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19/04/2010

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ADRIATICO “NOSTRUM”: PROTEGGIAMOLO (ultima nota del “Comitato Tutela Mare Gargano”)

Clicca per Ingrandire Ad appena pochi giorni dal “no” fermo e deciso pronunciato dal Comitato per la tutela del mare del Gargano e da numerosi esponenti politici di Capitanata, riguardo la possibilità di autorizzare alla ricerca di petrolio la società irlandese "Petroceltic Elsa" nel mare compreso tra i laghi di Lesina e di Varano e le Isole Tremiti su una superficie di 528 chilometri quadrati, un “no” motivato dalla considerazione che l'attività iniziale di studi geologici esplorativi del sottosuolo minerario, attraverso prospezioni sismiche che generano onde sonore, potrebbero essere la causa dello spiaggiamento dei noti sette capodogli e dalla constatazione che gli eventuali esiti positivi delle prospezioni sismiche darebbero il via alla perforazione del fondo marino, fino a 4mila metri di profondità, con la costruzione di infrastrutture petrolifere lungo le linee costiere pugliesi e gravi danni all'ambiente, alla fauna e alla flora marina con negative ripercussioni per l'economia turistica e lo sviluppo sostenibile del territorio, apprendiamo preoccupati e amareggiati, da notizie di stampa, che l'ufficio valutazione di impatto ambientale del Ministero dell'Ambiente ha espresso parere positivo alla richiesta della società irlandese, subordinandolo semplicemente all'obbligo di dotare le navi di ricognizione di un sistema di avvistamento dei cetacei.

Il Comitato per la tutela del mare del Gargano lancia un accorato appello affinché i Sindaci dei Comuni del Gargano, il presidente del Parco Nazionale del Gargano, le istituzioni della Capitanata, i consiglieri provinciali, regionali e i parlamentari della Capitanata, le associazioni ambientaliste locali e nazionali, l'Associazionismo Attivo del Gargano, il mondo della cultura, la società civile, le forze produttive turistiche, il mondo sindacale, mettano in campo tutte le iniziative democratiche possibili, affinché il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, nonostante il parere positivo espresso dall'ufficio di valutazione di impatto ambientale, non firmi l'autorizzazione a sondare, ai fini della ricerca di petrolio, il mare del Gargano.

Michele Eugenio Di Carlo


APPELLO LANCIATO SU FACEBOOK (http://www.facebook.com/profile.php?id=100000922120195#!/notes/michele-eugenio-di-carlo/appello-per-il-no-al-petrolio-nel-mare-del-gargano/383985881049) = Che ne dite di un presidio permanente sulla duna di Lesina nei pressi della nave spiaggiata Eden V?
Intanto, sabato 24 aprile il Comitato per la tutela del mare alle ore 17 si riunirà nei pressi della Eden V. Sono invitati sindaci, istituzioni, associazioni, cittadini.


LA POSIZIONE DEL PD = “Il ministro dell’Ambiente non può autorizzare i progetti di trivellazione del fondo marino tra le coste del Gargano e le Isole Tremiti, a meno di non volere assumere la responsabilità dell’inquinamento di uno specchio di mare tra i più puliti e protetti d’Europa e del declino economico di centri che vivono di turismo e pesca”. E’ la conclusione a cui giunge la risoluzione parlamentare che Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, si appresta a presentare alla Commissione Ambiente della Camera per “scongiurare il via libera del Governo ai progetti di ricerca del petrolio a pochi chilometri dalla riserva marina delle Tremiti e dalle coste del Parco Nazionale del Gargano”.

“Abbiamo appreso dalla stampa quali sono i progetti di una multinazionale irlandese e possiamo immaginare quali profitti potrebbe realizzare dall’eventuale estrazione di petrolio - afferma Bordo. - Ciò che continua a sfuggirmi è il vantaggio per le nostre comunità e per il nostro territorio quando è sufficiente la sola perforazione esplorativa a determinare lo sversamento in mare di metalli pesanti e agenti inquinanti assorbiti dagli organismi marini e, a cascata, dall’intera catena alimentare che si conclude sulle nostre tavole”. Inoltre, continua, “le perforazioni determinano effetti negativi sull’assetto geologico del fondo marino e proprio in Puglia non abbiamo bisogno di doverci preoccupare anche di questa forma di dissesto del territorio, che rischia di essere particolarmente pericoloso in una zona sismica”.

Questa attività industriale, conclude, necessita anche di “grandi quantità di acqua dolce, che sarà sottratta alle già esangui condotte idriche che alimentano le case, le aziende e gli alberghi della costa. A conti fatti e senza alcun pregiudizio nei confronti delle imprese minerarie, il bilancio di questa operazione presenta esclusivamente costi - ambientali, economici e sociali - per il nostro territorio che ha bisogno, invece, del mare pulito per continuare a crescere investendo energie e risorse per lo sviluppo del turismo, della nautica e della filiera ittica”.


20/04/2010 - ANNUNCIATA LA PRESENTAZIONE DI UN ORDINE DEL GIORNO A TUTELA DELL’ECOSISTEMA MARINO = “Sappiamo che la trivellazione in mare alla ricerca di petrolio non è materia di competenza della Provincia di Foggia, ma il presidente Pepe o l’assessore Pecorella ricordano che, innanzitutto, rappresentano la comunità e gli interessi della Capitanata?” La domanda retorica ai vertici dell’Amministrazione provinciale è posta dal capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, Antonio Prencipe, che annuncia la presentazione di un ordine del giorno su “una vicenda che pone alla nostra attenzione il delicato tema della sostenibilità ambientale e sociale delle attività di sfruttamento delle risorse naturali”.

Ciò che il Pd chiede a Consiglio e Giunta è un impegno, “formale e sostanziale”, a difesa dell’ecosistema marino in “uno degli specchi d’acqua più pregiati d’Europa, tutelato da norme nazionali ed europee, sulla cui valorizzazione hanno scommesso molte istituzioni, Provincia compresa, e centinaia di imprese turistiche e ittiche, che garantiscono lavoro a un numero di persone decisamente superiore a quante ne verrebbero addette ai pozzi di trivellazione del petrolio”.

“L’indifferenza dell’Amministrazione provinciale stride con la grande mobilitazione istituzionale e civica che su questo tema accomuna enti e organizzazioni di ispirazione politica diversa e, fino a questo momento, conferma la cifra mediocre della Giunta, aggravata dalla persistente crisi amministrativa - conclude. - Per questo mi appello alle forze politiche di minoranza e maggioranza, affinché si provochi una mobilitazione, per così dire, dal basso che imponga l’iscrizione di questo tema nell’agenda del presidente Pepe e lo convinca a promuovere un’azione finalmente e visibilmente incisiva a tutela della Capitanata”.


20/04/200 – DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI PRESIDENTE PROVINCIA FOGGIA E ASSESSORE PROVINCIALE ALLE RISORSE AMBIENTALI = “Contatteremo in tempi brevissimi il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, perché ci preoccupa l'idea che il fondo marino circostante le Isole Tremiti possa essere oggetto di indagini geosismiche e di trivellazioni finalizzate alla ricerca di idrocarburi. Occorre che rispetto a tale progetto si sviluppi una riflessione approfondita, che tenga conto di tutti gli aspetti legati a un intervento di questa natura e di tale delicatezza. A questo proposito è stato già fissato un appuntamento con il sottosegretario Roberto Menia.

“Le Isole Tremiti rappresentano una delle oasi naturalistiche più preziose del nostro Paese oltre che un costante richiamo per i turisti di tutta Europa. Bisogna quindi interrogarsi, anche attraverso una lettura e uno studio accorto del progetto, sulle conseguenze connesse a una eventuale firma del decreto autorizzativo da parte del ministro dell'Ambiente dopo il via libera arrivato dalla Commissione tecnica. Non può bastare la prescrizione che obbliga la società irlandese a dotare le proprie navi di un sistema di avvistamento dei cetacei, dal momento che la tutela dei mammiferi marini, per quanto imprescindibile, non esaurisce le esigenze di protezione dell'ambiente e del territorio.

“Difatti, le attività di trivellazione potrebbero determinare un danneggiamento della fauna e della flora marina e costiera oltre che una contaminazione delle matrici ambientali, in proporzioni tali da mettere a repentaglio l'integrità di un ecosistema pressoché incontaminato, peraltro ricadente nei confini di aree protette. Su questo tema occorre dunque assumere una posizione di costante vigilanza e un profilo di grande attenzione. Siamo certi che il Ministero dell'Ambiente saprà dare rapidamente al territorio della provincia di Foggia i necessari e doverosi chiarimenti”.


20/04/2010 - MANIFESTAZIONE “NO AL PETROLIO NEL MARE DEL GARGANO” = Il 24 aprile, dalle 16 alle 17, incontro di tutti i partecipanti a Lesina (Fg), presso il centro visita del parco, dove verranno prese le decisioni in merito alle azioni da mettere in campo. Nella stessa sede si deciderà se procedere o meno con la marcia mediatica simbolica da tenersi nella stessa giornata dalle 17 in poi sulla duna di Lesina nei pressi o meno della nave Eden V. Vi terremo aggiornati puntualmente. Intervenite numerosi.

Michele Eugenio Di Carlo (presidente Comitato Tutela Mare del Gargano)


20/04/2010 - COMUNICATO SINISTRA ECOLOGIA LIBERTÀ - VIESTE = Il parere favorevole del Comitato Nazionale VIA sulle trivellazioni, per la ricerca di petrolio, nel mare antistante le Isole Tremiti è assurdo e grave se si tiene conto che le Tremiti e il mare del Gargano rappresentano una vera ricchezza ambientale per la Puglia e l’intero Paese. Nell’attesa del parere del ministro, non possiamo stare fermi né tranquilli visto che egli stesso, con un’ottica politica miope e scarsa visione del futuro, ha già dato pareri favorevoli per situazioni analoghe. Senza entrare nel merito di valutazioni tecniche, circa la validità dell’intervento, mi preme evidenziare alcuni aspetti della questione.

Il primo. Con quale criterio il ministro può autorizzare un intervento invasivo per l’ambiente proprio in una delle aree marine protette e in una Regione che ha scommesso tutto sulle energie alternative e rinnovabili tanto da diventare un punto di riferimento sul piano nazionale e internazionale? C’è alla base di quest’eventuale e scellerata decisione, un disegno politico teso a indebolire le scelte strategiche sul piano ambientale della Regione? Se così fosse ci troveremmo in pieno conflitto istituzionale tra Governo centrale e regionale. Visto i precedenti, non c’è da stare tranquilli.

Il secondo. È singolare che, nell’attesa del parere ministro, già si affacciano, nel dibattito in corso, alcune posizioni favorevoli all’intervento giustificate dal fatto che nell’immediato futuro il nostro tenore di vita non sarebbe sostenibile. Vuoi vedere che tra un po’ qualcuno affermerà che il futuro del Gargano dipende dalla sua capacità di creare e distribuire ricchezza e che con il petrolio la Puglia non sarà più la California d’Italia ma il suo Texas? Non credo che queste posizioni tarderanno a manifestarsi. Non possiamo pertanto stare fermi! La tempestività con cui si manifestano queste posizioni giustifica la preoccupazione dei più sulle sorti del nostro territorio. Anche per questi motivi bisogna dare sostegno e rilanciare l’accorato appello lanciato dal Comitato per la tutela del mare del Gargano.

Il terzo. Di fronte a questo scempio, il Gargano deve alzare la voce! In quest’ottica diventa fondamentale l’azione sinergica di Comuni, Provincia, Ente Parco, consiglieri regionali e parlamentari di Capitanata, unitamente al mondo della cultura del lavoro e dell’impresa per impedire che il Gargano, ancora una volta, sia deturpato, depredato, violentato dietro il paravento di un sogno di ricchezza che non potrà esserci.

Il quarto. Mi colpisce, in questa fase, l’assordante silenzio delle organizzazioni degli imprenditori turistici del Gargano, in primo luogo, e di tutta la Capitanata. Anche a loro, i primi a pagare in termini economici scelte politiche dissennate e avventate, chiedo di alzare la voce per la difesa del nostro territorio e dei loro stessi investimenti.

Sulla base di queste considerazioni, SEL di Vieste è impegnata nella mobilitazione contro le trivellazioni nel mare antistante le Isole Tremiti e chiama i cittadini a dare sostegno alle iniziative che nei prossimi giorni saranno messe in atto. (Antonio Giuffreda)


21/04/2010 - COSTITUITO GRUPPO SU FACEBOOK: “NO AL PETROLIO NEL MARE DEL GARGANO”. VERSO UNA MOBILITAZIONE POPOLARE = Attraverso questo gruppo, che in pochissime ore ha raggiunto 1400 membri, daremo tutte le informazioni necessarie per la manifestazione che si terrà a Lesina il 24 aprile con raduno dalle 16 alle 17 presso il centro visita del Parco del Gargano:
http://www.facebook.com/profile.php?id=1561731656&ref=profile#!/group.php?gid=110501502318518&ref=ts.

Per la prossima settimana stiamo organizzando un convegno. Per la prossima ancora siamo disponibili a un sit-in a Foggia davanti alla Prefettura. Pensiamo a una manifestazione a Roma davanti al Ministero dell'Ambiente con numerosi pulmam che partiranno dalla Capitanata. Quando le forze ce lo permetteranno organizzeremo un presidio permanente davanti alla Eden V e alle case abusive dell'istmo per sensibilizzare media e opinione pubblica non solo sulla questione del petrolio, ma anche sulle navi a perdere, sulla salute pubblica delle popolazioni costiere, sulla cementificazione della costa che continua in maniera spaventosa. Vi aspettiamo numerosi.

Michele Eugenio Di Carlo (presidente Comitato Tutela del Mare del Gargano)


22/04/2010 - Il Comitato per la tutela del mare del Gargano conferma che la manifestazione civile e democratica “No al petrolio nel mare del Gargano” si svolgerà sabato 24 aprile a Lesina con raduno dalle 16 alle 17 alla Banchina Vollaro, all’altezza del Centro Visite di Lesina. I partecipanti si muoveranno verso le 17 in auto alla volta del canale Acquarotta, in località “Bosco Isola”, per poi raggiungere eventualmente la nave “Eden V”, dove si svolgeranno un’iniziativa simbolica e pacifica, e l’incontro con giornalisti e rappresentanti istituzionali intervenuti.


22/04/2010 - PETROLIO: CONSIGLIO PROVINCIALE A TREMITI = Il presidente del Consiglio della Provincia di Foggia, Enrico Santaniello, ha convocato, a seguito della richiesta avanzata da 19 consiglieri, una seduta monotematica e straordinaria dell’assise per martedì 27 aprile, con inizio alle 10.30, per la trattazione del seguente Ordine del Giorno: "Esame ed eventuali determinazioni a seguito delle imminenti indagini geosismiche per la ricerca di idrocarburi al largo delle Isole Tremiti".

In ragione dell’eccezionalità della seduta la riunione del Consiglio provinciale si terrà alle Isole Tremiti, nel Centro Polifunzionale Comunale dell’Isola di San Domino. Alla riunione dell’assemblea consiliare sono stati invitati il prefetto di Foggia, Antonio Nunziante, i parlamentari e i Consiglieri regionali di Capitanata nonché sindaci e amministratori dei Comuni interessati.


23/04/2010 - Da Lazzaro Santoro, del direttivo Comitato per la tutela del mare del Gargano, riceviamo e pubblichiamo una nota su “valutazione ambientale e sviluppo sostenibile: no al petrolio” = Il presidente della Provincia di Foggia, Pepe, ha affermato in un recente comunicato stampa che bisogna “interrogarsi anche attraverso una lettura e uno studio accorto del progetto, sulle conseguenze connesse a una eventuale firma del decreto autorizzativo da parte del ministro dell'Ambiente dopo il via libera arrivato dalla Commissione tecnica". Il sindaco dell'Amministrazione comunale delle Isole Tremiti, Calabrese, ha recentemente tuonato: “La nostra decisione e la nostra determinazione devono venir fuori. Roma deve capire che ci deve ascoltare”.

Ho letto e studiato la documentazione. Dalla lettura della delibera della Giunta Regione Puglia “Parere di compatibilità ambientale-Permesso di ricerca per idrocarburi D498 BR-EL al largo delle coste della Regione Puglia (Isole Tremiti), proposto dalla Petroceltic Italia S.r.l.”, si evince quanto segue:
- “Con nota prot. n. 11042 del 25.09.2009 il Servizio Ecologia invitava la società proponente a depositare gli elaborati concernenti l’intervento proposto presso gli altri enti interessati dall’intervento in argomento e cioè l’Amministrazione comunale delle Isole Tremiti e l’Amministrazione provinciale di Foggia. Con la stessa nota invitava i predetti enti a esprimere il parere di competenza in merito”;
- nella seduta del 24.03.2010 il Comitato Regionale V.I.A. [..], “prende atto che alla data del presente provvedimento non risultano pervenuti i pareri di Amministrazione comunale Isole Tremiti e Amministrazione provinciale di Foggia”.

Vorrei che il presidente Pepe e il sindaco Calabrese, prima di prestare tanta attenzione ai media, mi spiegassero il perché di quelle mancate valutazioni di merito. In data 31.07.2009, Petroceltic Elsa S.r.l. (che poi si chiamerà Petroceltic Italia S.r.l.) presenta al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ai sensi del D.L. n. 4 del 16/01/2008, lo studio di impatto ambientale per il progetto “Permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi D498 BR-EL”.

Dalla lettura del documento “Petroceltic Elsa S.r.l., permesso di ricerca D498 BR-EL, studio di impatto ambientale, sintesi non tecnica” si evince che “l’area in istanza è ubicata nell’off-shore medio Adriatico, al largo delle coste pugliesi, e occupa una superficie di 526,8 kmq, la distanza dalla costa delle isole Tremiti è di circa 4 km, non rientra in nessuna zona di tutela biologica, non ricade in zona marina protetta per il ripopolamento, non costituisce parco marino, non è parte di area naturale protetta, non è sottoposta a misure di salvaguardia e non rientra nelle zone archeologiche marine tutelate dalla legge 1089/39”.

Dalla lettura del “Permesso D498 BR-EL Valutazione di Incidenza” si evince che la presenza nelle vicinanze della Riserva Marina delle Isole Tremiti e il sito sic/zps IT9110011 - Isole Tremiti, impone alla Petroceltic Elsa S.r.l., ai sensi del DPR n 357 del 08/09/97, la presentazione di una valutazione di incidenza che integra lo studio di impatto ambientale. In realtà il DPR n 357 del 08/09/97 è stato modificato e integrato dal decreto del Presidente della Repubblica 12 marzo 2003, n. 120. Non è un errore di poco conto in quanto l'art. 6 del DPR 12 marzo 2003, n. 120 ha sostituito l'art. 5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357. Il DPR 357/97 è stato oggetto di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea che ha portato alla sua modifica e integrazione da parte del DPR 120/2003.

Mi manca la documentazione tecnico-amministrativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare della valutazione di impatto ambientale del progetto “Permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassossi D498 BR-El Petroceltic Elsa S.r.l.”. Sarebbe stato interessante confrontarla con la documentazione tecnica del Comitato V.I.A. della Regione Puglia sintetizzata nella delibera della Giunta Regionale che esprime “parere sfavorevole di compatibilità ambientale per il progetto concernente il permesso di ricerca idrocarburi denominato D498 BR-EL da realizzarsi al largo delle coste della Regione Puglia (Isole Tremiti) e Regione Molise (Termoli)”.

Sono incredibili, imbarazzanti e oggettive le lacune del “Permesso di ricerca idrocarburi liquidi e gassosi D498 BR-El Petroceltic Elsa S.r.l.” secondo il Comitato VIA della Regione Puglia. Col Trattato di Amsterdam del 1997 lo sviluppo sostenibile diventa il principio centrale del diritto dell’ambiente comunitario. L’art. 6 del trattato CE statuisce: “Le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni comunitarie di cui all'articolo 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile”.

L’obiettivo dell’art. 6 è quello di ricercare un equilibrio tra le esigenze ambientali e lo sviluppo economico. La capacità delle istanze ambientali di influenzare le politiche di sviluppo economico può delineare un conflitto tra istanze ambientali e istanze di sviluppo economico e sociale. Il trattato CE (art. 95, par. 3, art. 174 par. 1) e le sentenze della Corte costituzionale della Repubblica Italiana hanno riconosciuto all’ambiente un ‘favor’. Il principio di primarietà dell’ambiente non comporta una prevalenza dell’interesse ambientale sugli altri interessi pubblici diversi.

Il ‘favor’ per l’ambiente consiste nella necessaria rappresentazione delle istanze ambientali nelle politiche pubbliche e suggerisce la necessità di integrare le esigenze di tutela ambientale con lo sviluppo attraverso il c.d. bilanciamento degli interessi, rimesso all’apprezzamento discrezionale dell’Amministrazione competente, di valori costituzionali pari ordinati (la primarietà del valore ambientale non consiste in una sovraordinazione dell’interesse ambientale sugli altri interessi in quanto non è possibile individuare gerarchie tra valori costituzionali).

La ponderazione dei valori costituzionali, finalizzato a garantire il bilanciamento degli interessi, è rimesso a un sindacato di “ragionevolezza costituzionale”. I conflitti tra interessi costituzionali vanno risolti alla luce dei principi costituzionali e del contenuto essenziale dei diritti fondamentali. L’esito del bilanciamento è la determinazione di un ordine di precedenza. Il bilanciamento, la primarietà dell’ambiente, la ragionevolezza, danno valore giuridico alla sostenibilità, qualificano giuridicamente, danno un approccio giuridico valoriale alla sostenibilità.

Affinché la ponderazione degli interessi sia ragionevole, è necessario che la soluzione adottata rispetti tre condizioni: necessità, sufficienza, proporzionalità. La necessità di dimostrare che l’interesse prefigurato dal legislatore sia di pari rango all’interesse ambientale, la limitazione dell’interesse ambientale circoscritta a quanto è sufficiente a realizzare l’interesse privilegiato, la proporzionalità nella limitazione dell’interesse ambientale al fine di salvaguardare gli elementi essenziali, i parametri di valutazione nella ponderazione degli interessi.

E' evidente che nel caso in questione ci troviamo di fronte a un diverso ordine di precedenza: estrazione di petrolio da parte della Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e “tutela delle politiche ambientali, produttive e di sviluppo soprattutto turistico in una zona di alto valore naturalistico e turistico (a poca distanza dal Parco Nazionale del Gargano, dall’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, dal SIC e dalla ZPS) da parte della Regione Puglia”.

La filosofia della VIA corrisponde ad alcuni principi di azione fondamentali della politica ambientale europea (il Trattato CE individua negli articoli 174, 175, 176 i principi comunitari in materia ambientale per migliorare la qualità dell’ambiente, proteggere la salute umana e perseguire lo sviluppo sostenibile: principio di prevenzione, principio di precauzione, principio di correzione e principio di chi inquina paga).
Circa il principio di prevenzione, la valutazione preventiva dei possibili danni all’ambiente ha l’intento di garantire una protezione reale ed efficace dell’ambiente evitando di ripristinare equilibri ecologici compromessi.

La rappresentazione anticipata degli effetti nasce da una duplice esigenza: combattere gli effetti delle attività produttive è più gravoso che prevenire, gli effetti di determinate attività producono conseguenze dannose sull’ambiente che viene irrimediabilmente compromesso escludendo qualsiasi possibilità di riparazione. La logica della prevenzione è giustificata dalla dimostrazione scientifica delle conseguenze pericolose per l’ambiente di certe attività.

Circa il principio di precauzione, l’incertezza scientifica nel dimostrare il nesso causale tra una situazione dannosa e gli effetti sull’ambiente richiede l’intervento di misure capaci di anticipare la soglia d’intervento dell’azione preventiva, quest’ultima impiegata in presenza della scientificità degli effetti dannosi. Con il principio di precauzione si riconosce all’ambiente un valore primario, anche in assenza di prove scientifiche delle potenziali conseguenze dannose per l’ambiente di determinate attività.

La mancanza dell'impatto ambientale, se “l'esito del sondaggio sia positivo e il pozzo venga avviato alla produzione”, è compatibile con il principio di prevenzione? Il recente spiaggiamento di cetacei sulle coste pugliesi e l'esame necroscopico eseguito dal prof. Sandro Mazzariol sono compatibili con il principio di precauzione? Queste sono le domande che vorrei rivolgere alla Commissione VIA del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

A voi auguro di godervi la festività di San Giorgio e il ritorno in Eccellenza dell'Atletico Vieste. E di tenere gli occhi aperti: il Gargano non deve diventare il delta del Niger.



 Comunicato “Comitato per la tutela del mare del Gargano”

 

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