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24/05/2010

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I RAGAZZI DI PESCHICI AMANO IL TEATRO

Clicca per Ingrandire Il ventuno scorso, i ragazzi della compagnia di teatro di Peschici sono andati ancora una volta in scena. Nell’atrio delle scuole elementari - unica struttura che si adatta a eventi di questo tipo, visto che il paesello garganico è veramente povero di strutture idonee a spettacoli di ogni genere, - hanno rappresentato un libero adattamento della commedia di Oscar Wilde “L’importanza di chiamarsi Ernest”. Direzione affidata ancora una volta a Stefano Biscotti (foto 1 sotto), che lo scorso anno ha voluto fortemente istituire la compagnia Ars Nova (foto del titolo; ndr), e scenografie al professor Luigi Sardella. Un lavoro faticoso, ma fruttuoso, il loro.

Finora i drammi rappresentati sono stati già due “Il Pellicano” del peschiciano Michele Martella, con cui si sono ottenuti i primi premi - scenografia e miglior attrice non protagonista - al festival nazionale di Campofranco e “Dej sap che c’ha menji” della peschiciana Angela Campanile, proposto al concorso “Il Gerione” di Campagna (Sa).

“Impegno e duro lavoro, mio e dei ragazzi del Liceo e dell’Itt, sedi staccate del Fazzini di Vieste, ben ripagati nella rassegna teatrale di Campofranco, dove vincemmo meritatamente – ricorda, con un sorriso stampato in faccia, Stefano Biscotti. - Come a Salerno. Non ci sono stati ancora comunicati i risultati, ma l’importante è che i ragazzi si siano divertiti e abbiano trovato qualcosa che li diverte, di diverso dalla solita play station. I giovani di Peschici - continua - meritano di più. D’inverno non hanno veramente niente da fare, oltre alla scuola, e anche se non ci sono strutture idonee, credo che sia indispensabile impegnarli in qualcosa di sano e costruttivo”.

È attore da piccoli ruoli, per ora, Stefano (con Mel Gibson in The Passion o in Salvo D’Acquisto per Rai Fiction con Peppe Fiorello), ma ci crede, e lo fa volentieri, con tutta la passione di uno che ha studiato ciò che gli è sempre piaciuto e fa quello che ha sempre desiderato. “Voglio che anche a Peschici - spiega - tutti abbiano la possibilità di imparare a recitare e mettere in scena commedie di un certo livello. Voglio che si facciano una cultura personale e producano cultura, cosa che da noi manca”.

Dopo due commedie di ambientazione locale, si è scelto qualcosa di diverso puntando su Oscar Wilde. Il titolo dell’opera del drammaturgo inglese gioca sul doppio senso del nome Ernest che può significare sia Ernesto che onesto. Tutto si svolge nell’Inghilterra di fine Ottocento. Gianni Worthing, interpretato da Francesco Zobel, tutore di Cecilia (Sabrina Costante) è innamorato di Guendaline (Alice Marino) - da cui è conosciuto col nome di Ernesto, - figlia della terribile lady Bracknell (Martina Losito). Agenore Moncrief (Michele Piracci) si finge suo fratello, facendosi chiamare Ernesto, perché ama Cecilia.

Alla fine le due ragazze scoprono l’inganno ma, con l’intervento di Miss Prism (Feliciana Vescia) cui si affiancano gli altri personaggi - Miss Higgins (Francesca Caroprese), il canonico Chasuble (Pietro Di Spaldro), Lane (Valeria Vecera) e Marion (Giuseppina Lopriore), - si scoprirà che effettivamente il nome di Worthing, dimenticato ventotto anni prima da Miss Higgins in una borsa, è Ernesto ed è proprio il fratello di Agenore Moncrief.

Ai ragazzi non basta questa rappresentazione cittadina e anche quest’anno si sono iscritti al concorso nazionale di Potenza (22-29 maggio) per la seconda edizione del Festival di Teatro “Giovanni De Blasiis” al Teatro Comunale “Francesco Stabile”. L’iniziativa gode del patrocinio di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Siae, e si svolge sotto l'egida-guida dell’Associazione Nazionale Voglia di Teatro. Un modo per crescere, un modo per confrontarsi, un modo per esportare, anche attraverso questo tipo di spettacoli, l’estro e la bravura dei ragazzi di Peschici, e della bella gioventù di questa grande Capitanata.

Domenico Ottaviano jr.


 l'Attacco, 22 maggio (riveduto e aggiornato – foto Teresa M. Rauzino)

 

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