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20/07/2010

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PESCHICI E IL SUO PROFETA

Clicca per Ingrandire L’atmosfera festosa per la festa patronale ha inizio ben nove giorni prima del 20 luglio, quando le navate della chiesa matrice si riempiono del canto di lode in onore di Sant’Elia. La partecipazione corale alla novena disegna un percorso devoto verso la figura vivente da millenni nelle coscienze ricolme di pace sublime di quanti venerano la cattedra del primo tra i santi su questo monte Gargano, sede anche del primo fra gli arcangeli, San Michele.

Dal mattino dell’11 luglio, quando la statua raffigurante il protettore di Peschici viene collocata sull’altare maggiore, tra i fedeli che adoperano i fazzoletti per catturare l’alito aleggiante dal venerato volto da portare nelle case ai sofferenti impossibilitati a essere presenti alle celebrazioni per il grande santo, l’immersione nella commozione contagia tutta la comunitą peschiciana, anche quella sparsa per il mondo dall’emigrazione. Chi č lontano desidera vedere le immagini della chiesa parata a festa coi drappi che adornano le pareti, prolungamento delle luminarie che abbelliscono il corso principale.

I nove giorni di vigilia prima del 20 luglio, giorno della festa, sono scanditi al risveglio e al vespro dai botti artificiali. Anche i pił distratti ricordano cosģ che si č in clima di festivitą. Le bancarelle dei torroni e dei giocattoli ricordano ai bambini che si possono ottenere in regalo dai nonni e dai parenti. Il pranzo tradizionale č a base di ragł con involtini di carne e maccheroni al ferro, fatti in casa. Chi ha la fortuna di trovare i funghi di carrubo puņ aggiungere questa delizia al proprio menu.

La sera, alla processione partecipa gran parte della popolazione, almeno quella non impegnata nei servizi ai molti turisti presenti. E’ la sera in cui intere famigliole occupano i tavolini dei bar del centro, per ristorarsi dopo la lunga camminata votiva. All’una di notte ci si reca sul belvedere prospiciente la baia per assistere allo spettacolo dei fuochi artificiali, ogni anno pił splendido.

L’ultimo giorno di festa, il 21 luglio, č un giorno laicamente destinato all’esibizione in piazza del cantante scelto dal comitato che organizza i festeggiamenti. Lo spettacolo con la stella di turno chiude degnamente questa festa tradizionale sempre molto sentita. All’una c’č la conclusione con una seconda sessione di fuochi d’artificio.

Maria Mattea Maggiano


“PURTAM’LĖ IN PRUCISSIAUNĖ!”

Jévė mumčntė d’ carestiė
e caminannė p’nna viė
hannė vistė jindė na nicchiė
na statuettė d’ nu santė
che ci n’ stéivė a chittė.

“Purtam’lė in prucissiaunė!”

Tuttė dréitė a stu profeitė
che ‘u miraculė cią fattė:
abbasciė a marinė ammė truvatė
i scaz’cavazzė tuttė affucatė.

A chiesa Madrė ‘u 11 lugliė
t’ mittéimė saupė ‘u traunė
ca apparatė, ‘e bannė chė saunė
‘u patrunė du pajičsė tannė fattė
e i 20 d’ stu meisė
chi tutt’i santė che rap’nė i stradė
t’ purtamė in prucissiaunė.

Cheilė d'aurė teinė in collė
che t’annė datė p’ divoziaunė
e tu p’ tutt’i viė
purtė pourė sta missiaunė.
Batteriė e calcassė
fannė tremą tutt’u paiesė
pņ l'orchestrė a Portė ‘u Pontė
ti saunė ‘a serenatė
e tu pu stą tranquillė:
tuttė quantė hannė prijatė.

Ca jiurnatė jič tuttė ‘a tujiė
e si chiauvė o si stą ‘u saulė
a sunatė jič sempė quellė:
nentė bagnė pi stu jiurn
jiogg’jič puntė d’ stellė!



(TRADUZIONE:


PORTIAMOLO IN PROCESSIONE

Era periodo di carestia
e camminando per le strade
hanno visto in una nicchia
una statuetta di un santo
che se ne stava lģ riparato.

“Portiamolo in processione!”

Tutti dietro a questo profeta
che il miracolo ci ha fatto:
gił alla marina abbiamo trovato
le cavallette tutte morte affogate.

Nella Chiesa Madre l'11 luglio
ti mettono sul trono
con “l’apparata” e la banda che suona.
Il patrono del paese ti hanno fatto diventare
e tutti i 20 di questo mese
con i santi che ti fanno strada
ti portiamo in processione.

Chili d’oro porti addosso
che ti hanno dato per devozione
e tu per tutte le vie
porti anche questa missione.
Fuochi d'artificio e botti
fanno tremare tutto il paese
poi l'orchestra alla Porta del Ponte
suona per te la serenata
e tu puoi stare tranquillo:
tutti quanti hanno pregato.

Questa giornata č tutta tua
e se piove o se c'č il sole
il monito č sempre quello:
niente bagno in questo giorno
oggi č punto di stella!)

 Redazione (foto Teresa M. Rauzino)

 

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