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25/04/2010

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CHIARO SIMBOLO DI UN “NO” DECISO

Clicca per Ingrandire La Eden V, la nave giapponese che, arenatasi nel dicembre del 1988, giace sul litorale lesinese, simbolo dell'incuria e dell'abbandono (foto del titolo; ndr), è stata scelta come punto d'arrivo della manifestazione di protesta pacifica messa in atto ieri pomeriggio, sabato 24 aprile, dal “Comitato Tutela Mare Gargano”, presieduto dal viestano Michele Eugenio Di Carlo. Una marcia, quella dei manifestanti, partita dal canale Acquarotta, in località “Bosco Isola” per dire “no” alla nuova minaccia che rischia di mettere in pericolo il delicato equilibrio naturale delle nostre coste: le trivelle che presto potrebbero abbattersi sui fondali delle Isole Tremiti alla ricerca del petrolio.

Dal cofondatore del Comitato (e prossimo ministro di Turismo e Ambiente), Lazzaro Santoro, riceviamo e pubblichiamo la cronaca di un pomeriggio “da Briganti” con licenza di liberare i pensieri ispirata anche alle parole del Subcomandante Marcos, rivoluzionario portavoce dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, a ricordare le esigenze del popolo messicano negate da 500 anni: pane e lavoro, salute e democrazia, libertà eccetera.

«E' sabato 24 aprile. Siamo in viaggio. Dobbiamo raggiungere Lesina, covo di Briganti del XXI secolo. Siamo armati: laptop, macchine fotografiche digitali, telefoni che squillano in continuazione. Volano i documenti. La mappa dell'ubicazione dei permessi di ricerca della Petroceltic nell'Adriatico finisce nell'Adriatico, località San Lorenzo. Recupero la delibera della Giunta Regione Puglia “Parere di compatibilità ambientale – Permesso di ricerca per idrocarburi D498 BR-EL al largo delle coste della Regione Puglia (Isole Tremiti), proposto dalla Petroceltic Italia srl”. La rileggo.

«Un particolare attira la mia attenzione: “Nella seduta del 24.03.2010 il Comitato Regionale V.I.A. [...] prende atto che alla data del presente provvedimento non risultano pervenuti i pareri dell’Amministrazione comunale delle Isole Tremiti e Amministrazione provinciale di Foggia”. Martedi 27 aprile, alle Tremiti, ci sarà un'interrogazione a risposta scritta al presidente del Consiglio Provinciale, all'assessore provinciale all'Ambiente e al sindaco del Comune di Isole Tremiti. Sono contento che Nicola Vascello sia attento a quello che scrivo.

«Non abbiate timore della libertà di pensiero: piaccia o non piaccia, cari amici del Comitato, il confine tra discussioni pubbliche e private è stato abbattuto da facebook. Non ho intenzione di trivellare Pepe, Pecorella e Calabrese. Voglio soltanto capire. Perché la manifestazione popolare “No al petrolio nel mare del Gargano” si tiene a Lesina? “La scelta di Lesina non è casuale: gli organizzatori hanno voluto infatti richiamare l’attenzione sui tanti scempi ambientali tuttora aperti sul Gargano, che vedono i suoi aspetti più critici proprio a Marina di Lesina, sul cui litorale da anni è incagliato il relitto della Eden V”.

«Ma domani potremmo spostarci a Vieste. Lì sono insabbiati i container e forse un'incredibile indagine epidemiologica. Siamo di nuovo terra di conquista, colonia, discarica. E' probabilmente il risultato della nostra sudditanza psicologica, culturale, iniziata con il Risorgimento e la Massoneria. La cultura dominante ci ha convinto della nostra inferiorità. Lesina, il lago, le dune, nonostante l'insensata azione devastatrice dell'uomo, sono incredibilmente belle. Da Lesina deve ripartire un nuovo sviluppo, sostenibile questa volta, che abbia al centro l'Amministrazione comunale, la società civile, all'interno della cornice delle regole di un nuovo Parco Nazionale del Gargano.

«Ci incontriamo al bellissimo e moderno Centro Visite del Parco Nazionale del Gargano. Superba è l'accoglienza di Gianfranco Eugenio Pazienza, Armando Quaglia e le “ragazze” di Davide Maggiano (del G-G Gargano Giovani - portale di Punto di Stella su Facebook; ndr). Gianfranco Eugenio, in qualità di consigliere del Comitato, coadiuvato dal presidente Di Carlo, presenta i fiancheggiatori politici intervenuti per dar man forte alla Resistenza dei Briganti. Non abbiate timore della libertà di pensiero: colpisce la posa fotografica ricercata delle fanciulle strategicamente posizionate alle spalle di Gianfranco Eugenio. Molto furba la ecodem Roberta Orsino, sempre presente dove ci sono le telecamere. Rimane un mistero il suo pensiero ambientalista. E' una degna rappresentante della politica del silenzio.

«Dalle retrovie del palco partono gli insulti: “è un evento autocelebrativo per il presidente e il consigliere”, “i giovani del Comitato lavorano, su facebook, per mettere in evidenza, sulla tv, gli anziani”, subito zittiti dal servizio d'ordine del Comandante Sub Alaura. Non possiamo soffocare la voglia di fare del presidente. Colpisce in ogni caso l'assenza dei giovani del Comitato non chiamati a prendere il posto della ecodem Roberta Orsino. E' stato un errore comunicativo che insinua il dubbio di protagonismo mediatico del presidente. Non sarà l'unico errore della giornata.

«Non so della convenienza mediatica delle forze istituzionali, politiche, culturali, produttive e sociali presenti all'incontro. Va benissimo la loro presenza. Sono onorato e pronto a intraprendere con loro iniziative congiunte su queste ed altre tematiche. Di Nicola Vascello, del sindaco Costantino Squeo, di Salvatore Taronno di Slow Food, di D'Ippolito del FAI, di Di Gioia di Libera, e di tanti altri, conosco anche il pensiero. Si meritano le telecamere. E si merita tutta l'attenzione possibile il nostro consigliere Gianfranco Eugenio Pazienza alla conquista del Parco Nazionale del Gargano.

«Non abbiate timore della libertà di pensiero: irrompe Nello Biscotti. Chiede che a parlare siano tutti, non solo i politici. Condivisibile l'opinione del botanico. E' il secondo errore della giornata commesso dal Comitato: “Il 24 di aprile, dalle ore 16 alle ore 17, incontro di tutti i partecipanti a Lesina (Fg), presso il centro visita del parco (vicino al Cnr, lungolago banchina Vollaro), dove verranno prese le decisioni in merito alle azioni da mettere in campo”. Il brainstorming è itinerante: tra insetti giganteschi e voglia di raccogliere asparagi, attraversiamo “Bosco Isola”.

«Raccolgo da Giovanni Barrella e Costantino Squeo l'intenzione di approfondire la strada intrapresa dal Comune di Ostuni “sul ricorso contro il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Ministero per i Beni e le Attività Culturali nei confronti di Northern Petroleum Lmt, con l'intervento ad adiuvandum del Comune di Fasano e della Regione Puglia, rappresentato e difeso, per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, del provvedimento di pronuncia positiva di compatibilità ambientale concernente il progetto di realizzazione della prima fase del programma lavori collegato al permesso di ricerca "dl 49 D.R.-NP" sito al largo delle coste pugliesi, presentato dalla società Northern Petroleum (UK) LTD con sede secondaria in Roma (09A13592)” (T.A.R. PUGLIA, Lecce, Sez. I - ordinanza 24 febbraio 2010, n. 130).

«Fitto lo scambio di opinioni con i ragazzi del gruppo facebook di Nicola Massimo Giannatiempo e della bellissima Roberta D’Alò. Raggiungiamo l'Eden V. E' il simbolo dell'impotenza della politica. Ripercorriamo i passi dell'incredibile Gianni Lannes. Angelo Saso ci garantisce l'immunità da radionuclidi. Scambio due idee con Franco Salcuni: il 7 maggio tutti a San Nicandro per un convegno sulla tematica. Anna Maria Rinaldi, anche lei di Legambiente Italia, è convintissima dell'enorme peso politico ed economico dei signori del petrolio. Ovviamente le nostre battaglie sono sempre contro i più forti. Armando (Quaglia; ndr), rivolto ai giornalisti: “Usateci, noi siamo qui!”. Interviene Francesco (Alaura; ndr): “Prestigiacomo, usaci, noi siamo qui!”. E' cinema. E' il tempo delle foto con i ragazzi di Terranostra: “Su la testa, il sud non è una colonia”.

«Siamo seduti in pizzeria a Cagnano Varano. La Darsena, è il nome. Pizza e antipasti buonissimi. Inizia lo show dell'ermafrodito filosofo: tangente, seno e coseno. La birra la beviamo io e lui. Il conto lo paghiamo tutti. Rientriamo a casa. Il professore: “Noi stavamo meglio con i Borboni”. L'ermafrodito filosofo: “La proprietà privata è un furto”. Parole di un filosofo e anarchico francese: Proudhon.

«E' domenica 25 aprile. Ascolto l'intervista al brigante Pino Aprile (http://www.beppegrillo.it/2010/04/terroni_intervi/), ascolto radio 24 (http://www.youtube.com/watch?v=txTL4xgLN34), leggo il destabilizzante “Il prodotto delle regioni e il divario Nord Sud in Italia 1861-2004” (http://www.paolomalanima.it/default_file/Articles/Daniele_%20Malanima.pdf). Mia mamma: “Lazzaro, vuoi la pasta di kamut?” Rispondo: “Quella è solo per me. E' molto costosa”. E lei: “Curnù, mic le paghet tu”. Piccola mamma. E' spettacolo. Sono le 14. Siamo in televisione. Tg3 ovviamente. Non abbiate timore della libertà di pensiero. Buona Resistenza a tutti.» (Lazzaro Santoro)

 Redazione

 

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