapere e morale, sceglierei il cibo e le pratiche con cui si produce, quelle che hanno impegnato le nostre sere e le hanno assopite nelle notti”.

Nel perenne ciclo di un rapporto quotidiano - che tramanda spontaneamente tradizioni, usanze, valori e patrimoni immateriali - il filo intimo e sottile che lega una mamma alla propria figlia si fa trama sentimentale e letteraria di un delizioso percorso gastronomico, che infine diventa racconto di una vita. “Il croccante e i pinoli” di Antonella Ottai, Sellerio Editore, non è solo una raccolta di ricette particolari, dei segreti che ne circondano la realizzazione e delle varianti interpretative che ne impreziosiscono la fattura. E’ anche un sopraffino lavoro letterario che ci invita a riflettere sulle “origini”: gasse e gomene delle nostre esistenze.

Uno spaccato su quella parte d’Europa a noi un po’meno familiare, uno sguardo intrigante rivolto a Est: dall’Abruzzo all’Ungheria, fino alla Turchia. Tradizioni magiare che si combinano con la ricchezza della cucina povera abruzzese. Ricordi ancestrali che da Costantinopoli rifanno il percorso in senso inverso, al gusto agrodolce e sensuale di una marmellata di rose, di un lucum al pistacchio o di uno strudel ai semi di papavero.

Nella cucina di Antonella Ottai, docente di spettacolo e multimedia all’Università di Roma “La Sapienza”, nonché curatrice delle edizioni televisive delle commedie di Eduardo De Filippo, la memoria scandisce i tempi di cottura di un impasto misterioso, dove “nel fiato acre dei sapori respirano ricordi scordati, intrecci sconnessi, parole perdute”. L’occasione sarà propizia per tirare anche le somme su una stagione balneare controversa e confrontarsi sulle prospettive di riqualificazione dell’offerta turistica del Gargano e del Subappennino Dauno, nel quadro di rilancio generale dell’intera destinazione Puglia.



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