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03/08/2010

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SI ALZA UN GRIDO DI ALLARME
Clicca per Ingrandire Il 5 agosto, alle 20, in Rodi Garganico, Convento dei Cappuccini, l’ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Carmine De Leo, intratterrà i convenuti relazionando su "La chiesa di Santa Barbara, informazioni storiche". La costruzione, con annessa torre di vedetta e non disprezzabili proprietà fondiarie di giardini di agrumi e uliveti, già Commenda del Cavalieri di Malta, è situata alla periferia di Rodi Garganico. Un monumento ricco di storia che vede protagonista questa piccola chiesa di cui si hanno notizie già nell'11° secolo in un documento che l'annovera fra i beni dell'Abbazia di Santa Sofia di Benevento.

Sorta in un luogo ameno e a vista del mare, sulla chiesa di Santa Barbara esistono negli archivi di Stato di Foggia e Lucera vari documenti e alcune antiche piante settecentesche, ritrovati da Carmine De Leo che nel corso della serata le illustrerà compiutamente. Lo stesso De Leo, peraltro già autore di vari volumi su storia e tradizioni del promontorio garganico, ha appurato anche che nella biblioteca dei Cavalieri di Malta, nel loro palazzo magistrale di Via Condotti in Roma, esistono ben sei volumi di documenti relativi alla chiesa di Santa Barbara, che appartenne a questo antico ordine cavalleresco fino al 1806, data di abolizione della feudalità.

Un monumento ricco di storia, quindi, che oggi va tutelato e recuperato per una conoscenza più approfondita delle sue secolari vicende; soprattutto, dato lo stato di abbandono in cui oggi versa, la chiesa deve essere oggetto di un recupero architettonico completo, al fine di sanare le distruzioni e i crolli che hanno interessato l'edificio negli ultimi decenni. La valorizzazione di questo monumento è auspicata, oltre che dallo storico De Leo, anche dagli organizzatori del convegno del 5 agosto prossimo, e cioè: l'Amministrazione Comunale di Rodi Garganico, l'Archeoclub d'Italia, il Centro Rodiano di Cultura Uriatinon, le Edizioni del Rosone F. Marasca e i Frati Cappuccini, che hanno messo a disposizione la chiesa dello Spirito Santo annessa al loro convento di Rodi per la realizzazione di questa conferenza ed altre improntate al recupero delle nostre tradizioni e della nostra memoria storica.

 Comunicato
 

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