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19/04/2010

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IL TEMPO CORRE: LASCIAMO UNA TRACCIA DEL SUO PASSAGGIO

Clicca per Ingrandire Un progetto innovativo con una forte valenza simbolica in grado di attivare funzioni urbane e incidere sulla produzione di servizi, turismo ed economia creativa a beneficio di un territorio vasto che va oltre la Capitanata affinché si qualifichi sempre più come avamposto dell’area euromediterranea (foto del titolo; ndr). Inizia una settimana fondamentale. Il prossimo lunedì, 26 aprile, a Bari, si riunisce il primo tavolo tecnico del Piano Plurifondo della Regione Puglia che valuterà quali progetti, fra quelli inseriti nei piani strategici di Area Vasta, sono nella condizione per essere finanziati coi fondi del 2010. Il 26 aprile prossimo dobbiamo scegliere di realizzare un luogo di attrattive culturali e un polo di attenzione regionale e nazionale nell'Area Vasta Capitanata 2020.

Un manufatto architettonico collocato nell'anfiteatro naturale del promontorio del Gargano (foto 1 sotto) che dai pascoli arborati dell'interno e le valli di Carpino e Cagnano Varano, terrazzati di oliveti, mandorleti e frutteti, si apre a imbuto verso gli uliveti collinari e seminativi della piana che porta al Lago di Varano. Al centro del sistema insediativo distribuito a corona intorno al lago, lungo la strada pedecollinare che lambisce l’anfiteatro da Capoiale, San Nicola di Varano, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Vico del Gargano fino a Rodi Garganico. In posizione rialzata e panoramica sul Poggio Pastromele.

Un’opera tecnologica che funga sia come sofisticato strumento di forte attrazione turistica sia come strumento di normalizzazione urbanistica, ossia un impianto che dia all'area territoriale del Gargano e della Puglia (foto 2, anfiteatro naturale del promontorio del Gargano - Poggio Pastromele; a dispetto della storia del luogo e della sua bellezza, lo stato delle strutture culturali relega il promontorio del Gargano in una perenne minorità) la possibilità di realizzare ogni tipo di evento, da quelli artistici e culturali (concerti, spettacoli, mostre artistiche, proiezioni) a quelli economici (fiere, esposizioni) e politici (congressi, dibattiti, comizi) che sia anche una piazza dove ci sta gente che lavora, ma allo stesso tempo anche un luogo piacevole per fare soste perché ci sono negozi, bookshop, bar e ristoranti.

Una struttura d'eccellenza, insomma, che coniugando cultura, turismo e ambiente determini soluzioni imprenditoriali nuove e in grado di garantire occupazione aggiuntiva, soprattutto giovanile. Un argine al degrado sociale e all'imbarbarimento, ma allo stesso tempo capace di sviluppare nuove attività in grado di attrarre flussi consistenti e sostenibili di visitatori, nonché qualificare, diversificare e ampliare la filiera turistica, di supportare lo sviluppo economico, l’accrescimento dell'identità culturale e sociale e di migliorare qualitativamente il sistema insediativo e infrastrutturale del Gargano e quindi della Puglia.

Nato dall'idea dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival all'indomani della morte di Andrea Sacco, l’interprete dei canti tradizionali più famoso del Gargano, nel 2008 viene inserito nella pianificazione strategica di Area Vasta "Capitanata2020", classificato all’11° posto sotto l'obiettivo di indirizzo "Città e Solidarietà" come "Struttura di accoglienza a supporto del Carpino Folk Festival". Soggetti pubblici coinvolti: Comune di Carpino, Provincia di Foggia, Parco Nazionale del Gargano.

PIANO PLURIFONDO - Consiste nella possibilità di fare una programmazione integrata fra i temi riguardanti l’Asse IV del Programma Operativo regionale, ossia turismo, beni culturali, attività culturali e ambiente. Tale piano prevede appunto un tavolo tecnico coordinato dall'Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia che in brevissimo tempo selezionerà una strategia condivisa e pochi relativi criteri di selezione dei progetti fra quelli presenti nei Piani delle Aree Vasta. A conclusione del tavolo tecnico la Regione Puglia selezionerà i progetti e ne individuerà le fonti finanziare che per coerenza e ammissibilità, oltre che per tempistica, si adattano al finanziamento del progetto.

Al momento in cui scriviamo l'Auditorium della Musica Popolare del Gargano, uno dei progetti fra quelli che Capitanata 2020 proporrà di inserire nel Piano Plurifondo ha un importo finanziario stimato in 3 milioni 150mila euro. Sarà quindi necessaria per la realizzazione dell'intera opera l'integrazione coi Programmi Operativi Nazionali e in particolare coi Programmi Operativi Interregionali.

ULTIMI SVILUPPI - Venerdì 9 aprile, presso il Laboratorio di Pianificazione strategica del Comune di Foggia, si svolge la maratona del primo round negoziale, durato circa sei ore, nel corso della quale gli organi tecnici del Piano strategico di Area vasta, il referente POIn, la “task force” regionale e la dirigenza dell’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia mettono a punto le schede per l’attivazione dei finanziamenti.

Venerdì 16 aprile, Fabio Sciannameo, componente del Tavolo tecnico di Area Vasta “Capitanata 2020” per l’Ente Parco Nazionale del Gargano, è a Carpino per un sopralluogo e per acquisire il progetto esecutivo preliminare. La lotta è contro il tempo, ma il lavoro di squadra di tutti coloro che sono coinvolti genera speranze e fiducia.

INFORMAZIONI TECNICHE - L'intero spazio urbano e architettonico destinato alla realizzazione del grande complesso musicale dell'Auditorium deve ruotare attorno all'idea principale della centralità della musica. Tutti gli spazi, sia esterni che interni, debbono essere pensati in maniera funzionale alla musica. In particolare il progetto deve prevedere (foto 3):

1 ANFITEATRO
1 SALA PRINCIPALE
1 TEATRO STUDIO
1 STUDIO
1 SALA STAMPA
1 FOYER
2 AREA PARCHEGGIO

L’ANFITEATRO all’aperto, cuore dell’Auditorium, deve poter ospitare fino a 3-10mila spettatori al coperto-aperto. Deve rappresentare fisicamente il focus del progetto: la sua doppia funzione, di teatro all'aperto e di piazza, deve renderlo il fulcro della centralità dell'intero complesso rispetto al sistema urbano. L’anfiteatro deve diventare col tempo un punto di incontro, luogo sempre più inserito nel contesto urbano del Gargano assumendo una vera e propria funzione di piazza dove c'è gente che lavora e dove è piacevoli fare soste, come il bookshop, il bar, il ristorante (foto 4).

La SALA PRINCIPALE, di 500 posti, deve essere in grado dì coprire tutte le esigenze musicali, ossia essere una sala per i concerti per grande orchestra e coro, ma adattabile ai più svariati tipi di musica anche in virtù delle diverse posizioni assumibili dall'orchestra rispetto al pubblico.

Il TEATRO STUDIO di almeno 200 posti deve essere lo spazio in cui eseguire le prove sempre in condizioni acustiche ottimali, ma allo stesso tempo essere polifunzionale per il teatro e il cinema, ma anche per conferenze, dibattiti, incontri con compositori ed esecutori. Un vero teatro musicale, con fossa d’orchestra e palco attrezzato e con possibilità di cambio di scena e di costumi, per la rappresentazione di opere liriche e spettacoli teatrali, ma anche per l’esecuzione di concerti di musica da camera, barocca e sinfonica, e la rappresentazione di pièces teatrali e proiezione di pellicole cinematografiche.

Lo STUDIO, 30 posti, deve essere un importate laboratorio multimediale per lo studio e la ricerca (biblioteca e audioteca), e la didattica (archivio sonoro). Uno spazio elegante multifunzionale che ispiri i designers di eventi per qualsivoglia progetto innovativo, per presentazioni "fashion" esclusive, aste, campagne pubblicitarie, presentazioni e conferenze innovative.

Una SALA STAMPA moderna e tranquilla per i giornalisti (10 postazioni), completamente fornita di computers, wi-fi e accesso a banda larga a Internet, telefoni, fax e stampante. Questa Sala deve essere pensata trasformabile in una sala ricettività o nell'ufficio management di un evento per congressi o per ospitare importanti conventions.

Il FOYER, ossia il locale che unisce gli accessi alle sale e agli studi, deve poter ospitare semplici performances musicali ed essere non solo un punto di aggregazione, ma un vero e proprio "luogo di incontro culturale", un'area polivalente che ospiti al suo interno lo spazio espositivo e il museo dell’auditorium.


Referente progetto Auditorium della Musica Popolare del Gargano dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival (foto 5, il logo): Antonio Basile - tel. 339 5299998 - info@carpinofolkfestival.com


L'AUDITORIUM PER I PUGLIESI = Per un Auditorium come delineato non ci debbono essere dubbi: deve essere un’esigenza veramente sentita dalle genti del territorio, di qui la necessità dell'Associazione Culturale Carpino Folk Festival di chiedere la sottoscrizione di un appello rivolto a tutte le istituzioni attraverso il portale www.carpinofolkfestival.com. Le sottoscrizione fioccano subito dopo pochi giorni dall'avvio. Artisti, giornalisti, scrittori, registi, politici, albergatori, associazioni culturali, simpatizzanti del festival ma anche tanta gente comune, per lo più giovanissimi, rispondono positivamente. Eccone le testimonianze.

Ferruccio Castronuovo (regista) - Sono pienamente d'accordo con la vostra iniziativa per la costruzione di un auditorium a Carpino. Mi sono sempre battuto per la rivalutazione della musica e della cultura popolare come valore universale della comunicazione tra le genti. Carpino oggi ha saputo recuperare un importante ruolo nel gestire e continuare una tradizione che si è imposta anche e soprattutto all'attenzione dei giovani. Quindi ben venga l'auditorium e che sia utilizzabile sia per le grandi manifestazioni estive che per altre situazioni durante tutto il resto dell'anno che verrebbero sicuramente programmate in uno spazio così importante.

Marisa Travascio (Roma) - Egregio presidente Vendola, questo progetto ambizioso ma concreto oltre che mirare a contenere, divulgare e valorizzare una parte considerevole della ricchezza e della potenzialità culturali di una Regione ovunque nel mondo apprezzata potrà, a mio avviso, rappresentare una sorta di sfida anche per le Amministrazioni locali che, riconoscendone l'alto valore intrinseco, mi auguro vorranno appoggiarlo sul nascere e soprattutto mai smettere di aiutarlo a crescere.

Domenico Prencipe (ildiarioMontanaro) - Spett.le presidente Vendola, il Gargano è una terra magica, una terra ricca di storia e di cultura. Il Gargano è una terra dove vive gente consapevole, orgogliosa della propria terra e delle proprie tradizioni. L'auditorium della Musica Popolare del Gargano, proposto dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival, è un'opportunità di sviluppo per la nostra terra, un luogo dove poter celebrare degnamente la nostra storia e la nostra tradizione.
La Puglia non è solo Salento, la Puglia per crescere ha bisogno del Gargano, e laddove ci siano proposte concrete come questa, bisogna battersi affinché si realizzino. Sono sicuro che Lei sarà al nostro fianco in questo ambizioso progetto.

Piero Giannini (presidente Associazione Culturale "Punto di Stella") - Impossibile esimersi dal prendere in considerazione simile iniziativa. Soffrendo sulla propria pelle la totale assenza nell'ambito del proprio territorio di un contenitore culturale che ne accolga le progettualità, non può che augurarsi che il progetto della consorella CarpinoFolkFestival veda la luce radiosa che si merita per rilanciare una volta per tutte (e da oggi bando alle chiacchiere!) una terra bisognosa di considerazione e rispetto. Anzi, avanza l'ipotesi, neanche tanto peregrina, di una sorta di "patto di sangue" fra i vari sodalizi che operano sul territorio garganico per portare avanti istanze intelligenti e foriere di benefici per la collettività, facendo proprio il dumasiano motto "tutti x uno, uno x tutti"!

Gaetano Berthoud (“TuttoGargano”) - Un forte invito a tutti a partecipare a questa importante sottoscrizione. Il Gargano merita infrastrutture di un certo livello, l'impegno di tutti voi a contribuire a questa causa permetterà una forte riflessione, non solo da parte della politica regionale, ma un invito ai politici locali ad ascoltare di più noi liberi cittadini e associazioni. Un auditorium nel Gargano potrà portare sviluppo economico e culturale, potrebbe diventare un riferimento sociale per chiunque crede che non ci sia un punto di partenza per le nostre idee e iniziative culturali.

Antonio V. Gelormini (analista del turismo) - A titolo personale, a nome di “SVEGLIARSinCOLLINA” e anche del Distretto Culturale “DAUNIA VETUS” sostengo l'iniziativa-appello del Carpino Folk Festival per la valorizzazione dell'intero patrimonio identitario della Puglia e della Capitanata in particolare. A partire dalla miniera "musica popolare" e dell'Auditorium del Gargano. Passando dal recupero di una tradizione culturale raffinata come quella degli scriptoria benedettini, a partire dal restauro dell'Abbazia di Kàlena. E non tralasciando la salvaguardia di beni architettonici come il Rosone della Cattedrale di Troia e l'immensa tradizione gastronomica, legata a prodotti tipici locali, a rischio estinzione e dalle proprietà organolettiche uniche e irripetibili. Mettiamoci in rete e facciamo turismo lungo questi itinerari di qualità e di sensibilità culturale.

Teresa Maria Rauzino (Centro Studi “G.Martella”) - A nome mio personale e come presidente del Centro Studi di Peschici, condivido l'appello del Carpino Folk Festival al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, affinché nell'approvazione del "Piano strategico di Area Vasta. Capitanata 2020" dia priorità al finanziamento di progetti culturali di alta levatura, come l'Auditorium del Gargano, per valorizzare quello scrigno prezioso che è il patrimonio di musica popolare di Carpino. Auspichiamo che, fra i progetti presentati, sia finanziato anche il restauro dell'Abbazia di Kàlena, in agro di Peschici (Fg), altro sicuro punto di forza della Regione Puglia, attrattivo fin dai primi anni del Novecento del turismo culturale e non del Promontorio. Basta con le porte chiuse e con la dispersione inconsulta dei nostri tesori!

Antonello Paliotti (musicista) - Spett.le presidente, con la presente sono a dichiarare la mia convinzione che un Auditorium della Musica Popolare sul Gargano come quello proposto dall'Associazione Culturale Carpino Folk Festival sarebbe non solo opportuno ma auspicabile, quindi le chiedo di far valere il ruolo di presidente della Regione Puglia affinché anche il territorio del Gargano nel prossimo periodo di pianificazione strategica dei Fondi europei possa essere all'insegna dell'intelligenza, del sapere e della Cultura.

Mario Pierrotti (direttore organizzativo Cerchio di Gesso c/o Oda Teatro) -
Gentile presidente, ogni uomo segna il proprio cammino con delle orme più o meno profonde che possono cambiare e migliorare la strada per altri. L'auditorium per la musica popolare a Carpino sarebbe un ulteriore importante segno del cambiamento che la sua Amministrazione sta dando alle politiche culturali della nostra regione.
come tanti confido in lei per la realizzazione di tale progetto.

Luigi Bevilacqua (contro-mano.net) - Seguo il Carpino Folk Festival da sempre, chiunque vi abbia partecipato può testimoniare il valore culturale e terapeutico di questo genere musicale. Numerose sono le difficoltà per seguire il Festival, poiché la piazza, bellissima, non è però sufficiente a contenere le migliaia di visitatori che sono costretti a lunghe file per parcheggiare e sfiancanti e frenetiche, seppur amichevoli, competizioni per accaparrarsi un posto utile per seguire i concerti. Capisce da sé (l’interlocutore è Vendola; ndr) che un Auditorium in un territorio che possiede un patrimonio musicale di tale importanza, ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale, e che coinvolge oltre a Carpino, quasi tutti i paesi del promontorio, serebbe ciò che di più opportuno possa realizzarsi sul Gargano. Spero vivamente che possa prendere in seria considerazione il progetto, che garantirebbe continuità in una tradizione musicale millenaria che solo di recente è stata giustamente valutata.

Michela Mezzanotte - Nuovo simbolo della Musica, della Cultura, dell'Arte, ma soprattutto dell'Architettura la quale si presenta al nostro paese, quasi come un tema a se stante, un popolo conservatore, una mentalità non sempre aperta alle nuove tecnologie e le nuove proposte che appaiono per l'occhio italiano troppo azzardate. Fondere vecchio col nuovo, con l'avanzato, guardare avanti e non rivolgersi sempre al passato. L'Italia è un paese che vanta ancora la sua storia antica, e tutti ne siamo fieri; ma dov'è il nuovo? Noi popolo di costruttori di inventori di grandi architetti siamo tra gli ultimi della classifica europea. Un Auditorium che sia il grido delle nuove generazioni, il simbolo della Novità.

Non lasciamo che il tempo continui a correre, lasciamo una traccia del suo passaggio.


Testi e materiali per la comunicazione: Antonio Basile, Alessandro Sinigagliese - Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival (Via Mazzini, 88
71010 Carpino-Fg)


  Ufficio Stampa Associazione Culturale Carpino Folk Festival

 

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