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03/06/2010

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IL LICEO CHE NON ARRIVA

Clicca per Ingrandire Palazzo Dogana ritarda. I ragazzi peschiciani bussano al portone di Pepe e dell’Assessorato all’Istruzione della Provincia di Foggia.

“Vi interpelliamo riguardo la costruzione del nuovo istituto superiore a Pèschici. Vista la Vostra continua attenzione e cordialità nei nostri confronti, ci sembra giusto avere ulteriori chiarimenti riguardo a un problema che sta a cuore a entrambe le parti. Negli ultimi giorni, però, siamo diventati tutti un po’ sospettosi riguardo al ritardo nell’apertura delle Buste, che sta perdurando ancora. In riferimento alle date di scadenza, che ci sono state gentilmente consegnate, nei giorni successivi il 10 marzo 2010 si sarebbe dovuto sapere il nome della Ditta vincitrice della Gara d’appalto per il nostro nuovo Istituto. Sono passati, invece, quasi 3 mesi e questo non è ancora avvenuto.

“Abbiamo pazientemente aspettato fino ad ora, sapendo che il trasferimento dell’ingegner Iarussi ha provocato enormi ritardi, in quanto, da quanto ci è stato detto, il subentrato ha dovuto vagliare nuovamente con molta attenzione le varie proposte pervenute. Tra poco più di una settimana termina l’anno scolastico ma, con l’attenzione che ci contraddistingue, non ci sembra fuori luogo chiedere di farci sapere cosa sta succedendo attorno al nostro Istituto e soprattutto cosa sta bloccando il decorso delle operazioni. L’inizio dei lavori era stato previsto per la fine dello scorso mese, ma non è stato così.

“Fidando in voi, speriamo che il ritardo non si perpetui ancora per molto e che nei prossimi giorni possiamo prendere atto delle Vostre azioni effettive. Non volendo essere troppo ripetitivi, desideriamo saperne di più anche riguardo ai lavori in Via Solferino, sede scelta per spostare momentaneamente il Liceo. Ci siamo accorti che esistono notevoli ritardi, ma non ne conosciamo le motivazioni. Aspettiamo fiduciosamente anche riguardo a questo lavoro risposte e soprattutto speriamo che le operazioni abbiano una durata inferiore a 90 giorni,cosicché il prossimo anno scolastico possiamo trasferirci in quell’edificio migliorando le nostre condizioni attuali.

“Aspettando Vostri responsi, Vi porgiamo distinti saluti.”

È il testo a firma dei rappresentanti di classe e di istituto del Liceo Fazzini di Peschici sito, ancora, dopo tante battaglie, nel sottoscala di un albergo (foto del titolo; ndr). Quella del nuovo istituto è la prima gara d’appalto del 2010 e lo scorso 2 aprile, l’Ente Provincia avrebbe dovuto aprire le buste per gli appalti. Così non è stato. Il motivo che ha fatto slittare questa “apertura” è individuabile nel cambio all’Ufficio Tecnico dell’ing. Iarussi - come sottolineato dai ragazzi - sostituito dall’ing. Belgioioso, concomitante alla crisi di Palazzo Dogana che ha fatto rinviare l’ultimo consiglio provinciale per mancanza del numero legale.

Altra grave perdita per i ragazzi è la revoca di Vito Guerrera, allora assessore ai Lavori Pubblici, che si era occupato molto della questione. “L’istituto di Peschici è una priorità - dichiara l’altrettanto interessato assessore all’Istruzione Billa Consiglio. - Non ci sono ritardi. Non è una gara al ribasso, ma qualitativa. Stiamo svolgendo i lavori con la massima trasparenza e non vogliamo assolutamente prendere in giro i ragazzi. Gliel’abbiamo promesso: costruiremo l’istituto”.

Allo stesso tempo però è necessaria una nuova sistemazione provvisoria perché in quella in cui è ubicato il Liceo non esistono i parametri di sicurezza. Si era proposto di trasferire i settanta studenti nel plesso delle Scuole Medie, ma il “polverone” sollevato dalla dirigenza scolastica, con tanto di docenti preoccupati di perdere le aule d’Inglese (ce ne vuole una apposita?), ha fatto desistere l’Amministrazione Comunale di Peschici.

“Non sono buoni i rapporti fra le due scuole - spiega Leonardo Di Miscia, assessore alla Pubblica Istruzione del Comune. - Facendo una forzatura, avremmo aumentato un astio che dura da tempo. E di certo non avrebbe aiutato la scuola di Peschici”. Della cosa si è detta amareggiata persino la Consiglio. E così altra sistemazione provvisoria - là dove attualmente mangiano e dormono, in locali di proprietà del Comune, i forestali - e altre spese che l’Ente Provincia dovrà accollarsi.

“A breve un tavolo tecnico tra Assessorato alla Pubblica Istruzione e ai Lavori Pubblici di Palazzo Dogana - preannuncia la Consiglio - per trovare i soldi, che ancora non abbiamo, ma faremo saltare fuori”.

Domenico Ottaviano jr.

 l'Attacco

 

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