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13/08/2010

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IL CFF PROMUOVE LA PUGLIA ATTRAVERSO IL GARGANO

Clicca per Ingrandire Quest’anno il Carpino Folk Festival ha compiuto quindici anni. Dal 1996 il Festival ha sicuramente cambiato volto nella formula, ma non ha mai tradito lo spirito e l’identità che fin dall’inizio ne hanno fatto, insieme alla qualità delle proposte artistiche, la fortuna. È una identità, questa, che l'Associazione Culturale Carpino Folk Festival ha conservato gelosamente e ancora oggi, assieme al sempre altissimo livello del cartellone, è alla base del suo successo. Dieci le date - dal 26 luglio a Lesina fino al 10 agosto passando per San Marco in Lamis, - quindici gli eventi delle compagnie e dei gruppi per un totale che supera i 160 artisti, progetti speciali e produzioni originali del festival, un concorso fotografico, proiezioni inedite e “Notte di Chi Ruba Donne” con la riproposizione della Serenata come veniva portata a Carpino e San Giovanni Rotondo fino alla prima metà del secolo scorso.

Tutte le serate sono state apprezzatissime dal pubblico e per i concerti la Piazza del Popolo di Carpino è sempre risultata affollata, totalizzando oltre 60mila spettatori. Il picco di oltre 17mila raggiunto col concerto di Youssor N'Dour e il 95enne Antonio Piccininno coi Cantori di Carpino nella serata conclusiva del festival. Ottimi risultati che confermano il grande momento di popolarità che sta vivendo il festival della musica popolare e delle sue contaminazioni. La 15.ma edizione del festival della musica popolare e delle sue contaminazione - promossa dall'Assessorato a Turismo, Cultura e Mediterraneo della Regione Puglia, e finanziato da Unione Europea, Provincia di Foggia, Comune di Carpino, Parco Nazionale del Gargano - è stata organizzata , nell’ambito del Five Festival Sud System e secondo gli standard di eccellenza che hanno caratterizzato le ultime edizioni, dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival in collaborazione con l'Azienda di Promozione Turistica di Foggia e il sostegno economico di Gruppo Saccia, Ferrovie del Gargano, Europa Costruzioni e Partesa.

L’entusiasmante avvio della manifestazione è avvenuto nell'anteprima di Lesina con la rievocazione del “Ballo di Sant'Anna” sotto la direzione di Primiano D'Addetta, poi proseguito col progetto di “Le Tarantelle del Gargano a San Marco in Lamis” nell'ambito di "un festival che coinvolge il territorio" con Ciro Pignatelli. Quindi le prime due serate a Carpino dedicate alle bande (Girodibanda e BandAndriatica) che hanno fatto proprie il repertorio della musica folk e popolare della Puglia, dell'Adriatico e dell'area balcanica. Il 5 agosto è partita la tre giorni dedicata alla presentazione dei progetti speciali della rassegna più strettamente legati alla tradizione del Gargano (Memorie di un territorio, Progetto Cala la Sera, la riproposizione della Serenata come si portava a Carpino e a San Giovanni Rotondo, e il Raduno delle Chitarre Battenti del Gargano).

Il festival si è trasferito nella parte più vecchia del paese per presentare i suoi progetti speciali. Tre serate completamente dedicate agli artisti e alla musica del Gargano e l’omaggio alla musica della chitarra battente. E' con la riproposizione della Serenata come si portava fino alla prima metà del secolo scorso che l'armonia, che consente a una comunità di ballare e suonare, si è trasformata in magia con gli anziani del paese, donne comprese, che a uno a uno, con meraviglia di tutti, decidono di esibirsi in pubblico. Speciale il progetto di Pio Gravina sui vecchi nomi delle vie del Gargano che ci ha raccontato un Gargano segreto attraverso una Carpino che fu.

Dall'8 agosto, in Piazza del Popolo, gli spettacoli coi grandi nomi del cartellone: grandi protagonisti della scena della World Music come Youssou N’Dour e Al Di Meola, e nomi che non hanno bisogno di presentazioni e sono stati in grado di soddisfare i gusti musicali di tutti gli appassionati intervenuti: “Canzoniere Grecanico Salentino”, gli “E ZèZi Gruppo operaio di Pomigliano d'Arco”, Mimmo Epifani, Alessandro Mannarino e il concerto finale dei Cantori di Carpino col protagonista principale della rassegna, il 95enne Antonio Piccininno capace di far ballare anche il presidente della Fondazione Petruzzelli nonché sindaco della Citta di Bari, Michele Emiliano. "Siamo - ha affermato - in una delle piazze della tradizione musicale e culturale pugliese che ci dà la forza di tenere la schiena dritta". Intervenuta anche l’assessore regionale Elena Gentile, invitata col presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe e il commissario del Parco del Gargano, Stefano Pecorella.

E ADESSO SUBITO UN AUDITORIUM CHE SIA TEMPIO DELLA MUSICA POPOLARE = Il presidente del CFF, Michele Ortore (foto del titolo; ndr), rilancia il progetto della struttura. "Il Carpino Folk Festival - sostiene - è paragonabile a una calamità naturale che sarebbe stupido e presuntuoso pensare di poter combattere. Al contrario, come è giusto fare con la natura e i suoi eventi, bisogna solo farsi da parte e capire che non si può fermare un fiume in piena, semmai pensare di costruire nuove dighe per sostenere ciò che ormai va ben oltre l'iniziativa di un piccolo paese garganico ricco di cotanta cultura. Per il prossimo futuro ci orienteremo verso tre direttrici: la Fondazione Carpino Folk Festival, l'Auditorium della Musica Popolare del Gargano e il riconoscimento Unesco.

“Sembrerà strano - prosegue, - ma stiamo parlando di un festival del sud Italia. Se continueremo a essere beneficiari di finanziamenti europei (FESR, Poin), insieme a un maggiore impegno delle Amministrazioni locali, anche il Carpino Folk Festival potrà adoperarsi per il territorio, promuovere il Gargano e sintonizzarlo sul trend positivo che coinvolge tutta la regione Puglia. La piazza, simbolo del nostro festival, ormai non riesce a contenere più l'enorme presenza di visitatori. Diventa urgente la necessità per il Gargano di dotarsi di una struttura che possa ospitare eventi come il Carpino Folk Festival e durante l’arco dell’anno permetta di realizzare anche altre manifestazioni con considerevole afflusso di pubblico. Questa struttura è l’Auditorium della Musica Popolare del Gargano. In attesa dell'approvazione del progetto ci attiveremo per la costituzione dell'organismo che dovrà gestirla.

“Preziosa - spiega - la bella collaborazione con Amnesty International, di cui condividiamo le finalità istituzionali, che quest’anno ha qualificato la nostra manifestazione anche sotto il profilo della salvaguardia dei diritti umani. Tanti sarebbero i ringraziamenti da fare, a partire dal sindaco di Carpino e da tutti i volontari che si sono impegnati rinunciando alle proprie vacanze. Quest'anno è doveroso ringraziare una grande donna pugliese che, partendo praticamente da zero, è stata capace di strutturare un sistema oggi uno dei motori dello sviluppo pugliese: produce qualità, occupazione, attrattività del territorio, identità, conoscenza, coesione sociale. Con impegno, saggezza, coerenza e tenacia, l’assessore regionale Silvia Godelli ha prodotto una vera e propria ‘rivoluzione’ nei settori della cultura e dello spettacolo pugliese fino a divenire un modello nazionale.

“Arrivederci - conclude - al Carpino Folk Festival n.16 sul Gargano nella prima decade di agosto 2011”.

 Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival (foto Domenico S. Antonacci)

 

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