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28/03/2010

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NE UCCIDE PIU LA PENNA CHE LA SPADA

Clicca per Ingrandire Ho il fiato di Michela sul collo. Mi vuole tutto per lei.

Emanuela: “… mi ricordi Andrea Pazienza…si, mi pareva di essere lì mentre leggevo”. Wow, Paz! Emanuela! Il professor Pennelli: ”Pierino, ma tu leggi quello che scrive tuo figlio?” Mio padre, fulmineo: ”No, io non ci vedo”.

Mia madre, lamentosa come sempre, dopo aver letto “5 spiagge da consigliare al New York Times e 7 domande al Comandante T.V. (CP) Vincenzo Sacco” (prossimamente sul numero di marzo-aprile di “new Punto di stella”; ndr): “Sant’Elì! Che figlio Paz che ho!” Mia mamma quando parla con me è sempre in movimento alla velocità della luce. Succede, quindi, che la prima parola viene gridata in cameretta a 100 decibel e l’ultima in balcone è quasi impercettibile da udire. Il tutto condito dall’inconfondibile dialetto peschiciano. Fantastica rompiscatole.

Mariella: “Mentre tutti sono impegnati in campagna elettorale il solito pazzo ha chiuso l'accesso alle spiaggette sotto casa mia facendo un muretto e mettendoci dei vasi con delle piante sopra. I vigili hanno detto che notificheranno il provvedimento. E’ inconcepibile!!!”

Prima Pietra della Madonna, Defensola, rientro dei Beautiful Minds da Yale. Coordinate geografiche: sigilli ai prefabbricati sulla destra, ordinanza di abbattimento del palazzo sulla sinistra. In mezzo il sentiero che conduce alle spiagge della mia prima volta. Era una francesina, madò che figa. Beautiful Mind decide di chiudere l’accesso alle spiagge, che li c’è sempre stato o comunque almeno dal 1977, con un muretto sul quale ha posto dei vasi con delle piante. Artistico. Attimi di democrazia: vigili scatenati a scattare foto. Fermi tutti: c’è il Corpo Forestale. Quando notificheranno il verbale a Beautiful Mind? Quando abbatteranno quelle costruzioni? Justice e Freedom mi abbaiano. I cervelli non si fanno mancare niente: cancelli e recinzioni e vista mare. Proseguo verso nord. Altre recinzioni, ma riesco a raggiungere facilmente le spiagge di Punta Lunga. Altri ricordi.

Decido di raccogliere asparagi per la mia povera mamma, sempre più preoccupata. Era più tranquilla quando stavo in Asia. NO! Ho i piedi nella merda. Defensola, valle della merda. Minchia, è fogna. Pensa te, che giornata. Non mi posso distrarre per niente e sono solo a 2 km da Vieste sul lato nord. M’interrogo: se le case sono state condonate da una Legge dello Stato, perché questi cittadini non hanno la fogna e devono aspettare la pioggia per liberarsi dei liquami? E’ incredibile! New York Times! Ma dove sono stati quelli? Chi li ha portati in giro?

Voglia di lottare in via Verga: “Tutti giù per terra”.

Ondaradio, 24 marzo 2010, in alto Lonigro, a destra Trombetta: ”Spiacenti, non sei autorizzato a visualizzare questa risorsa”. Parte la caccia al mio articolo. No! L’articolo non c’è più. Ma come! Nel silenzio dell’opinione pubblica e della politica, ho soltanto nominato dei capitani d’industria, delle spiagge, delle recinzioni, dei cancelli e delle costruzioni sulla duna. Dovevo partire dai più poveri e magari dalle montagne senza menzionare nomi e cognomi? O dovevo scrutare l’orizzonte per immaginare l’impatto ambientale delle pale eoliche?

Immediata la condivisione della problematica da parte del Comitato per la tutela del mare del Gargano. Il Presidente si è incatenato alle sbarre di Cala Campi. Armando è salito sul tetto della direzione della Chianca (da lì può vedere le fighe di Victoria’s Secret che arriveranno dopo).

Nelson: “Caro Lazzaro, se vuoi posso fornirti 2 cani da guardia per salvaguardare la tua incolumità”. E se i cani mi sbranassero, chi salvaguarderebbe loro da Michela?

Melone: “La cosa che più mi sconvolge è la assurda polemica contro chi in realtà scrive delle cose note a tutti e che tutti commentano con quella indifferenza da: ma noi già sappiamo, che lo scrivi a fare. Che li rende in qualmodo complici di chi compie quegli atti . Noi in fondo non siamo una popolazione attenta, ma una popolazione di inetti. La reazione tocca sempre a qualcun altro!”. Allah Akbar. Chiunque tu sia, grazie.

Nicola: “ Lazzaro sono con te !”. E io sono con me.

Franco, top gun: “Dopo aver letto... la prima cosa che mi è venuta in mente (senza riflettere) è di poter usare aerei militari per lanciare bombe intelligenti su tutto ciò che offende la natura, a cominciare dal mostro di baia di Campi”. Rifletti Franco, per favore.

Michele Eugenio: “Le foto di Lazzaro mi riportano ad una triste realtà”. Stava sulla luna. Sempre lui, cimiteriale: “E’ una battaglia che non vinceremo mai”. Se ti sente Vendola, ti sbrana. Michele Eugenio è morto. Il Signore sia con te. Statt’ bunë.

Vincenzo Sacco è diventato una star. Io da brodo. Per attirare l’attenzione dell’affascinante Comandante sugli abusi del territorio, bellissime nudità locali si sdraiano sulla spiaggia di Baia di Campi intonando: “Vin-cen-zo, Vin-cen-zo”. E’ combattuto, il Comandante. Non sa da dove iniziare. A lido Portonuovo, sulla scogliera della Gattarella, dove Lazzaro e Michela volevano fare l’amore, la protesta assume la forma dell’orgia. C’è anche George (quello di Barcellona), anche se fa un po’ freddo per lui. Il Comandante non sa dove mettere le mani. Invoca aiuto ai finanzieri appena sbarcati dalla motonave Tarzan. La Chianca: sotto l’attenta regia di Vascello, le ragazze di Victoria’s Secret hanno scritto sulla sabbia: “Vincenzo, we love you”. Ma il momento clou è sulla piscina del Crovatico: “Vincenzo, we think you’ll also love”. Le strafighe, madò, di Victoria’s Secret, Kroes, Kurkova, Kerr, presentano beach sexy, miracle bra, bikins! Armando cade dal tetto della direzione della Chianca.

Vi aspettavate la solita invasione pacifica delle spiagge con i bambini o una mostra fotografica di com’era il luogo 40 anni fa?

Sul Gargano le donne sanno come prendere gli uomini e risolvere i problemi. E Vascello trasforma tutto in spettacolo e turismo.

Mezelder: “Leggendoti, la sensazione è quella di chi invoca che in un Bordello alle 7 della sera ci si fermi tutti e si reciti il Santo Rosario! Il che potrebbe anche essere, ma a patto che anche in quel caso vi sia una coscienza pensante. Tutti però sapete che nei bordelli si fotte e mai si pensa!” Avanti, rispondete voi a Mezelder.

Ondaradio, 24 marzo 2010, in alto Lonigro, a destra Trombetta, quelli di prima, home page: TURISMO, Guardando avanti.. l’estate che verrà. Guardo avanti. Ha perso il sorriso. Povera lei. Miao. Ho soltanto chiesto la chiave del cancello. Rimane bellissima.

Ci sono le regionali, parlo delle amministrative.

Antonio: “Inizio a intravedere per Lazzaro la necessità di un buon medico (oltre l'avvocato naturalmente)”. Kroes, Kurkova e Kerr farebbero bene anche a te.

Kavadd: “Gigino Gigetto stanno sul tetto vola Gigino vola Gigetto torna Gigino torna Gigetto”. La Volpe del Gargano è ossessionata dal film “A/R Andata e ritorno”. E’ una nuova ossessione. Ogni tanto gli capita. Ha bisogno di un lontano antagonista. Voi e noi, tu e io. Torna Gigino. Franco dal palco gli ricorda: “Basta veleni”. Vola Gigino. Acerrimo avversario di White Fox (in apparenza) alle elezioni comunali del 2006 (torna Gigetto), scopre di amarlo fino alle elezioni regionali del 2010 (vola Gigetto), per poi improvvisamente scoprire che White Fox, come tutti i consiglieri, continua a votare a favore delle lottizzazioni! (torna Gigè). E’ il momento di fare un’altra falsa guerra al Gigetto di turno, probabilmente White Fox, per rincoglionire i già rincoglioniti elettori di sinistra e riconsegnare il paese ai soliti noti. Cara Volpe del Gargano, le galline sono stanche, il pollaio è aperto , le volpi sono invecchiate e questa volta rimanete a digiuno. Non ti crede più nessuno.

Michele Eugenio tuona: “Hai 7 giorni di tempo per decidere di scendere in campo! Altrimenti scendo io”. Please, si accomodi. Perché chiede a me? Nessuno dei due escluderebbe l’altro. Se io dovessi scendere in campo (cosa difficilissima perché non ho un lavoro e un soldo, e non potrei mai occuparmi dei problemi della collettività), per evitare di partecipare alle solite “elezioni a perdere” targate soccorso rosso, starei ben attento. Elezioni comunali del 28 maggio 2006 a Vieste: Lista Marinelli 28,27% dei voti, L’Unione per Vieste 23,99%, Nardella Michela 4,15%, Nobile Ersilia 43,60%.

Sicuramente non starei in una lista guidata dai due candidati sindaci delle prime due liste, perché credo siano responsabili, in misura diversa, della mancata vittoria della sinistra (ben 52,26% dei voti) nel 2006 . Né tantomeno starei in una lista guidata dai corresponsabili di quella debacle. E furono tanti, presenti nella lista Marinelli feroci avversari in quella fase politica di un accordo con Giuffreda, che consegnarono le chiavi della Margherita a Marinelli e Nobiletti. Questi scienziati della politica, Volpi del Gargano, sanno come hanno votato Marinelli e Nobiletti fino a ieri? Qualcuno dovrebbe leggersi le delibere del Consiglio Comunale, soprattutto quelle in cui si delibera la lottizzazione dei terreni dei soliti proprietari dell’ultima ora. Democraticamente.

Qualche Volpe del Gargano dovrebbe ritenersi molto responsabile. Siamo stanchi di questa politica vecchia. Io non intendo farmi strumentalizzare da nessuno pronto a svendere la mia onestà. Ovviamente mai starei (e mai mi vorrebbero) in una lista guidata da un consigliere della maggioranza o della minoranza attuale che abbia votato la speculazione edilizia. Né starei con chi guarda, con chi fa finta di non vedere i problemi, con chi non denuncia gli scempi, con gli omertosi. Fatti un po’ di conti, non starei con nessuno. Perfetto, grazie. Andiamo avanti.

Gianmichele propone la costituzione di un movimento per la salvaguardia del territorio e di passare ai fatti. Faccio già parte di un comitato. Non posso fare tutto io, fatelo anche voi ed esponetevi. E in ogni caso è la politica l’arena per misurarsi e affrontare le problematiche. Scendete in campo. Scrivete sui giornali. E mi rivolgo soprattuto ai giovani dell’UdC, ostaggi del silenzio, o al bravo e giovane Zaffarano, vittima di una contrapposizione tra destra e sinistra. Non è importante se voi siate di destra o di sinistra. E’ necessario costruire nuove forze politiche per ridare speranza a questo paese in declino.

Infine, condivido le parole di Maria Teresa, non quella di Calcutta: “Non puoi andare avanti da solo”. Kavadd ricorda Lenin: ”Un passo avanti, due passi indietro”. E’ il momento di riflettere, studiare, fare nuove ricerche, conseguire la terza laurea e magari trovare un buon lavoro e fare qualche viaggio. Cose da niente. Gli unici rammarichi sono stati quelli di non aver incontrato Tarantini, non quello delle escort, e la mancata presidenza del Comitato. Ma c’è tempo per crescere. Arrivederci in autunno con gli articoli: ”I bambini di Palude Mezzane, Molinella e Defensola” e “Il demanio civico e marittimo a Vieste del Gargano. Opportunità e speculazione”. Un saluto a tutti i direttori della stampa che hanno pubblicato i miei articoli. Un abbraccio. Buona estate.

Lazzaro Santoro

 Redazione

 

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