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09/08/2010

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LE FANCIULLE DEL CARPINO FOLK FESTIVAL
Clicca per Ingrandire Per un attimo ho pensato di essere a New Orleans. Pensavo di viaggiare nella terra della chitarra battente e mi ritrovo davanti due splendide fanciulle avvinazzate lanciate in uno straordinario ballo di strada dal sapore reggae-soul-samba influenzato dagli umori della chitarra battente di Rinaldi provenienti dal vicino Largo San Nicola. Mi perdo nelle curve delle fanciulle e mi ritrovo in un vicolo, dove un gruppo di amici, capeggiati dall’artista della chitarra di cartone, a colpi di timba, tamburelli, bottiglie (vuote) di vino e chitarre, aveva improvvisato un ritrovo alcolico sulle note musicali di “One Love One Heart Let's get together and feel all right” prontamente trasformato dai più audaci in “Na palommë quant’è bella, a la gatta malandrina ncappa lu surcio sotto la tinë, lassateli ballà sti doië zitellë, ca tèneno la taranta sott’a lu pedë.

Carpino, sabato 07 agosto 2010, Carpino Folk Festival, Viaggio nella terra della chitarra battente, operazione cofinanziata dall'UE-PO PUGLIA FESR 2007-2013 ASSE IV AZIONE 4.3.2. Quand’ero fanciullo, ai tempi della straordinaria Primavera di Vieste, Maggio Viestano, sindaco Valentino Di Rodi, non avrei mai pensato che un giorno sarei andato a Carpino per partecipare a un evento - Carpino Folk Festival - tra gli eventi - Five Festival Sud System. Mai avrei pensato che un giorno Vieste avrebbe presentato un cartellone turistico di singolare povertà, VIESTESTATE 2010 ECHI DI AGOSTO. “La luna gira lu munno e vujë durmitë”. Mai avrei pensato che Carpino sarebbe diventata la capitale mediterranea del folk semplicemente riconsiderando l’enorme patrimonio immateriale vivente che è la comunità di Carpino.

Raggiungiamo Piazza del Popolo, sono le 21. Le fave e cicorie, le orecchiette, le melanzane ripiene, il vino, ci tendono un agguato. Capitoliamo, con la pancia piena, storditi dalla danza reggae-rap delle bellissime ragazze di Carpino, nel vicino Largo San Nicola, dove Antonio Basile e Domenico Antonacci ci danno il benvenuto. Sara Di Bari è impegnata nell’organizzazione e non riusciamo a raggiungerla. Altro giro di vino. Giovani e saggi uniti in una straordinaria serata d’allegria e festa. “Chi non capisce l’amore non capisce niente”.

A guardare la straordinaria offerta di musica del Consorzio Five Festival Sud System, dell’Associazione “La Bella Cumpagnië” di Monte Sant’Angelo con la stupefacente manifestazione “Umbra Forest Folk 2010”, dei privati, penso agli eventi realizzati dal (viestano; ndr) Pelikano Beach, e non posso che costatare l’aumentata consapevolezza dell’importanza degli eventi nella vita sociale ed economica della provincia di Foggia. Credo, tuttavia, per ottimizzare i benefici e trasformare gli eventi in un’opportunità di sviluppo turistico del territorio, che sia necessario fare alcune considerazioni e tentare di trasformare una paura atavica in un’occasione di crescita.

La molteplicità degli eventi pubblici e privati, pianificati e/o pubblicizzati in primavera o in estate, rischiano paradossalmente di creare rigidità nei titolari dei villaggi turistici e degli alberghi, che temono l’uscita serale dalle proprie strutture degli ospiti con conseguenze negative sulle casse di bar e ristoranti. La pianificazione degli eventi con largo anticipo, al contrario, capace d’integrare e inventare una nuova offerta di turismo, la loro pubblicizzazione presso gli operatori economici, potrebbero creare uno straordinario mercato turistico di amanti della buona musica.

Per fare un esempio, Maurizio Tangari mi faceva notare come i Sud Sound System, band recentemente ospite dell’Oasi Beach (viestana; ndr), per la loro straordinaria musica avrebbero potuto caratterizzare un pacchetto turistico pubblicizzato nei mesi invernali, con benefici per tutti (facendo rientrare il prezzo del biglietto nel costo finale del soggiorno). Non ha molto senso pianificare e pubblicizzare un evento turistico in piena estate puntando a un target di ospiti già presenti sul territorio. In questo modo non si ottimizzano i vantaggi collettivi, soprattutto con riferimento agli eventi finanziati dagli enti pubblici, e quelli privati.

L’Hotel Oasi Beach, il cui titolare è proprietario dell’Oasi Beach, non prevede sul proprio sito web l’offerta musicale dell’Oasi Beach. Neanche il sito web dell’Oasi Beach fornisce informazioni sugli eventi che la struttura ospiterà quest’estate. Probabilmente l’Oasi Beach pianifica gli eventi in primavera e non riesce nemmeno ad aggiornare i siti web. E’ una lacuna organizzativa che si riflette sul proprio bilancio (mancati introiti) e sull’intera città e non permette di capitalizzare al meglio le opportunità dell’Oasi Beach.

Quante strutture di Vieste presentano pacchetti turistici caratterizzati dall’offerta degli eventi turistici? Gli operatori del Mistral, del Pelikano Beach, dell’Oasi Beach, hanno mai preso contatto coi titolari delle strutture ricettive per creare un’offerta mirata agli amanti della musica? Spostandoci più a nord, neanche il Gruppo Saccia (Hotel Valle Clavia, Baia Santa Barbara Hotel Village, Paglianza Paradiso, Manacore), sponsor ufficiale del Carpino Folk Festival 2010, menziona sul proprio sito web gli eventi del Carpino Folk Festival. Com’è possibile essere sponsor ufficiale del Carpino Folk Festival 2010 e non menzionare Al Di Meola, Youssou N’Dour, Cantori di Carpino nel proprio sito web ?

Le Ferrovie del Gargano, altro sponsor ufficiale del Carpino Folk Festival 2010 (da ieri grazie all’impegno dell’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Guglielmo Minervini, è operativo il collegamento Vieste-Carpino delle 19.15), ha distribuito le locandine della nuova corsa presso le strutture ricettive (almeno quelle che si trovano sulla litoranea Vieste-Rodi Garganico usata dal pullman per raggiungere Carpino)? Perché non è possibile acquistare il biglietto del pullman a bordo? Perché il Carpino Folk Festival non è pubblicizzato sulle fiancate dei bus delle Ferrovie del Gargano?

Le strutture ricettive della costa sono indifferenti e temono l’uscita serale dei propri ospiti. Questa logica perversa può essere modificata riconsiderando gli eventi come vera e propria attrattiva turistica nel modo suindicato. In un mio recente articolo (“La spiaggia di San Lorenzo e il conflitto d’interessi di Lazzaro Santoro”) ho suggerito l’aumento dell’Ici per le attività produttive per reperire 400mila euro da vincolare alla creazione di un’agenzia per la promozione e valorizzazione del territorio. Oltre a organizzazione e finanziamento di eventi pubblici, è importante destinare risorse per cofinanziare gli eventi privati organizzati nel paese e sui lungomari.

Ho altresì suggerito la necessità di valutare la possibilità di prendere in considerazione le entrate derivanti dagli usi civici, sui quali insistono i villaggi turistici, per finanziare gli investimenti di riqualificazione dei lungomari (e non solo). Capisco gli scetticismi, un po’ meno se provengono da politici imprenditori che hanno proprietà turistiche il cui valore commerciale è ventitre volte (in molti casi anche di 300 volte) superiore all’utile d’esercizio dichiarato. E’ arrivato il momento di stipulare un nuovo contratto fra popolazione e titolari delle strutture ricettive disseminate sulla costa all’insegna dell’etica, dell’equità e del business, partendo da pianificazione e gestione degli eventi pubblici e privati, attraverso la creazione di una rete sistematica di relazioni. Bisogna inventare un nuovo modello turistico, aprendo le finestre sulle realtà turistiche vincenti, innovando le migliori pratiche.

A mezzanotte abbiamo dovuto lasciare Carpino. Peccato. L’orario del pullman (00.20) è da rivedere. Avrei fatto sicuramente le tre e bevuto altre due birre. Domani a Carpino c’è Al Di Meola, martedì è il turno di Youssou N’Dour. Gli U-topini dell’Associazione Utopia Viestana sono pronti a incontrare le U–topine di Carpino.

Buona vita a tutti.

Lazzaro Santoro

 Redazione
 

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