Testa

 Oggi è :  23/11/2024

Benvenuto  nel Giornale

CERCA GLI ARTICOLI :

  

Testo scorrevole
Sx

  L'ARTICOLO

31/05/2010

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

ALCHIMIA AL SERVIZIO DEI POPOLI

Clicca per Ingrandire Il 29 maggio, alle 18, nell’antico Palazzo della Torre di Peschici è stato organizzato dall’Associazione “Punto di stella”, “Gargano giovani” e “Dad eventi 2010”, con la collaborazione della Galleria “don Achille”, un convegno sul principio basilare della medicina alchemica: l’Oleolita Alchemico, col supporto “tecnico” della naturòpata Rosanna Toraldo (foto del titolo; ndr)una “ricercatrice indipendente” del “tutto” nascosto in quel meraviglioso micro e macrocosmo chiamato essere umano. Ha presentato Piero Giannini, presidente dell’Associazione, che ha ringraziato i presenti di essere intervenuti al seminario il cui obiettivo era: avvicinare i neofiti alla Medicina Integrativa e offrire la possibilità ai terapisti di settore di poter approfondire tale materia senza spostarsi dal luogo dove svolgono la propria attività.

Il relatore ha quindi spiegato cos’è un Oleolita: una preparazione che consente di estrarre principi attivi liposolubili dalle piante attraverso una infusione in olio; e perché Alchemico. Al riguardo si è rifatto alla definizione di alchimia: quella scienza empirica del passato che tentò di trasformare i metalli meno pregiati in oro e creare l’elisir di lunga vita mediante una fantomatica pietra filosofale, e che comunque rappresentò il primo passo verso la nascita della chimica. Alchimia però, ha sottolineato, è anche l’arte della trasformazione attraverso gli oli essenziali, secondo gli antichi alchimisti anima e mente delle piante, la parte più pura, energetica e luminosa.

Dopo di che ha ceduto la parola alla protagonista del seminario, Rosanna Toraldo (foto 1-2 sotto), non prima di aver ringraziato la padrona di casa, donna Graziella della Torre, la cui squisita ospitalità ha permesso di disporre delle sale del suo palazzo. La relatrice ha iniziato spiegando cos’è la “naturopatia”: una scienza multidisciplinare che vanta la tradizione di essere divenuta tale grazie alla ricerca, alla pratica continua di integrazione della conoscenza. Ha poi puntualizzato che la “naturòpata” non è un medico, non fa diagnosi e non fa terapia, è solo l’operatore del benessere, “una persona che dà consigli”, come afferma una sentenza della Corte Costituzionale.

Le origini dell’alchimia, ha sottolineato, sono ignote, ma si può distinguere in: Alchimia spirituale = conoscenza della legge spirituale e Alchimia del materiale = studio del laboratorio, che a sua volta è suddivisa in alchimia vegetale (studio dello ying/yang, cioè uomo/donna) e Alchimia “chimica di Dio” (risale a millenni fa, da Al=Dio e Chimia=Chimica ). L’Alchimia non è né filosofia né scienza e le sue principali testimonianze provengono dagli scritti ermetici legati alle dottrine segrete di studiosi che in molti pensavano fossero maghi, e infatti furono messi al rogo. I veri alchimisti moderni, comunque, conoscono la natura e le sue operazioni (foto 3, la locandina).

L’alchimia fornisce nozioni essenziali per una comprensione delle condizioni mediche. Secondo gli alchimisti l’uomo possiede una triplice copia: solfo-anima, mercurio-spirito, sale-corpofisico. Il corpo fisico è fondato su tre principi: solfo-mercurio-sale e quattro elementi: fuoco-acqua-aria-terra. Secondo le concezione alchemica una alterazione dei principi e degli elementi porta alla malattia. L’interpretazione alchemica si sviluppò con Jung che studiò la simbologia ermetica, cioè l’inconscio collettivo costituito da informazioni universali, impersonali, innate ed ereditarie.

In tutto questo discorso le “emozioni” hanno un ruolo importante: positive o negative portano a cambiamenti interni. Emozioni e stress sono infatti collegati. Esistono otto forme di emozioni collegate fra loro: tristezza, disgusto, ira, gioia, paura, sorpresa, accettazioni e amore. Nel corso degli anni si sono fatti alcuni progressi. Si è scoperto per esempio che spirito e corpo sono interconnessi.

Esaurita l’introduzione la Toraldo è tornata all’oleolita. Attualmente, ha spiegato, nella sua preparazione si usano solo ed esclusivamente piante spontanee, lontane da aree afflitte da smog. Messe in olio (extra vergine d’oliva) e tenute per un periodo de tempo, al termine della “macerazione” il prodotto oleoso ottenuto può avere, esemplificando, applicazioni sul cuore (affettività moglie) e pancreas (affettività parenti). Una delle piante più usate è la Kemi Hathor (Kemi “Terra d’Egitto”, Hathor “Casa di Horo”).

Ogni pianta ha un pianeta governatore. Per questo il ricino si raccoglie di sabato e domenica, e l’olio di ricino spremuto a freddo serve per cicatrizzare. Esistono vari tipi di olio: olio d’oliva vitaminizzante, cicatrizzante, riscaldante; olio di mandorla (mercurio, la raccolta avviene il mercoledì), nutriente; olio di achillea (mercurio e luna) aiuta a identificarsi coi problemi degli altri e le sue proprietà servono per flebiti, varici e così via. Altri oleoliti alchemici sono ricavati da betulla, elicriso, callema vulgaris, melassa, ginepro, calendula e molti altri ancora.

Volendo concludere, la domanda è stata: perché utilizzare l’oleolita? Risposta: per aiutare questa società a uscire fuori dai suoi problemi. A questa si sono aggiunte, terminata la prolusione, le domande dei presenti, interessati dall’universo che si è aperto loro davanti.

Fefa Pupillo


 Redazione

 

Dimensione carattere normale  Ingrandisci dimensione carattere  Ingrandisci dimensione carattere

Segnala

 

 
 

  Commenti dei Lettori:

 
Dx
 

ACCESSO AREA UTENTI

 

 Username

Password

 

Area Privata

Logout >>

 

     IL SONDAGGIO

 
 

VIDEO DELLA SETTIMANA

ESTATE E SANITA

 

STATISTICHE .....

Utenti on line: 1753

 
 
Inferiore

powered by Elia Tavaglione

Copyright © 2008 new PUNTO DI STELLA Registrazione Tribunale n. 137 del 27/11/2008.

Tutti i diritti riservati.