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16/04/2010

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DIAMOCI UNA MOSSA, MA CHE SIA… D(i)ANNATA! + ULTIMISSIME 1-2

Clicca per Ingrandire Tenere alla larga la Puglia dalla Campania. E magari allontanarla, se possibile, sempre un po’ di più dal resto dello Stivale, assecondandone con noncuranza una sorta di balcanizzazione orografica naturale. Sembra essere questo l’imperativo tacito che, da qualche tempo, si è fatto largo nel sentire comune di un’azione governativa confusa, distratta e per molti aspetti alquanto evanescente.

Tenere la Puglia in una sorta di limbo federalista. Dovesse mai estendersi oltreconfine quella strana atmosfera di controtendenza, mista a orgoglio e autonomia decisionale, che ha fatto di quel modello amministrativo regionale una fastidiosa spina nel fianco della mediocrità omologata a un asfittico e accidioso cliché nazionale. Per questo sorprende poco, ma preoccupa moltissimo, la manifesta impotenza del “governo del fare” nei confronti della frana di Montaguto. Una calamità improvvisa nella sua odierna tangibile manifestazione, ma ampiamente e lungamente prevista, nella secolare inadeguatezza di misure adoperate per contenerne effetti a catena e disastri locali.

Mentre la frana più attiva d’Europa avanza, inclemente e minacciosa, di oltre quattro metri al giorno, è imbarazzante e sconcertante il crescendo di pressapochismo, menefreghismo e arrogante dilettantismo esibito dai vari protagonisti di questa surreale e tragica vicenda. Da un lato il Governo, che da un mese dà l’impressione di non sapere che pesci prendere, e da un pezzo avrebbe dovuto mobilitare esercito, protezione civile e commissari straordinari, per evitare la frattura di fatto della Puglia dalla dorsale tirrenica e dai vitali collegamenti con Napoli e Roma. E magari sbloccare una volta per tutte quelle benedette risorse dei fondi Fas sia pugliesi che campani.

Dall’altro Trenitalia che, sull’altare dei tecnicismi aziendali, sta gestendo con insopportabile leggerezza i disagi inflitti ai propri passeggeri, contravvenendo a ogni elementare principio della cosiddetta “customer satisfaction”. Trattandoli non già come utenti o clienti, bensì come un vero e proprio parco bestiame. Davvero complicato prevedere un servizio sostitutivo di pullman sull’intera tratta verso Roma o Napoli, per rendere meno travagliato un viaggio di circa 300 Km., percepito come un girone infernale? Magari integrandolo con una maggiore offerta di voli da Bari, Brindisi e Foggia o di treni alternativi sulla tratta Taranto-Potenza-Salerno-Napoli? Ci gonfiamo per essere uno dei Paesi del G8, ma a guardare quanto “non sta succedendo” altro che terzo mondo!

C’è uno strano silenzio intorno a questa vicenda. A qualcuno è sfuggito che potrebbe essere un assaggio del rischio incombente sulle aree interessate dal tanto decantato “Ponte di Messina”. La fuga dall’argomento è imbarazzante e ne confermerebbe integralmente i timori. E’ come una pena del contrappasso per il presidente Berlusconi, scopertosi improvvisamente più vulnerabile. Perché è paradossale vivere una vita con la sindrome del tacco, per coltivare l’illusione di una prospettiva più alta, e ritrovarsi d’un tratto “vittima” della travolgente fatalità del Tacco d’Italia. Fonte ormai incessante di sofferenze, dispiaceri e delusioni. Ma se il Tacco cede e si sgretola, a risentirne non sarà solo il Cavaliere. E’ l’intero Paese che frana. Lassù al Nord, in Val Venosta, un altro tragico segnale ha appena presentato il conto di nove morti e 27 feriti.

Sarà il caso di darsi una dannata mossa?

Antonio V. Gelormini


1 - Frana Montaguto: dichiarato lo stato di emergenza. Annuncio del ministro Raffaele Fitto = Oggi, 16 aprile, il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, rende noto che il Consiglio dei Ministri ha decretato lo stato d'emergenza per i territori interessati dalla frana tra Montaguto (Campania) e Panni (Puglia). Sarà il capodipartimento della Protezione Civile Nazionale, Guido Bertolaso a occuparsene.

Fra i primi interventi, conferenza di servizi “per affrontare le problematiche relative alla situazione dei collegamenti ferroviari, automobilistici e aerei”. Inoltre Bertolaso ha sottolineato che, per rimuovere la terra che verrà depositata in una discarica, saranno utilizzati i fondi a disposizione della Protezione civile, mentre per gli interventi strutturali da farsi sulla montagna si provvederà con una parte dei 38 milioni del Fas Campania 2007-2013. iguardo alla circolazione ferroviaria, il responsabile della Protezione Civile ha affermato che la stessa potrà essere riattivata entro l’estate.

2 - Frana Montaguto, sindaco dauno Mongelli: “Straordinaria prova di solidarietà e orgoglio”. Avviati i contatti con Aeroporti Puglia per la ripresa dei voli Foggia-Roma


“Una straordinaria mobilitazione istituzionale pugliese in terra irpina: segno tangibile di solidarietà e orgoglio civici di fronte a un’emergenza tardivamente riconosciuta dal Governo”. Così Gianni Mongelli, sindaco di Foggia, definisce la manifestazione di questa mattina nei pressi della gigantesca frana di Montaguto, cui ha partecipato insieme ai primi cittadini di Bari e Taranto, ai presidenti delle Province di Brindisi e Taranto, ai rappresentanti della Regione Puglia e a decine di assessori e consiglieri comunali e provinciali pugliesi. Con Mongelli anche il presidente del Consiglio comunale del capoluogo, Raffaele Piemontese, e la senatrice foggiana Colomba Mongiello. “Finalmente a Roma hanno compreso quale dramma sociale, ambientale ed economico stanno vivendo le popolazioni di questa straordinaria zona dell’Appennino e tutti i cittadini di Puglia e Campania che oggi non possono muoversi e comunicare come avviene nel resto d’Italia”.

Da 40 giorni la linea ferroviaria Lecce-Roma è interrotta, al pari della statale 90 ‘delle Puglie’, entrambe le arterie di collegamento sepolte sotto centinaia di migliaia di metri cubi di argilla franata da una delle montagne che le sovrasta. “Il nostro auspicio è che la dichiarazione dello stato di emergenza e la conseguente investitura diretta del sottosegretario alla Protezione Civile siano la premessa a interventi rapidi e strutturali - continua Mongelli - a cui dovranno essere destinate risorse, umane e finanziarie, in quantità sufficiente a scongiurare che si ripeta quanto accaduto in queste lunghissime settimane e mitigare i già drammatici effetti della frana sull’intero ecosistema di questo territorio e di quelli che, come la Capitanata, sono attraversati dal Cervaro”.

La Protezione Civile sarà “sensibilizzata, al pari della Regione Puglia, anche per la ripresa dei collegamenti aerei tra Foggia e la capitale”. Proprio nella mattinata del 16 aprile, il sindaco del capoluogo ha avuto un lungo colloquio telefonico con l’amministratore di Aeroporti di Puglia, Domenico Di Paola, con il quale “abbiamo già iniziato ad abbozzare una strategia da mettere in campo per una soluzione rapida del problema. La prossima settimana organizzeremo un incontro operativo cercando di coinvolgere anche la compagnia aerea Darwin - conclude Gianni Mongelli - la cui collaborazione può risultare decisiva (Ufficio comunicazione – staff del sindaco).



 Redazione (foto Stato Quotidiano)

 

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