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05/08/2010

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“UNA GIOIA CONTINUA E GRANDISSIMA”

Clicca per Ingrandire Ventidue anni e già finalista a un Premio Letterario. Magari nella sezione riservata alle giovani rivelazioni, ma pur sempre un riconoscimento dal blasone nobile come il Campiello Giovani. Rocco Cautillo, pugliese doc, è foggiano di origine e affonda le sue radici in quella frangia del Subappennino Dauno che si allarga fra Sant’Agata di Puglia e Ascoli Satriano. Terreno fertile, artisticamente, ricco di tesori archeologici e talenti letterari, fra cui citare Maria Teresa Di Lascia (Premio Strega 1995 – “Passaggio in ombra” ) o il pre-modernismo del pittore Leon Marino, Michele Placido o i Grifoni policromi di Villa Faragola è solo un tratteggio a trama larga dello stimolante contesto storico, intellettuale e culturale in genere, che alimenta la vena ispiratrice della promessa Cautillo.

L’opera prima, “Una gioia continua e grandissima”, è ancora inedita e tale resterà fino all’assegnazione del Premio, anche se è già certo che a rendercela leggibile saranno i tipi della Marsilio Editori, felice incontro fra l’estro creativo e appassionato di un giovane emergente di Capitanata e la passione libraria della storica casa editrice veneziana. Un incrocio dal vago sapore filosofico, lungo calle e tratturi attraversati dal vento del sapere e dai refoli della passione letteraria.

Una storia comune e intrigante che affronta il delicato tema dei sentimenti e in particolare di quelli generazionali. Lo spiraglio, fra una pagina e l’altra, sullo stato d’animo dei giovani d’oggi. Una panoramica letteraria sul senso di paternità e sulle sue variegate sfaccettature, fino a scoprire anche quella che può celarsi nella figura educatrice di un sacerdote. “Grande affabulatore. Un racconto scritto con una lingua tenera e dissacrante ricca di sorprendente moralità espressiva”, è il commento che i giudici del Campiello Giovani hanno dato al lavoro di Rocco Cautillo. Per conoscerlo meglio l’appuntamento è al Gusmay Resort di Peschici, che lo ospiterà venerdì 6 agosto alle 18,30, nel calendario degli “Incontri al tramonto”.

 Redazione

 

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